āLāho detto e lo ripeto: questāanno avevo giĆ firmato un accordo con il Real Madrid. Poi la mattina ho chiamato il Presidente e gli ho detto che non sarei andato perchĆ© avevo scelto la Juventus. Mi ha ringraziato. Da quando mi ha chiamato la Juventus a maggio non ho avuto nessun dubbio”. Lo ha detto lāallenatore della Juventus Massimiliano Allegri in una intervista a GQ Italia in edicola dal 5 aprile e della cover di GQ Hype, il nuovo format globale digitale che celebra le star e i personaggi locali. āTornando ho trovato un gruppo di ragazzi disponibilissimi oltre che tecnicamente bravi. Si sono messi subito a disposizione, con molta voglia di lavorare che ĆØ un elemento che ti trasmette questo club. Io credo che la Juve stia ritrovando il senso dāappartenenza, che ĆØ molto importante in prima squadra ma anche nel settore giovanileā.
āUna sorpresa meravigliosa ĆØ stato Danilo. Ć un campione, un ragazzo molto intelligente, responsabile e che si mette sempre a disposizione della squadra. I Bonucci e i Chiellini li conosciamo giĆ , perĆ² Danilo ĆØ stato veramente una scoperta”, ha aggiunto Allegri che sull’acquisto di Vlahovic ha detto che “la sera che la societĆ ha preso Vlahovic ho chiamato Alvaro (Morata ndr.) e gli ho detto: ānon ti muovi da qui perchĆ© ora con lui diventi un giocatore molto piĆ¹ importanteā, e cosƬ ĆØ stato. Discutere Morata tecnicamente ĆØ da folli; ĆØ normale che se gli si chiede di far cose che non ĆØ in grado di fare possa non rendere al meglio, ma non dimentichiamoci che lui si ĆØ messo a disposizione e ha giocato per mesi in una posizione che non era propriamente la suaā.
āVlahovic ĆØ un ragazzo giovane, con poca esperienza internazionale, che perĆ² ha qualitĆ , vuole e puĆ² migliorare, e ha tutto il tempo per farlo. Davanti alla porta ha una cattiveria assoluta. La Juventus ha fatto un acquisto importante: nel mondo lui, MbappĆ© e Haaland sono i piĆ¹ forti in circolazione della loro generazione”, ha sottolineato il tecnico bianconero.
āAl di lĆ di alcune cose che sono cambiate e di cui va preso atto -la struttura fisica dei ragazzi, e la globalizzazione del calcio, due fattori che pesano- io credo che il problema principale del nostro calcio ĆØ che si usano i giocatori come cavie degli allenatori, sia nelle prime squadre che nei settori giovanili. Ma il calcio ĆØ unāarte, madre natura ha il suo peso. Tutti possono migliorare, certo, ma se uno ĆØ scarso puĆ² diventare meno scarso, non diventerĆ mai uno bravo. E uno che ĆØ bravo puĆ² diventare piĆ¹ bravo. Va ovviamente data unāorganizzazione, va data unāidea di gioco, poi perĆ² il calcio di fatto ha una componente psicologica e umana da cui non si puĆ² prescindere: ci sono giocatori che un anno fanno bene e un altro fanno male, perchĆ©? PerchĆ© sono esseri umani; i giocatori non sono tutti uguali e non si puĆ² pensare che le cose che facciamo un anno andranno bene per tutti gli altri anni. Ai ragazzi va insegnato il gioco del calcio, perchĆ© uno che ha conoscenza del calcio poi gioca ovunque”.
āGuardiola, che ĆØ un allenatore straordinario, cosa ha fatto? Tutti pensano a partire dal basso, lui ha comprato un portiere che lancia la palla a ottanta metri. Questo per dire che spesso la gente si fa abbindolare da cose che non esistono: alla fine cāĆØ da vincere la partita. E tutte le partite non sono uguali, senza contare che allāinterno della partita ce ne sono tante diverse”, ha concluso Allegri.
—