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Difesa: Campagna (M5S), ‘giusto aumento spese militari, rispettare impegno Nato’

(Adnkronos) - "Nessun passo indietro" del M5S sul tema delle spese militari, rimarca il leader pentastellato Giuseppe Conte ribadendo la posizione del suo partito. Ma all'interno dello stesso Movimento 5 Stelle c'è chi non vede di cattivo occhio la prospettiva di un incremento degli investimenti nel settore della difesa. Anzi. "Il discorso è questo", spiega all'Adnkronos la senatrice M5S Antonella Campagna, componente della Commissione difesa di Palazzo Madama. "E' fuori discussione, lo sappiamo, che nel 2014 si è sottoscritto in ambito Nato l'impegno per portare al 2% del Pil le spese per la difesa. In ogni caso, questo impegno il nostro paese l'ha preso. Un impegno riconfermato - ciò è agli atti - nel 2019 durante il 70esimo anniversario dell'Alleanza atlantica. L'aumento delle spese va oggi preso in considerazione anche nell'ottica della creazione dell'esercito comune europeo", sottolinea.

“Nessun passo indietro” del M5S sul tema delle spese militari, rimarca il leader pentastellato Giuseppe Conte ribadendo la posizione del suo partito. Ma all’interno dello stesso Movimento 5 Stelle c’è chi non vede di cattivo occhio la prospettiva di un incremento degli investimenti nel settore della difesa. Anzi. “Il discorso è questo”, spiega all’Adnkronos la senatrice M5S Antonella Campagna, componente della Commissione difesa di Palazzo Madama. “E’ fuori discussione, lo sappiamo, che nel 2014 si è sottoscritto in ambito Nato l’impegno per portare al 2% del Pil le spese per la difesa. In ogni caso, questo impegno il nostro paese l’ha preso. Un impegno riconfermato – ciò è agli atti – nel 2019 durante il 70esimo anniversario dell’Alleanza atlantica. L’aumento delle spese va oggi preso in considerazione anche nell’ottica della creazione dell’esercito comune europeo”, sottolinea.

Per il presidente del Movimento, però, è una “follia” l’aumento delle spese militari. “Conte e il M5S hanno ragione nel dire che purtroppo ci troviamo di fronte a emergenze come il caro bollette: ma questi interventi, comunque, dovrebbero andare di pari passo con l’incremento delle spese militari. Piaccia o non piaccia, l’Italia fa parte della Nato e non può sottrarsi a un impegno. Prima o poi bisogna prenderne atto. Non possiamo dire: ce ne andiamo, non collaboriamo”, risponde la senatrice. Al Senato presto approderà il decreto Ucraina: il presidente della Commissione Esteri del M5S, Vito Petrocelli, ha già annunciato che voterà no alla fiducia, andando incontro a una possibile espulsione dal Movimento: “Petrocelli si assumerà le sue responsabilità, è adulto e vaccinato. Ne trarrà lui le conseguenze facendo ciò che è più opportuno”, risponde Campagna.

Ma di fronte a un provvedimento – un odg o lo stesso Def – che contenga l’aumento delle spese militari, lei come si comporterebbe? Voterebbe a favore? “Sì, purché l’aumento delle spese sia graduale. Come è sempre stato dal 2014, tra l’altro. Non si sottraggono mica soldi a sanità e scuola per investirli nella difesa… Lo ripeto: un aumento graduale delle spese per la difesa va letto nell’ottica della creazione dell’esercito comune europeo. Non possiamo sottrarci, significherebbe restare fuori dal progetto di difesa comune”, conclude la senatrice.

(di Antonio Atte)

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