Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che attiva il Fondo impresa femminile, creato per incentivare le donne ad avviare nuove attività imprenditoriali e a rafforzare quelle già esistenti. L’innovazione anche tecnologica è uno dei punti cardine dell’intervento cui vengono destinati 200 milioni di euro. Lo stesso ministro Giorgetti afferma: “Sono molto soddisfatto perché attiviamo uno strumento molto atteso sul quale abbiamo puntato fortemente per incentivare e valorizzare le capacità creative e innovative delle donne nel mondo delle imprese. Non si tratta soltanto di una misura finanziaria ma di una vera riforma per promuovere e diffondere la cultura dell’imprenditorialità femminile”. Il Fondo disporrà così di 160 milioni di euro provenienti dai fondi PNRR che andranno a integrare i 40 milioni già stanziati dalla legge di bilancio del 2021.
Il decreto prevede che le agevolazioni saranno concesse a imprese femminili (intese come imprese a partecipazione prevalentemente femminile con almeno il 60% e lavoratrici autonome) con sede legale e/o operativa situata sul territorio nazionale che presenteranno programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, commercio e turismo, e fornitura dei servizi. L’avviamento di nuove realtà imprenditoriali non beneficerà unicamente della parte finanziaria ma saranno intraprese azioni volte ad affiancare le donne nel percorso di formazione e saranno garantiti servizi di assistenza tecnico-gestionale. Nel decreto inoltre, facilmente identificabili negli allegati, esistono criteri di premialità che permettono di raggiungere un punteggio più alto qualora i progetti rientrino nei progetti di “Alta Tecnologia” o di “Transizione digitale” cosi come descritti nell’art.1 al comma I.
Progetti ad alta tecnologia: progetti caratterizzati da uno o più dei seguenti contenuti: presentano un significativo contenuto tecnologico e sono mirati a offrire prodotti, servizi o soluzioni che valorizzano, in termini economici, i risultati della ricerca scientifica (a partire da sperimentazioni, know how, tecnologie brevettate); incorporano/utilizzano conoscenze scientifiche e ingegneristiche avanzate, quali, a titolo esemplificativo, meccanica avanzata, robotica, biotech, materiali di ultima generazione, big data, intelligenza artificiale, blockchain, machine learning; utilizzano in maniera estesa tecnologie a supporto dei processi di ideazione, produzione, logistica o commercializzazione dei prodotti o servizi dell’impresa; progetti per la transizione digitale: i progetti che evidenziano una complessiva finalità di transizione digitale o comunque una connotazione digitale, anche considerando le caratteristiche e lo stato dell’arte dell’attività interessata.
La predetta finalità o connotazione è riscontrata qualora il programma presenti uno o più dei seguenti contenuti digitali: creazione, sviluppo o distribuzione di contenuti digitali (prodotti, servizi, soluzioni, applicazioni); integrazione di tecnologie digitali nel processo produttivo; adozione di tecnologie e software digitali per la gestione e/o l’organizzazione aziendale e/o per la gestione della logistica; sviluppo di canali online di vendita o di approvvigionamento; gestione su sistemi cloud di attività, servizi, applicazioni e/o gestione e trattamento di grandi quantità di dati; adozione di tecnologie per la condivisione elettronica di informazioni all’interno o all’esterno (verso clienti e fornitori) dell’azienda e/o sviluppo di applicazioni e canali digitali per il marketing e la comunicazione (quali, a titolo esemplificativo, newsletter, social media, siti web) e/o adozione di soluzioni digitali di networking, collaborazione e trasferimento tecnologico; sistemi e applicazioni per la sicurezza informatica (Cybersecurity e protezione dei dati sensibili); tecnologie e software digitali per il miglioramento dell’ambiente di lavoro e delle condizioni dei lavoratori o per il miglioramento dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale.
Il decreto direttoriale definisce inoltre le date, a partire dalle quali potranno essere presentate le domande per richiedere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, secondo il calendario delle date di apertura degli sportelli: per l’avvio di nuove imprese femminili o costituite da meno di 12 mesi, la compilazione delle domande sarà possibile dalle ore 10 del 5 maggio 2022 mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 19 maggio 2022; per lo sviluppo di imprese femminili costituite oltre i 12 mesi, la compilazione delle domande è possibile dalle ore 10 del 24 maggio 2022 mentre la presentazione a partire dalle ore 10 del 7 giugno 2022. Gli sportelli per la presentazione delle domande saranno gestiti da Invitalia per conto del Ministero dello sviluppo economico. A questo link è possibile visualizzare integralmente il decreto. Sono peraltro in programma nuovi provvedimenti ministeriali attraverso i quali verranno infine rifinanziate le altre misure già avviate come Imprese ON (Oltre Nuove Imprese a Tasso zero), a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, a supporto di startup e PMI innovative.
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