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“Forfora e psoriasi simili nei sintomi ma diverse”

(Adnkronos) - Il dermatologo Andrea Chiricozzi (Gemelli) ad 'Alleati per la Salute': "Entrambe colpiscono il cuoio capelluto, ai primi segnali consultare lo specialista"

Una ĆØ una ā€˜pioggiaā€™ di cellule morte, una condizione innocua ma fastidiosa che colpisce soprattutto adolescenti e giovani uomini adulti. Lā€™altra ĆØ una patologia che ha nello stress un potente alleato: a farne le spese, in particolare in questo periodo, uomini e donne di ogni etĆ , specialmente se sovrappeso e fumatori. Stiamo parlando rispettivamente della forfora e della psoriasi del cuoio capelluto, manifestazioni simili ma diverse. ā€œPuĆ² risultare difficile distinguerle: entrambe colpiscono il cuoio capelluto e condividono sintomi simili, come prurito, arrossamento e desquamazione. Tuttavia, all’esame visivo del cuoio capelluto ĆØ possibile osservare alcune differenze. Fondamentale seguire unā€™alimentazione equilibrata, fare attivitĆ  fisica, dormire a sufficienza e rivolgersi a uno specialista dermatologo alle prime manifestazioniā€. CosƬ il dermatologo Andrea Chiricozzi, professore associato presso lā€™UniversitĆ  Cattolica del Sacro Cuore di Roma, afferente al Dipartimento Universitario di Medicina e Chirurgia Traslazionale – Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs di Roma.

L’esperto spiega qual ĆØ il decorso di queste due malattie e come si possono curare in unā€™intervista pubblicata sul sito di Alleati per la Salute (www.alleatiperlasalute.it ) il portale dedicato allā€™informazione medico-scientifica realizzato da Novartis. ā€œLa forfora ā€“ spiega Chiricozzi – corrisponde alla desquamazione intensa del cuoio capelluto, che si manifesta con il distacco di squame biancastre dallo scalpo. Queste si depositano tra i capelli e sugli abiti, generando profondo disagio. Lā€™intensitĆ  con cui si manifesta questo disturbo ĆØ variabile e le caratteristiche delle squame possono essere diverse in base alla patologia che le causa. Tuttavia, piĆ¹ frequentemente la desquamazione ĆØ lieve, fine e biancastra, in assenza di eritema associato”.

“La psoriasi, invece – dettaglia – ĆØ una patologia infiammatoria cronica della cute che puĆ² manifestarsi in varie forme cliniche. La piĆ¹ comune, ‘psoriasi volgare o psoriasi a placche’, ĆØ caratterizzata dalla comparsa di placche eritematose ben delimitate, sormontate da spesse squame argentee. Il cuoio capelluto ĆØ una delle localizzazioni piĆ¹ frequenti di questa patologia (50-80% dei casi), con predilezione per la regione nucale, i solchi sopra, retro-auricolare e la fronte. Nei casi piĆ¹ gravi le placche possono confluire ed estendersi a casco su tutto il cuoio capelluto, senza tuttavia determinare una consistente perdita di capelliā€.

Diversi anche i sintomi. ā€œLa forfora puĆ² presentarsi in maniera asintomatica o talvolta associarsi a prurito ā€“ ricorda Chiricozzi -. Questā€™ultimo puĆ² innescare un circolo vizioso, in quanto il grattamento facilita il distacco delle squame e intensifica lā€™eventuale infiammazione associata, portando ad un peggioramento del quadro clinico. Il disturbo piĆ¹ comunemente riferito ĆØ perĆ² relativo allā€™aspetto estetico, poichĆ© le squame si distribuiscono su capelli e abiti generando imbarazzo nellā€™individuo affettoā€. Anche la psoriasi del cuoio capelluto puĆ² essere asintomatica. ā€œTuttavia, ā€“ aggiunge lā€™esperto – il prurito ĆØ un sintomo molto comune in questa patologia ed ĆØ legato alla infiammazione e desquamazione presente. Il grattamento severo puĆ² portare al distacco delle squame ed alle conseguenti secrezioni siero-ematicheā€.

La comparsa di forfora puĆ² associarsi a diversi fattori. ā€œTra questi ā€“ spiega Chiricozzi – le patologie infiammatorie del cuoio capelluto, quali dermatite seborroica, psoriasi e dermatite atopica. In altri casi puĆ² essere dovuta ad una dieta scorretta, con un eccessivo apporto lipidico, carenza di zinco e vitamine del gruppo B o un eccessivo introito di bevande alcoliche. Giocano un ruolo cruciale anche la predisposizione genetica e lā€™assetto ormonale, in particolare gli alti livelli di androgeni circolanti, che favoriscono lā€™iperattivitĆ  delle ghiandole sebacee generando un milieu ideale per la proliferazione di lieviti del genere Malassezia (Malassezia furfur in particolare), considerati una delle piĆ¹ frequenti cause di forforaā€.

Riguardo la psoriasi, secondo Chiricozzi ā€œsi tratta di una patologia multifattoriale dovuta a fattori genetici e ambientali. I geni potenzialmente coinvolti sono numerosi e riguardano principalmente molecole coinvolte nella risposta immunitaria. Lā€™influenza della componente genetica nella psoriasi ĆØ decisiva, a tal punto che circa il 60% dei soggetti con psoriasi riferisce una storia della malattia tra i parenti di primo gradoā€. Tra i fattori scatenanti, ā€œlā€™insorgenza e la recidiva della forfora ā€“ sottolinea Chiricozzi – si associano a stress psicologico e fattori emotivi, oltre a sostanze irritanti e a diete scorrette. La forfora dovuta a psoriasi del cuoio capelluto presenta dei fattori scatenanti ancor piĆ¹ definiti. Le infezioni, lo stress psicologico, i traumi fisici e alcuni farmaci sono elementi decisivi nello scatenamento della patologia, sia allā€™esordio che nelle recidiveā€. Grazie ai trattamenti specifici, ĆØ possibile tenere sotto controllo questi disturbi. ā€œEsistono terapie che permettono di curare le due condizioni ā€“ assicura – e lā€™approccio terapeutico viene modulato in funzione delle manifestazioni specifiche del singolo paziente, della sua aderenza alla terapia e della risposta clinica ai diversi farmaci”. Due condizioni che “possono essere tenute sotto controllo con sostanze cheratolitiche, come anche quelle antinfiammatorie, sebbene terapie sistemiche antifunginee o immunomodulanti possono considerarsi necessarie in caso di mancata risposta a terapie topicheā€ conclude.

Lā€™intervista integrale ĆØ disponibile su: https://www.alleatiperlasalute.it/diagnosi/forfora-o-psoriasi-ecco-come-distinguerle

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