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La rassegna espositiva ‘La scultura, tante storie’

Mostra promossa in collaborazione con Associazione Amici della Certosa di Bologna, Bologna Servizi Cimiteriali, Comitato per Bologna Storico e A...

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Marco Marchesini, Bella addormentata, 1979, terracotta levigata colorata, h. 62 cm

BOLOGNA – Dal 5 marzo al 10 aprile 2022 il Museo civico del Risorgimento di Bologna presenta la rassegna espositiva La scultura, tante storie dedicata a Marco Marchesini, a cura dello stesso Marchesini e di Roberto Martorelli, promossa in collaborazione con Associazione Amici della Certosa di Bologna, Bologna Servizi Cimiteriali, Comitato per Bologna Storico e Artistica e con il patrocinio di Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza onlus – Museo Tattile Anteros.

Il progetto ripercorre l’intera carriera dell’artista bolognese dagli esordi nei primi anni Sessanta fino ad oggi, documentandone la cifra stilistica attraverso i diversi linguaggi esplorati: la scultura monumentale, le piccole opere in bronzo e terracotta, le acqueforti e le medaglie.
Sabato 5 marzo, giorno di apertura della mostra, alle ore 11 e 12 sono previste due visite guidate gratuite, con biglietto ingresso museo. La prenotazione ĆØ obbligatoria scrivendo a museorisorgimento@comune.bologna.it.

L’esposizione si inserisce in un ciclo di focus espositivi promossi dal Museo civico del Risorgimento per valorizzare e portare ad una piĆ¹ ampia conoscenza del pubblico la produzione di artisti contemporanei che hanno realizzato creazioni funerarie all’interno del Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna. In questo straordinario museo a cielo aperto costruito intorno alla Certosa di San Girolamo di epoca tardo-medioevale e dal 2021 divenuto parte del Patrimonio dell’UmanitĆ  UNESCO nell’ambito del progetto Portici del Comune di Bologna, si conserva un vastissimo patrimonio di pitture e sculture realizzate da quasi tutti i principali artisti bolognesi attivi nel XIX e XX secolo, cui si sono aggiunte in anni recenti alcuni interventi di artisti contemporanei dislocati sia all’interno del cimitero ottocentesco sia negli ampliamenti successivi effettuati fino oltre il Duemila.

Proprio in occasione di una passeggiata di Marco Marchesini con il curatore Roberto Martorelli nella ‘cittĆ  silente’ della Certosa ĆØ scaturita l’idea di un’esposizione che delineasse una ricerca rigorosa, devota per particolare predilezione alla scultura, che l’artista descrive cosƬ: “Ad onta della sua fisicitĆ  la scultura parla una lingua sottile che puĆ² sfuggire per l’invadenza di quel suo esserci, che ingombra e proditoriamente sottrae spazio al mondo fisico che abitiamo. Materia in se stessa opaca e tuttavia vivente: nella luce (come in Medardo Rosso o in Fontana) o nella forma (come in Arp o in Viani), ma che, proprio per la non ovvietĆ  del suo rivelarsi, puĆ² riuscire ostica e difficile. Il suo oltre, ad uno sguardo distratto, ĆØ meno accattivante e persuasivo di quello offerto dalla pittura, cosƬ come il suo configurarsi in luogo stante da sempre ne ha favorito un uso didascalico e strumentale. Ma la scultura, come una montagna incantata, non ha principio nĆ© fine”.
Attirato e coinvolto dalle molteplicitĆ  espressive insite nella scultura, l’artista ne ha percorso sia le possibilitĆ  narrative e naturalistiche che quelle piĆ¹ concettuali di sintesi formale, affiancando la ricerca personale ad una ininterrotta attivitĆ  professionale, iniziata nel 1962, quando, lavorando direttamente in cantiere, realizzĆ² in corso d’opera le sculture della chiesa di San Severino, chiesa voluta e progettata dal parroco ingegnere Don Giancarlo Cevenini.

Osserva il curatore Martorelli, nell’introduzione al catalogo, come Marchesini sia esponente dell’ultima generazione di artisti che si ĆØ confrontata con l’elaborazione plastica di temi trascendenti operando in modo non marginale nei cimiteri, quando la sensibilitĆ  devozionale della committenza per il culto della memoria dei defunti era ancora incline a impegnare risorse rilevanti per finanziare opere plastiche di pregio elevato.
Tra le diverse opere realizzate dall’artista si segnalano: Cripta Schiavina – Porta di bronzo (Campo degli Ospedali nĀ°XLVIII), 1972; Cappella Vacchi Verati – Porta di bronzo (Recinto 10, nĀ° XX), 1978; Monumento in Memoria dei Caduti dell’Aeronautica – bronzo, 1983; Edicola Lazzari Scandellari – Porta di bronzo (Campo degli Ospedali, nĀ°LVI), 1984; Tomba Setti – “San Francesco” bronzo (Campo ex Fanciulli, nĀ° 8), 1990; Tomba Barelli – Angelo di bronzo (Campo ex Fanciulli nĀ° 55), 1991.

“Ripensare ai lavori in Certosa fatti in cosƬ tanti anni – ricorda Marchesini – un baule dimenticato in soffitta: piĆ¹ vi si rovista dentro e piĆ¹ si trovano oggetti che si credevano perduti. Rileggendo quello che ho scritto mi sembra che molti degli episodi minuti siano stati tra i lavori piĆ¹ sentiti: anche per le opere modeste cercai di accontentare la committenza con impegno pari a quello per commesse piĆ¹ complesse e costose”.

Da ricordare, per la rilevanza e l’impegno profuso nel corso della sua carriera artistica, ĆØ inoltre la collaborazione instaurata da Marchesini con l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza onlus di Bologna – mediante le attivitĆ  di ricerca condotte all’interno del Museo Tattile Anteros in ambito di progettazione e realizzazione di traduzioni tridimensionali della pittura ā€“ per il superamento della disabilitĆ  visiva nella fruizione e leggibilitĆ  del patrimonio artistico. Il metodo ideato per rispettare fedelmente i valori di forma e composizione del dipinto originale, restituendone concetti spaziali e relazioni interne, ĆØ stato accolto da prestigiose realtĆ  museali nazionali e internazionali. Si ricordano, tra gli altri, il Refettorio della Chiesa di Santa Maria delle Grazie che ospita il capolavoro di Leonardo da Vinci L’Ultima Cena, i Musei Vaticani con il percorso plurisensoriale creato all’interno della Pinacoteca Vaticana di Roma e infine la Galleria degli Uffizi dove, a fianco dell’opera originale, ĆØ stata collocata la traduzione in bassorilievo della Nascita di Venere, capolavoro rinascimentale opera dell’artista fiorentino Sandro Botticelli.

La grande esperienza di Marchesini nella modellazione viene documentata in mostra dal rilievo per l’esplorazione tattile di BeltĆ  allo specchio di Kitagawa Utamaro, capolavoro di stampa xilografica del genere Ukiyo-e nella rappresentazione della bellezza femminile, realizzato nel 2007 per l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna. In occasione della visita tattile per ipovedenti e non vedenti prevista per il 1 aprile viene esposto inoltre il rilievo riproducente uno degli affreschi di Giulio Romano per Palazzo Te a Mantova.

La mostra ĆØ accompagnata da una pubblicazione disponibile in distribuzione gratuita per il pubblico, a cura di Marco Marchesini e Roberto Marchesini, contenente fotografie di Franco Labanti, Marco Marchesini, Roberto Martorelli, Giancarlo Ruggerini.

Calendario iniziative collaterali

Visite guidate alla mostra:
sabato 5 marzo h 11 e h 12
sabato 12 e 26 marzo, domenica 10 aprile h 10.30
ingresso biglietto museo, prenotazione obbligatoria scrivendo a museorisorgimento@comune.bologna.it

Visite guidate in Certosa:
sabato 19 marzo e 2 aprile h 14.30
ingresso ā‚¬ 4, prenotazione obbligatoria scrivendo a museorisorgimento@comune.bologna.it

Conferenza:
venerdƬ 18 aprile h 17 presso il Comitato per Bologna Storico Artistica
ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria scrivendo a comitatobsa@gmail.com

Visita guidata tattile per ipovedenti e non vedenti:
venerdƬ 1 aprile h 10-13.30
ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria scrivendo a museorisorgimento@comune.bologna.it

Visita al Museo Tattile Anteros:
venerdƬ 8 aprile h 15
ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria telefonando al numero 051 332090

Biografia di Marco Marchesini
Marco Marchesini ĆØ nato a Bologna il 22 agosto 1942. Culturalmente si ĆØ formato presso il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, concludendo nel 1966 il corso di scultura con docente Umberto Mastroianni. Dal 1968 al 1989 ha insegnato Figura e Ornato Modellato presso il Liceo Artistico Statale di Bologna. ƈ stato membro della Commissione Aggiunta Monumentale del Comune di Bologna dal 1984 al 1990. Dal 1994 al 1998 ĆØ stato docente di modellazione nei corsi di qualifica professionale dell’Associazione Scuola di Scultura Applicata di Bologna (ASSA) fondata dagli scultori Bruno Bandoli e Paolo Gualandi. Nell’ambito della stessa scuola di scultura ha partecipato al progetto promosso da Paolo Gualandi e Loretta Secchi per l’educazione artistica di non vedenti e ipovedenti, attivato, in collaborazione con la Clinica di Ottica Fisiopatologica dell’UniversitĆ  di Bologna, presso l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna. Sviluppando la ricerca sulla restituzione in bassorilievo di opere pittoriche, il progetto ha portato alla costituzione presso l’Istituto Cavazza del Museo Tattile Anteros. Da ricordare inoltre, negli stessi anni, l’attivitĆ  prestata nel Laboratorio di Modellazione Terapeutica e Riabilitativa attivato da ASSA nel Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna), in collaborazione con la Cattedra di Pedagogia Speciale del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dellā€™UniversitĆ  di Bologna. ƈ apprezzato autore di medaglie e targhe commemorative che realizza a partire dagli anni ’70 del XX secolo.
www.marchesiniscultore.it

Scheda tecnica

Titolo mostra:
Marco Marchesini
La scultura, tante storie

A cura di: Marco Marchesini, Roberto Martorelli

Promossa da: Istituzione Bologna Musei | Museo civico del Risorgimento

In collaborazione con:
Associazione Amici della Certosa di Bologna
Bologna Servizi Cimiteriali
Comitato per Bologna Storico e Artistica

Con il patrocinio di: Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza onlus – Museo Tattile Anteros

Periodo di apertura: 5 marzo – 10 aprile 2022

Orari di apertura:
venerdƬ h 15-19
sabato, domenica, festivi h 10-14
chiuso lunedƬ, martedƬ, mercoledƬ, giovedƬ

Biglietti: intero ā‚¬ 5 | ridotto ā‚¬ 3 | ridotto speciale ā‚¬ 2 giovani 18-25 anni | gratuito possessori Card Cultura

Catalogo:
A cura di Marco Marchesini, Roberto Martorelli
Fotografie di Franco Labanti, Marco Marchesini, Roberto Martorelli, Giancarlo Ruggerini

Informazioni:
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 | 40125 Bologna
Tel. + 39 051 347592
www.museibologna.it/risorgimento
museorisorgimento@comune.bologna.it
Facebook: Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna
YouTube: Storia e Memoria di Bologna

Informazioni per una visita in sicurezza:
www.museibologna.it/risorgimento/documenti/102098

Istituzione Bologna Musei:
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei

FONTE: Ufficio Stampa Bologna Musei.

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