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L’arte dei suoni in bella mostra: esperienze di museologia musicale

Giornata internazionale di studi promossa da Associazione culturale 'Il Saggiatore musicale' in collaborazione con Istituzione Bologna Musei e Gen...

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Museo San Colombano

BOLOGNA – Bologna e il suo ricchissimo patrimonio storico-musicale ispirano la giornata internazionale di studi L’arte dei suoni in bella mostra: esperienze di museologia musicale, che nella giornata di martedƬ 5 aprile 2022 collegherĆ  idealmente due eminenti istituzioni cittadine operanti nell’ambito della tutela, gestione e valorizzazione dei beni musicali: il Museo internazionale e biblioteca della musica e il Museo di San Colombano – Collezione Tagliavini.

L’iniziativa ĆØ promossa dalla Associazione culturale Ā«Il Saggiatore musicaleĀ» con il coordinamento scientifico di Lorenzo Bianconi, professore emerito dell’UniversitĆ  di Bologna, in collaborazione con Istituzione Bologna Musei e con Genus Bononiae. Musei nella CittĆ , e si avvale del sostegno del Ministero della Cultura, del Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

La partecipazione ĆØ aperta a tutti gli interessati, con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. La prenotazione ĆØ obbligatoria online su https://www.eventbrite.it/e/298203232897.

Gli esperti convocati a Bologna per la giornata di studi – museologi, architetti, organologi, storici della musica e dell’arte – sono chiamati a confrontarsi con alcune problematiche di fondo della museologia della musica, disciplina finora scarsamente istituzionalizzata che sta perĆ² acquisendo un rapido sviluppo in ragione della crescente consapevolezza di quanto importi facilitare presso il pubblico, sia esperto sia generico, la conoscenza e la comprensione dei beni materiali inerenti alla musica, nella loro eterogeneitĆ  (partiture, libri, strumenti, dipinti e testimonianze visive in genere). In primis: come possiamo ricondurre i beni esposti al loro oggetto centrale e perĆ² intangibile, ossia l’opera d’arte musicale, per sua natura non visibile?

Riconosciuta CittĆ  Creativa della Musica UNESCO nel 2006, Bologna con il suo territorio puĆ² vantare una tradizione che si esprime in una straordinaria varietĆ  di forme in termini di beni e manifestazioni musicali, a cominciare da questi due musei di particolare spicco sorti nei primi anni Duemila, entrambi riconducibili a personalitĆ  insigni nella storia europea della musica e della musicologia.

Il Museo internazionale e biblioteca della musica, inaugurato nel 2004 a Palazzo Sanguinetti e parte del sistema museale civico afferente all’Istituzione Bologna Musei, espone unā€™ampia selezione di volumi, strumenti e dipinti di proprietĆ  del Comune di Bologna che, nel loro nucleo primario, risalgono a padre Giovanni Battista Martini (1706-1784). Il Museo di San Colombano aperto nel 2010 e incluso nel circuito museale di Genus Bononiae. Musei nella CittĆ , espone la cospicua collezione di strumenti musicali a tastiera donata da Luigi Ferdinando Tagliavini (1929-2017).

Il pregio e la varietĆ  dei materiali esibiti nei due musei, le loro distinte concezioni e finalitĆ , le specifiche problematiche affrontate nell’allestimento e nella gestione offrono un patrimonio di esperienze da mettere a frutto nel campo, finora poco dissodato, della museologia musicale.

Sul versante specifico dell’organologia, il panorama europeo dei musei e delle collezioni di strumenti musicali ĆØ ricco, il dibattito annoso e assiduo. Non cosƬ per le altre fattispecie di ā€˜beni musicaliā€™, codici, partiture, trattati, libri, documenti, dipinti. Su questi fronti, le modalitĆ  della comunicazione e della ricontestualizzazione storica – attraverso il sistema delle didascalie, i sussidi multimediali, le pubblicazioni di contorno, le iniziative di divulgazione – versano tuttora in una fase esplorativa.

Nel corso della giornata il profilo dei due musei bolognesi verrĆ  messo a confronto con altri musei, musicali e no, italiani e stranieri, che presentino caratteri a vario titolo comparabili. Tra di essi, un intervento di particolare attualitĆ  sarĆ  dedicato al Museo Nazionale Rossini inaugurato a Pesaro nel 2019, caso interessante di museo incentrato su una singola personalitĆ  artistica e concepito con un intento, in senso ampio, didattico.

Programma – Museo internazionale e biblioteca della musica, Strada Maggiore 34

ore 10.45 – 13.30

Saluti istituzionali

Lorenzo Bianconi (UniversitĆ  di Bologna)
Mettere in mostra l’arte dei suoni

Massimo Ferretti (Scuola Normale Superiore, Pisa)
Lo sguardo dello storico dell’arte

Lucia Corrain (UniversitĆ  di Bologna)
Come dare la parola agli strumenti scientifici: il Museo di Palazzo Poggi

Paolo Capponcelli (PANSTUDIO architetti associati, Bologna)
Musica nelle pause: gli allestimenti del Museo della Musica (2004) e del Museo Nazionale Rossini (2019)

Ilaria Narici (Fondazione Rossini, Pesaro)
Il Museo Nazionale Rossini, opera in due atti e un intermezzo

Museo di San Colombano – Collezione Tagliavini, Via Parigi 5

ore 15.00 – 17.30

Saluti istituzionali

Catalina Vicens JĆ©ldrez (Museo di San Colombano, Bologna)
Un museo per conservare il suono

Frank BƤr (Germanisches Nationalmuseum, Norimberga)
Strumenti musicali nei musei – oltre la musica

Florence GƩtreau (MusƩe de la Musique, Parigi)
1988 – 2018: regard rĆ©trospectif et personnel sur quelques expositions musicales en France

Gabriele Rossi Rognoni (Royal College of Music, Londra)
Esporre la musica: dal progetto al cantiere

Informazioni:
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Prenotazione obbligatoria su https://www.eventbrite.it/e/298203232897.
Per la partecipazione ĆØ obbligatorio esibire il Green pass rafforzato e indossare la mascherina FFP2.

Foto in copertina Museo della Musica

FONTE: Ufficio Stampa Bologna Musei.

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