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Rider: Tridico, da ottobre spariti da radar Inps, per aziende solo prestazioni occasionali

(Adnkronos) - Dopo la maxi multa nel 2021 da 155 milioni di euro tra sanzioni e contributi evasi nei confronti delle più importanti piattaforme di food delivery, che portarono alla luce circa 30mila lavoratori coinvolti, i rider sembrano spariti dai radar Inps: "non risultano più lavoratori dichiarati nei nostri archivi né come subordinati, né come collaboratori né come etero organizzati: le aziende infatti li dichiarano come prestazioni occasionali, fino a 4999 euro, salvo poi interrompere il rapporto di lavoro per non sfondare il tetto dei 5mila euro previsto dalla legge". E' il presidente Inps, Pasquale Tridico a fare il punto sulla situazione dei lavoratori delle piattaforme digitali "nonostante ci siano stati annunci da parte di alcune importanti società del food delivery che avevano garantito una riclassificazione dei lavoratori", prosegue parlando in Commissione al Senato.

Dopo la maxi multa nel 2021 da 155 milioni di euro tra sanzioni e contributi evasi nei confronti delle più importanti piattaforme di food delivery, che portarono alla luce circa 30mila lavoratori coinvolti, i rider sembrano spariti dai radar Inps: “non risultano più lavoratori dichiarati nei nostri archivi né come subordinati, né come collaboratori né come etero organizzati: le aziende infatti li dichiarano come prestazioni occasionali, fino a 4999 euro, salvo poi interrompere il rapporto di lavoro per non sfondare il tetto dei 5mila euro previsto dalla legge”. E’ il presidente Inps, Pasquale Tridico a fare il punto sulla situazione dei lavoratori delle piattaforme digitali ” nonostante ci siano stati annunci da parte di alcune importanti società del food delivery che avevano garantito una riclassificazione dei lavoratori”, prosegue parlando in Commissione al Senato.

Una realtà comunque quella dei rider in continua crescita come dimostra un confronto con i dati del 2018 tutti : i lavoratori della cig economy erano infatti, riporta ancora Tridico, circa 750mila circa a fare i “cosidetti lavoretti” di cui il 70% lo faceva come secondo lavoro nel corso degli studi con un impegno, 4 anni fa, fino a 10 ore e una disponibilità al pagamento di un contributo addizionale per avere maggiori tutele.

Per cercare di monitorare dunque quanto più possibile questo segmento del mercato del lavoro, l’Inps, prosegue Tridico, ha messo a punto un prototipo di piattaforma digitale sul proprio sito sulla falsariga di quanto già creato per i lavoratori domestici: “nessun conflitto con quelle già esistenti ma una piattaforma da gestire con l’Inail per garantire una tracciabilità continua, anche se intermittente considerata la specificità del lavoro riders, per fini protettivi e sociali, assicurativi e previdenziali”, spiega. Senza contare la trasparenza che il meccanismo garantirebbe relativamente alle assunzioni e ai licenziamenti.

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