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Ucraina, Conad: “c’è corsa a olio girasole e farina ma sbagliato mettere tetto ad acquisti”

(Adnkronos) - Da caro energia e guerra aumenti prezzi da tenere sotto controllo.

“Ci sono state spese speciali, persone che hanno comprato più del solito, in particolare olio di semi di girasole ma Conad non ha dato alcuna indicazione né a livello centrale né territoriale, per porre restrizioni alla vendita di beni disponibili”. E’ quanto fanno sapere dalla Conad, interpellata dall’Adnkronos in merito alla corsa agli accaparramenti di prodotti alimentari che si è verificata in questi giorni da parte dei consumatori per timore di rimanerne sprovvisti a causa delle notizie di blocco dell’export di alcuni cereali e olio di semi di girasole a causa della guerra in Ucraina.

In effetti, riferiscono si sono verificate “situazioni nei nostri negozi che hanno ricordato quelle di due anni fa” con la corsa agli accaparramenti di cibo quando esplose la pandemia, ma porre limiti all’acquisto di determinate merci è “un messaggio sbagliato – spiegano – non comprare vuol dire implicitamente che c’è poco prodotto e destare preoccupare. E invece noi sappiamo che la disponibilità di beni è quella di sempre e non ci sono tensioni particolari nell’approvvigionamento dei punti vendita” sostiene un portavoce della catena di supermercati che sul territorio nazionale conta più di 3.300 punti vendita.

L’olio di semi di girasole in effetti “si sta esaurendo” sugli scaffali e “tra un po’ mancherà perché manca la materia prima ma verrà sostituito da prodotti succedanei e, per le famiglie non sarà un grosso problema, lo sarà piuttosto per l’industria alimentare che dovrà trovare un succedaneo di pari qualità per la produzione di alcuni cibi”. Ma prodotti quali biscotti, maionese, sughi e fritture, “non mancheranno, ci saranno nei negozi con regolarità – rassicurano da Conad- noi non vogliamo alimentare una psicosi che non ha ragione di essere”.

Ancora diverso è il discorso sulla farina, oggetto anch’essa di scorte da parte degli italiani. “La farina c’è, bisognerà vedere da dove arriveranno grano tenero e grano duro ma nel breve e medio periodo non preoccupa la disponibilità. Certo è che la legge del mercato – spiegano da Conad imporrà dei rialzi su questi beni e quindi ci aspettiamo che complice anche l’aumento dei costi dell’energia ci saranno fenomeni inflattivi da tenere sotto controllo”. A questo proposito Conad da anni ha un paniere di 700 beni di prima necessità che chiamiamo ‘prezzi bassi e fissi’, “ora può darsi che ci sia bisogno di un’attenzione particolare su alcune categorie di prodotti non per la loro disponibilità ma per contenere l’aumento dei costi”.

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