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Ucraina-Russia, Zelensky: “Contro di noi brutalità superiore a Seconda guerra mondiale”

(Adnkronos) - Il presidente al Parlamento danese: "Occupanti vogliono che restino solo rovine e rifugiati"

Guerra Ucraina-Russia, “oltre 1.370 missili sono stati usati in appena un mese dell’invasione russa su larga scala del nostro territorio. Una media di 40 missili al giorno, diversi ma tutti ugualmente mortali”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo intervento al Parlamento danese.

“Non si può calcolare il numero delle armi usate dai russi contro il nostro territorio, ma possiamo dire che l’intensità e la brutalità delle ostilità contro di noi hanno raggiunto un livello persino superiore a quello della Seconda guerra mondiale, il più devastante conflitto per l’Europa”, ha detto Zelensky, sottolineando che “in un mese di ostilità abbiamo già non una o due, ma un’intera lista di città completamente distrutte dalle bombe russe. In decine di altre città e villaggi le aree residenziali sono parzialmente bruciate, le infrastrutture sono state distrutte e le imprese in cui le persone lavoravano fatte saltare in aria”.

“Sono state distrutte 773 istituzioni educative, come scuole, università e asili. Decine di ospedali, chiese, perfino memoriali per le vittime dell’Olocausto sono diventati degli obiettivi. L’obiettivo delle truppe russe in questa guerra è di distruggere completamente qualsiasi base per la normale vita del popolo ucraino. Gli occupanti si stanno deliberatamente accertando che non resti nulla dell’Ucraina, solo rovine e rifugiati” ha affermato il presidente ucraino, aggiungendo che “più di 10 milioni di ucraini sono già fuggiti dalle loro case a causa delle ostilità, almeno 4 milioni di persone hanno lasciato il nostro Paese, per lo più donne e bambini. E le storie di queste persone sono piene di orrore”.

“Gli occupanti stanno uccidendo i civili, persino quando stanno solo cercando di scappare. Ci sono bambini che vengono semplicemente prelevati dalla strada vicino ai corpi dei loro genitori”, ha aggiunto Zelensky, concentrandosi anche sull’assedio di Mariupol, dove restano “bloccate oltre 100mila persone da più di tre settimane e più del 90% degli edifici sono completamente distrutti dai bombardamenti, ma gli aerei russi continuano a colpire senza fermarsi, fanno esplodere di proposito anche i rifugi, pur sapendo per certo che all’interno ci sono persone pacifiche”.

“Quello che le truppe russe stanno facendo a Mariupol è un crimine contro l’umanità che è stato commesso davanti agli occhi dell’intero pianeta“, ha detto Zelensky, chiedendosi “perché il mondo non ferma questo flusso di crimini della Russia ininterrotto dal 24 febbraio?”.

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