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Epatite acuta bambini, Sileri: “In Italia 20 segnalazioni, 8 casi sospetti”

(Adnkronos) - A Milano sotto esame caso sospetto di un bimbo di 4 anni

In Italia “abbiamo 20 segnalazioni e 8 casi sospetti” di epatite acuta pediatrica di origine sconosciuta. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ospite di ‘TimeLine’ su SkyTg24. I casi di epatite nel bambini “stanno crescendo un po’ ovunque nel mondo, segnalazioni anche in Canada e Giappone. Le segnalazioni aumentano – ha aggiunto – anche perchĆ© i sistemi sanitari sono stati allertati nel farle. Molte altre segnalazioni si avranno nel mondo ma non vuol dire avere nuovi casi perchĆ© devono essere confermati escludendo le epatiti note. Oggi non possiamo dare un nome a questa epatite”.

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La causa dell’epatite acuta che sta colpendo i bambini “puĆ² essere infettiva cosƬ come accade per le altre epatiti, dalla A alla E, ma non ĆØ noto l’agente che l’ha determinata. L’ipotesi di lavoro principale ĆØ quella infettiva con virus non nuovo, ma che potrebbe essere mutato oppure potrebbe avere avuto qualche alterazione per la coesistenza con altre infezioni virali” ha detto Sileri.

“E’ importante tranquillizzare la popolazione – ha rimarcato Sileri – si tratta di pochi casi e non vi ĆØ un catena di contagi riconosciuta. Capisco che usciamo da due anni di pandemia e questa paura del contagio ha toccato quasi tutti. Ma non ĆØ questo il caso, non c’ĆØ una catena di contagio nota. Attenzione perĆ² a valutare quali sintomi si presentano, se i bambini hanno sintomi influenzali con l’apparato gastroenterico coinvolto, bisogna informare il pediatra di fiducia e il medico di famiglia, ma non ci deve essere preoccupazione. Lo dice il padre di due figli piccoli – ha concluso – ĆØ normale vedere episodi gastrointestinali, invece ci si deve preoccupare se si vedono gli occhi diventare gialli. Questo ĆØ un campanello d’allarme”.

A MILANO SOTTO ESAME CASO SOSPETTO BIMBO 4 ANNI – “Dal momento che ĆØ partita la sorveglianza” a livello nazionale sulle epatiti acute di origine sconosciuta in bambini precedentemente sani, dopo gli alert lanciati a livello internazionale, “abbiamo fatto partire la segnalazione – come caso sospetto al momento – per un paziente di 4 anni. Ma non abbiamo ancora chiari segnali che si possa trattare di un caso di questi, non abbiamo tutti gli elementi necessari per poterlo dire. Al momento gli esami sono ancora in corso e siamo in attesa dell’esito dei test eseguiti. Per ora sono state scartate l’epatite A, B e C (mancano D ed E per quanto riguarda le cause piĆ¹ comuni, ndr), ma non abbiamo ancora i risultati di tutti gli esami virali sierologici. Quindi siamo in stand-by. Il bimbo, intanto, sta meglio”. A spiegarlo all’Adnkronos Salute ĆØ Giuseppe Banderali, direttore della Pediatria e Patologia neonatale dell’ospedale San Paolo di Milano, la struttura sanitaria che si sta occupando del piccolo.

Dopo i due casi trattati a Bergamo, uno dei quali sottoposto a trapianto di fegato, questa ĆØ la prima segnalazione di caso sospetto che parte da Milano, e si capirĆ  a breve se si concretizzerĆ  o meno. “Noi siamo tenuti da indicazioni regionali a informare” della presenza di un paziente che potrebbe rientrare nei criteri e per il quale si stanno facendo approfondimenti, “perchĆ© si attiva la sorveglianza e il percorso indicato, fino a esito raggiunto”.

Il bimbo ĆØ nel range d’etĆ  indicato dai criteri per la definizione di caso, avendo 4 anni, “e aveva valori particolarmente alti di transaminasi, ma questi sono giĆ  molto diminuiti. E’ un bambino che sta giĆ  molto meglio rispetto a quando ĆØ stato ricoverato – informa lo specialista – Abbiamo avviato tutti i test, compresa la ricerca dell’adenovirus”, uno dei patogeni su cui si stanno concentrando le indagini a livello internazionale. “Avremo nel giro di un giorno o due tutte le risposte”.

Il piccolo, ricostruisce il medico, ĆØ arrivato “3-4 giorni fa in ospedale e aveva i segni caratteristici dell’epatite: sintomi gastrointestinali e l’ittero soprattutto”, aveva la pelle giallognola. “Gli esami hanno rivelato valori da epatite. Abbiamo attivato subito tutti gli esami indicati per questi casi e le segnalazioni. Ma, al di lĆ  di come verrĆ  classificato questo specifico caso, al momento sospetto e non certo, stiamo chiarendo e rassicurando un po’ tutti che non ci sono elementi o dati che inducano a un allarmismo particolare”.

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