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Expo Dubai, in 182 giorni oltre 24,1 mln visite

(Adnkronos) - Accolti 192 Paesi

Dopo 182 giorni di esperienze indimenticabili, Expo 2020 Dubai si ĆØ conclusa, registrando 24.102.967 visite, accolto 192 paesi e mostrato al mondo cosa si puĆ² ottenere quando l’umanitĆ  si unisce. I primi paesi per i visitatori internazionali sono stati: India, Germania, Arabia Saudita, Regno Unito, Russia, Francia e USA, ma sono stati registrati visitatori da 178 Paesi del Mondo. Quasi un milione di studenti ha visitato l’Expo nell’ambito del programma Expo Schools, mentre il programma Expo University ha ospitato studenti di 56 universitĆ  nazionali e 22 internazionali. Inoltre sono stati 2.777 i leader mondiali che hanno visitato l’Expo 2020.

Expo 2020 Dubai ĆØ stata la prima Esposizione Universale ad essersi tenuta nella regione del Medio Oriente ed il primo evento mondiale dall’inizio della pandemia globale, che ha segnato un importante risultato per Dubai in un momento storico importante per gli Emirati Arabi Uniti – reso ancora piĆ¹ significativo svolgendosi nell’anno del Giubileo d’Oro della nazione – e ha aperto la strada alla prossima generazione di creatori di cambiamento. Sua Altezza lo Sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, Presidente di Dubai Civil Aviation Authority, Presidente e Chief Executive di Emirates Airline and Group, e Presidente del Comitato Superiore di Expo 2020 Dubai, ha dichiarato: “Dopo sei mesi incredibili, siamo immensamente orgogliosi di aver messo in scena un’esposizione Universale che ha cercato soluzioni ad alcune delle nostre piĆ¹ grandi sfide globali, aprendo la via verso il futuro. Expo 2020 Dubai ĆØ un trionfo che passerĆ  alla storia come un faro di unitĆ  e di speranza. E’ stato un enorme onore per gli Emirati Arabi Uniti mentre celebriamo il nostro 50Ā° anno e un momento determinante nella storia della nostra nazione”.

Expo 2020 Dubai ĆØ stato salutato come un enorme successo e un faro di speranza, perchĆ© ha riunito la comunitĆ  internazionale in uno spettacolo di resilienza in tempi incerti, e ha superato una serie di sfide, tra cui la pandemia globale, che ha reso necessario il suo rinvio di un anno a causa della limitazioni dei viaggi in tutto il mondo, e adattandosi alle nuove varianti Covid con una risposta ferma in termini di protocolli di sicurezza e di salute. Expo 2020 Dubai si ĆØ conclusa in modo spettacolare con S.E. Reem Al Hashimy che ha chiuso per l’ultima volta i portali d’ingresso, dopo un’emozionante cerimonia di chiusura che ha reso omaggio ai momenti iconici dell’Expo.

Sua Eccellenza Dimitri S. Kerkentzes, Segretario Generale del Bureau International des Expositions (BIE), l’organo di governo delle esposizioni mondiali, ha salutato con successo il primo Expo mondiale tenutosi negli Emirati Arabi Uniti. Dalla prima Esposizione Universale del 1851 in poi, come sono cambiati e si sono evoluti negli anni il concetto e la nozione di Esposizione Universale? ā€œQuando si guarda al perchĆ© questi eventi siano iniziati, era un modo per il mondo e i paesi di mostrare le loro ultime innovazioni. La rivoluzione industriale stava arrivando, quindi si trattava davvero di mostrare come il mondo si stava industrializzando. Ma, con il tempo, e in particolare dopo la seconda guerra mondiale, questi eventi sono cambiati e sono diventati molto piĆ¹ focalizzati sull’uomo – guardando a ciĆ² che era importante per l’umanitĆ , sul come andremo avanti. Non solo in modo sostenibile, ma come popolo, come possiamo continuare ad andare avanti? Quello che vedete ora ĆØ un’evoluzione di tutto questo. Un’esposizione che si concentra su come riunire le persone e sul futuro: Expo 2020 Dubai ha riunito 192 nazioni per il miglioramento dell’umanitĆ .ā€

Parlando di queste 192 nazioni partecipanti, questa ĆØ stata la prima volta che un’esposizione Universale ha avuto una politica “Una nazione, un padiglione”, per assicurare che ogni paese avesse l’opportunitĆ  di essere pienamente rappresentato. Che impatto pensa che abbia avuto?ā€Øā€Øā€œIl concetto “una nazione, un padiglione” ĆØ stato davvero un approccio ammirevole per dare ad ogni paese la propria voce. E questo ĆØ davvero importante in questi eventi: permettere a tutti di esprimere chi sono veramente. Quello che mi ha fatto davvero piacere ĆØ stato vedere come i paesi – a prescindere dalle dimensioni, dalla popolazione o dal PIL, o da qualsiasi altra cosa si possa considerare – si siano presentati bene; come abbiano davvero analizzato un tema che ĆØ importante per loro. E non importa che ruolo possiamo giocare nel futuro dell’umanitĆ , quello che mi ha fatto molto piacere vedere ĆØ stato vedere come i paesi si siano uniti per raccontare il tema Connecting Minds, Creating the Futureā€.

A marzo, le visite virtuali hanno superato i 197 milioni. Quanto ĆØ significativo questo numero e qual ĆØ stato il significato di avere un Virtual Expo? ā€œDobbiamo essere onesti. Non tutti hanno i mezzi per viaggiare per il mondo e venire ad un evento come questo, anche se credo che sia stato reso il piĆ¹ accessibile possibile. Quindi, naturalmente vogliamo che la gente sia qui fisicamente, ma vogliamo anche che il messaggio si diffonda il piĆ¹ possibile. C’ĆØ una domanda comune secondo cui internet segnerĆ  la fine degli Expo, che non abbiamo bisogno degli Expo perchĆ© tutto ĆØ online. Io direi di no. Direi che internet completa l’esperienza di Expo – la realtĆ  virtuale e la realtĆ  aumentata, per esempio, hanno lavorato insieme per completare l’esperienza dei visitatori. Sono contento che 197 milioni di persone siano riuscite a capire cosa stava succedendo a Dubai, a dare un’occhiata a quello che potrebbero essersi persi, perchĆ© questi sono eventi limitati, e in sei mesi non ci sono piĆ¹. Quindi piĆ¹ cose si possono imparare, meglio ĆØ. Ma credo che niente potrĆ  mai sostituire l’andare fisicamente ad Expo e sperimentarne i suoni, gli odori ed i saporiā€.

Pensa che abbia in qualche modo cambiato la percezione di un’esposizione universale? ā€œQuello che ha fatto ĆØ stato plasmare la percezione di ciĆ² che Expo 2020 Dubai voleva essere. Ma ogni Expo ĆØ un progetto a sĆ© e ha un’anima molto diversa. Ecco perchĆ© questi eventi continuano nel tempo… perchĆ© ogni volta si reinventano. Per me, Expo 2020 Dubai ĆØ molto chiaramente un Expo degli Emirati Arabi Uniti. Ma Expo 2025 Osaka Kansai sarĆ  di nuovo qualcosa di diverso. Non si possono paragonare uno all’altro. Sono giĆ  entusiasta di scoprire cosa organizzerĆ  il Giappone per il suo Expoā€.

Guardando al futuro, pensa che le esposizioni mondiali si concentreranno di piĆ¹ sull’impatto e sull’incoraggiare al mondo a lottare per un futuro migliore, allontanandosi dalla presentazione di innovazioni tecnologiche? ā€œQuello che bisogna guardare ĆØ che gli Expo sono un riflesso dei loro tempi. Se in un determinato momento il mondo ha bisogno di innovazione tecnologica, questo ĆØ ciĆ² che vedremo ad Expo. Se ciĆ² di cui abbiamo bisogno ĆØ di radunare le nazioni, per cercare di portare una sorta di unitĆ , solidarietĆ  e fraternitĆ  dietro una certa causa, questo ĆØ ciĆ² che vedremo. Qui a Dubai, secondo la mia onesta opinione, abbiamo avuto un mix di entrambi. Non voglio dire che non sia innovativo, perchĆ© le innovazioni che ho visto nei padiglioni e proposte dagli organizzatori sono spettacolari – c’erano cose incredibili da vedere. La cosa meravigliosa di questa Expo ĆØ che non sono innovazioni o concetti che il mondo non vedrĆ  mai. Quello che ho visto qui sono cose che probabilmente in circa cinque anni avranno un impatto sulla nostra vita quotidiana. E questo ĆØ uno dei poteri che abbiamo visto all’Expo 2020 Dubaiā€.

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