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Gen Z e metaverso: il 57% ritiene di potersi esprimere più liberamente nel mondo virtuale

(Adnkronos) - Il 52% dei gamer dice che vorrebbe provare a guadagnare denaro nel metaverso, e il 33% vorrebbe costruirsi una carriera virtuale

Una ricerca commissionata da Razorfish e Vice Media Group, intitolata “The Metaverse: A View from Inside”, mostra come la generazione Z vive le proprie esperienze nel mondo virtuale. Secondo lo studio, la Gen Z spende il doppio del tempo in interazioni sociali online rispetto a quelle nel mondo reale, con 12,2 ore alla settimana dedicate ai video giochi contro le 6,6 ore trascorse con gli amici lontano da uno schermo. Tra i gamer, il 52 per cento dice che vorrebbe provare a guadagnare denaro nel metaverso, e il 33 per cento vorrebbe costruirsi una carriera virtuale. Nei prossimi cinque anni il 20 per cento delle spese della Gen Z saranno in oggetti immateriali online, con la spesa media annuale che si attesterà intorno ai 50 dollari ciascuno. Il 33 per cento degli intervistati vorrebbe dei negozi monomarca di brand famosi nel metaverso, e il 30 per cento vorrebbe che le loro firme preferite creassero skin e oggetti per gli avatar. Ben il 57 per cento dei gamer della Gen Z ritiene di potersi esprimere più liberamente in un gioco che nella vita reale, e il 45 per cento ritiene che la propria identità in un video game sia più vera a confronto di quella nella quotidianità. Il 77 per cento gioca soprattutto per alleviare lo stress e l’ansia, e il 47 per cento è curioso del metaverso per conoscere nuove persone, mentre il 33 vorrebbe costruire una carriera virtuale. Il 63 per cento è preoccupato per la privacy dei dati nel nuovo territorio virtuale, meno rispetto ad altre fasce di età: nel caso dei Millennial siamo al 66 per cento, il 70 per la Gen X.

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