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Nuova segnaletica interna a ‘Bologna Musei’

L'Istituzione Bologna Musei espone nuove didascalie per segnalare al pubblico i beni culturali da evacuare con prioritĆ  in caso di allarme.

Lepore: ā€œUn gesto simbolico per esprimere solidarietĆ  verso i musei ucraini, impegnati a salvaguardare il patrimonio culturale dalle conseguenze del conflitto armato in corsoā€.

2_Nettuno_Museo_Civico_Medievale_Bologna-in
in primo piano
Jean de Boulogne detto Giambologna
Modello per la statua del Nettuno
Bronzo, sec. XVI (1563 – 1564)
cm. 78,4 (base cm. 4,5 x 30)
Bologna, Museo Civico Medievale

BOLOGNA – A partire da domani, sabato 9 aprile, i visitatori dei musei civici di Bologna troveranno una nuova segnaletica interna allestita nelle sale espositive. Didascalie accomunate dalla stessa grafica – una cornice rossa e il testo “PrioritĆ  di evacuazione in caso di allarme” – saranno posizionate in corrispondenza dei beni culturali classificati come prioritari da evacuare in caso di eventi calamitosi di varia natura ed entitĆ .

“Abbiamo voluto mettere in campo questa iniziativa simbolica ā€“ spiega il sindaco Matteo Lepore – per comunicare un messaggio di solidarietĆ  verso le istituzioni museali dellā€™Ucraina impegnate a mettere in sicurezza e salvaguardare il patrimonio culturale, storico e artistico esposto alle minacce e ai danni causati dal conflitto armato con la Russia, che stanno aggravando la crisi umanitaria in corso. Con questa azione vogliamo dare un messaggio piĆ¹ ampio ai visitatori dei nostri musei: in guerra le opere dā€™arte, cosƬ come le vite, sono in pericolo”.

“Nel luogo dove lo sguardo si concentra sulla bellezza delle opere d’arte ā€“ aggiunge la delegata del sindaco alla Cultura Elena Di Gioia – poniamo simbolicamente un segno che indica come i Musei e i luoghi della cultura accolgono con solidarietĆ  e vicinanza le ferite del mondo. Alle iniziative simboliche si accompagnano iniziative a cui stiamo lavorando di sostegno concreto in favore di artiste e artisti ucraini”.

Lā€™introduzione dei nuovi supporti contestualizza allā€™interno del tragico scenario bellico, che sta provocando forte preoccupazione in tutto il mondo, la tradizionale funzione informativa delle didascalie come strumento di mediazione e interpretazione dellā€™opera, contribuendo a coinvolgere il pubblico anche attraverso la creazione di un significato emozionale che sottolinea la necessitĆ  di proteggere dai rischi le collezioni museali, a partire dalle opere piĆ¹ significative in ordine di prioritĆ .

Con questa azione comunicativa si ĆØ inteso raccogliere lā€™appello lanciato da Marco RiccĆ²mini, presente a Kiev nei giorni immediatamente precedenti lā€™inizio del conflitto. In un articolo pubblicato sulla rivista ā€˜Il Giornale dellā€™Arteā€™, lo storico dellā€™arte e art advisor bolognese ha raccontato come lā€™Ucraina sia un paese ricco di tesori dā€™arte, moltissimi dei quali sono italiani, e gli operatori museali si stiano preparando a tutti gli scenari possibili in unā€™atmosfera di tensione. Olena Zhikova, curatrice del Museo Nazionale Khanenko, gli confida le procedure da seguire per lā€™evacuazione e il ricovero temporaneo delle opere in caso di emergenza, spiegando come per la classificazione di prioritĆ  siano stati utilizzati nastri di colore diverso: rosso a indicare le opere che costituiscono una prioritĆ  assoluta, giallo per la seconda scelta.

Riuscito a rientrare in Italia poche ore prima della chiusura dellā€™aeroporto di Kiev, RiccĆ²mini si ĆØ rivolto al mondo dellā€™arte ā€“ musei, gallerie e mostre ā€“ per proporre unā€™azione di solidarietĆ  verso i colleghi che si stanno mobilitando per salvaguardare il patrimonio artistico in pericolo: eleggere una stanza nella quale segnare le opere da portare in salvo e quelle da lasciare indietro. Un gesto simbolico per sensibilizzare tutti gli amanti dellā€™arte su cosa sta accadendo in questi giorni in Ucraina, che il Comune di Bologna ha voluto fare proprio e condividere con il pubblico dei propri musei.

Foto in copertina

Statua frammentaria di Nerone
Provenienza: Teatro romano di via de Carbonesi
MetĆ  I sec. d.C.
Marmo, probabilmente greco pentelico, altezza cm 117
Bologna, Museo Civico Medievale

FONTE: Ufficio Stampa Bologna Musei.

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