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Ucraina, Gran Maestro massoneria Kiev: “Usiamo nostra influenza per fermare guerra”

(Adnkronos) - Afferma che "la massoneria, perseguitata dalla Russia imperiale e sovietica, non accetta la tirannia, né l’aggressione, né la guerra"; spiega che fra "le due obbedienze", la Gran Loggia dell’Ucraina e la Gran Loggia della Russia, "non vi è al momento un mutuo riconoscimento", anche perché "loro sono stati i primi a disconoscerci"; sottolinea che nei loro confronti "le offese" arrivano "dal Gran Maestro della Gran Loggia di Russia, Andrey Bogdanov", il quale "nel 2014 sul suo profilo Facebook ha esortato a dividere o invadere l’Ucraina".

Afferma che “la massoneria, perseguitata dalla Russia imperiale e sovietica, non accetta la tirannia, né l’aggressione, né la guerra”; spiega che fra “le due obbedienze”, la Gran Loggia dell’Ucraina e la Gran Loggia della Russia, “non vi è al momento un mutuo riconoscimento”, anche perché “loro sono stati i primi a disconoscerci”; sottolinea che nei loro confronti “le offese” arrivano “dal Gran Maestro della Gran Loggia di Russia, Andrey Bogdanov”, il quale “nel 2014 sul suo profilo Facebook ha esortato a dividere o invadere l’Ucraina”.

Però, spiega, “non credo che la Loggia massonica russa sia libera”, perché la Russia “è un regime totalitario e abbiamo informazioni che la Loggia massonica russa sia stata sostenuta, in passato, dal Cremlino”. I soldati russi, aggiunge, e “basta vedere cosa fanno a Mariupol”, sono “lupi travestiti da agnello”. Ma io “sono orgoglioso che i nostri fratelli ucraini siano impegnati nella difesa territoriale e nella assistenza alla popolazione colpita”. Allo stesso tempo, “usiamo la nostra influenza per tentare di fermare la guerra”.

Sono parole forti, accuse senza sconti quelle dette all’AdnKronos dal Gran Maestro della Gran Loggia dell’Ucraina, Anatoliy Dymchuk, che l’8 aprile scorso ha preso parte, via Zoom, alla ‘Gran Loggia 2022’ del Grande Oriente d’Italia che si è svolta al Palacongressi di Rimini, a cui ha partecipato anche il Gran Maestro della Gran Loggia di Russia, Andrey Bogdanov.

“La massoneria – premette il Gran Maestro parlando con l’AdnKronos – non accetta la tirannia, né l’aggressione, né la guerra. Questa è una delle basi tradizionali su cui si fonda la Loggia massonica. Non possiamo appoggiare né guerra, né tirannia, né violenza morale e fisica. E impossibile a livello metafisico. Noi massoni, quali cittadini ucraini, lottiamo attivamente contro. La massoneria riconosce quali confini di uno Stato quelli riconosciuti dalle varie Istituzioni internazionali e dal governo, a meno che non si tratti di uno Stato totalitario, visto che durante i regimi totalitari la massoneria è stata sempre perseguitata, come dimostra quanto accaduto nella Russia imperiale e anche nella Russia sovietica”.

“La Massoneria – prosegue – lotta contro la guerra, e devo dire che come Gran Maestro sono orgoglioso che i miei ‘fratelli’ massoni non abbiano tradito il giuramento. Molti di loro sono in servizio nella difesa territoriale, molti hanno lasciato le loro case, costretti a evacuare parenti e amici, all’estero o in zone remote, quasi tutti sono coinvolti in operazioni umanitarie e progetti di volontariato, ma guardate invece i soldati russi, sono lupi travestiti da agnello, basta vedere cosa fanno a Mariupol. Come Gran Maestro sono davvero orgoglioso dei miei Fratelli ucraini che hanno prestato fede ai loro giuramenti massonici e ai loro doveri civici verso la Patria”.

Il Gran Maestro non è orgoglioso solo di questo: “Ho un’impresa che si occupa di affari marini a Odessa, ma visto che adesso tutto il mare è minato, non posso occuparmene. Ecco perché mi sto dedicando al volontariato, oltre che lavorare anche sul fronte diplomatico. La Loggia massonica ha organizzato tre gruppi di volontari. Ci occupiamo, inoltre, di logistica dei beni che arrivano dall’estero dai nostri ‘fratelli’ e che distribuiamo all’interno del Paese. Ci sono anche i gruppi che si organizzato da sé. Lavoriamo 24 ore su 24, sette giorni su sette, con i nostri volontari”.

Ma è parlando dei ‘fratelli’ massoni russi che Anatoly Dymchuk si scalda. “Noi non riconosciamo la Loggia massonica russa – osserva -, loro sono stati i primi a disconoscerci, di conseguenza lo abbiamo fatto anche noi. E c’è più di un valido motivo, uno dei quali è che in Russia c’è un regime totalitario, ragion per cui i massoni liberi, per definizione, in Russia non possono esistere. Un altro valido motivo è che la Loggia massonica russa diffonde bugie e ha tradito le sue tradizioni massoniche. Ha cominciato a diffondere bugie sulla Loggia Ucraina, ad offenderci, e questo è inaccettabile”.

“Secondo le tradizioni – prosegue il Gran Maestro -, le conversazioni fra le Logge avvengono in modo riservato attraverso i Segretari. Ma in una dell’email di corrispondenza tra i nostri Segretariati, la parte russa ha dimenticato di cancellare la loro conversazione interna, nel corso della quale, come abbiamo potuto vedere, ci chiamavano ‘khokhly’, parola usata dai russi per esprimere il loro disprezzo verso il popolo ucraino. E un po’ come chiamare gli italiani ‘mangia spaghetti’. Questo è assolutamente inaccettabile, è una provocazione. E non si sono scusati. Le offese arrivano dallo stesso Gran Maestro russo Bogdanov”. “Ho parlato spesso coi ‘fratelli’ stranieri – sottolinea poi il Gran Maestro -, e posso dire di avere molti dubbi sulla libertà della Loggia massonica russa, che si trova in un Paese con un regime totalitario. I massoni liberi non accettano il regime totalitario per principio”.

Subito dopo Anatoly Dymchuk ritorna sul suo omologo russo: “Nel 2014 il Gran Maestro della Loggia russa – afferma – ha pubblicato più volte sul suo profilo Facebook esortazioni a dividere o invadere l’Ucraina. Bogdanov è stato il leader del Partito comunista, che come sapete non riconosce la religione. Si è candidato alla presidenza. Ma i massoni, per definizione, non possono essere atei. La massoneria, inoltre, deve riconoscere i confini di uno Stato sovrano riconosciuti dalle organizzazioni internazionali, come ad esempio l’Onu. I ‘fratelli’ russi credono di essere liberi, ma in realtà non lo sono”.

“Ma c’è anche un’altra cosa che intendo svelare – sottolinea il Gran Maestro della Gran Loggia dell’Ucraina -, abbiamo scoperto, dalle conversazioni dei massoni russi cacciati via, che la Loggia massonica russa è sostenuta dal Cremlino, e in particolare da Surkov, imprenditore e da anni fidato consigliere di Putin”. “Stando alle tradizioni della massoneria – prosegue il Gran Maestro -, nelle Logge è vietato parlare di religione e politica. Per questo mi sono rivolto ai ‘fratelli’ stranieri, come ai cittadini dei Paesi stranieri, per chiedere loro di tentare di usare la loro influenza a tutti i livelli per cercare di fermare questa guerra sanguinosa e ingiusta. I massoni di tutto il mondo aiutano il popolo ucraino inviando aiuti umanitari, trasferendo soldi alla Croce Rossa, alla Caritas e ad altre organizzazioni internazionali e ucraine benefiche. Ogni giorno al Segretariato arrivano centinaia di proposte d’aiuto, di asilo, di preghiere per il popolo ucraino tanto sofferente. Da tutti i Paesi del mondo. Tranne uno…”.

“La massoneria – conclude il Gran Maestro Anatoly Dymchuk all’Adnkronos – ha sempre coltivato in maniera attiva i valori umani in generale, i valori dell’umanità, dell’Umanesimo Italiano, delle Libertà, della Dignità, ha sempre combattuto contro la schiavitù, l’ignoranza, la tirannia, il totalitarismo, la mancanza di diritto. Nelle Logge massoniche, grazie al sistema filosofico-simbolico, si svolge l’insegnamento dei principi morali ed etici, che vengono realizzati dai ‘fratelli’ nella società. Anche perché forse l’obiettivo principale dei ‘Liberi Muratori’, dal punto di vista dello sviluppo civile, è l’evoluzione della società conservando le sue migliori conquiste per la costruzione di una società armoniosa, ideale, che i massoni chiamano l’Era di Astrea, oppure il Terzo Tempio di Salomone”.

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