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Due nuovi quadri nella collezione di Palazzo Barberini

(Adnkronos) - 'La morte di Cleopatra' di Giovanni Lanfranco e 'Ritratto del cardinale Antonio Barberini' di Simone Cantarini

Due dipinti entrano da oggi a far parte della collezione delle Gallerie Nazionali di Arte Antica a Roma, grazie all’acquisizione da parte dello Stato, su indicazione del museo stesso: ‘La morte di Cleopatra’ di Giovanni Lanfranco (Parma 1582 ā€“ Roma 1647) e il ‘Ritratto del cardinale Antonio Barberini’ di Simone Cantarini (Pesaro 1612 – Verona 1648). Entrambe le opere sono ora esposte nella sede di palazzo Barberini.

A palazzo Barberini, l’opera di Lanfranco ‘La morte di Cleopatra’ ĆØ stata allestita al piano nobile, accanto alla ‘Venere che suona lā€™arpa’ dello stesso autore, il quale probabilmente si avvalse della medesima modella per la realizzazione delle due opere. Il ‘Ritratto del cardinale Antonio Barberini’ d i Simone Cantarini ĆØ esposto accanto ai ritratti dipinti e scolpiti di Urbano VIII e dei suoi nipoti realizzati da Gian Lorenzo Bernini, Giuliano Finelli, Carlo Maratti, Lorenzo Ottoni nella sala della Divina Sapienza, dedicata a illustrare i protagonisti della famiglia Barberini.

“Lā€™acquisizione da parte dello Stato di due opere per le Gallerie Nazionali di Arte Antica ĆØ motivo di festa e di orgoglio per tutti i musei italiani, che ancora una volta dimostrano di essere luoghi di riferimento culturale, con un ruolo attivo e dinamico per la conoscenza del patrimonio culturale e per la promozione della sua fruizione: attivitĆ  che lo Stato ĆØ continuamente chiamato a svolgere in attuazione dellā€™articolo 9 della Costituzione – dichiara Massimo Osanna, alla guida della Direzione generale dei Musei – Nellā€™ottica di accrescere e valorizzare il patrimonio del sistema museale nazionale, abbiamo volentieri contribuito e partecipato a questo importante processo di acquisizione”.

Per Flaminia Gennari Santori, direttrice delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, “riportare a Palazzo Barberini opere che un tempo si trovavano qui e che sono state disperse nel corso dei secoli, e in maniera definiva negli anni Trenta del Novecento, ĆØ operazione culturale di fondamentale rilevanza. I Barberini sono stati tra i principali mecenati europei del XVII secolo e la loro collezione di opere dā€™arte puĆ² essere considerata il manifesto del loro progetto culturale”.

La direttrice ricorda che “in meno di cinque anni, grazie alle acquisizioni compiute dalle Gallerie Nazionali e dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio e dalla Direzione Generale Musei del ministero della Cultura, sono state acquistate dallo Stato quattro opere straordinarie: il ‘Ritratto di Abbondio Rezzonico’ di Pompeo Batoni, il modello per il monumento funebre di Papa Innocenzo XI di Pierre-Ɖtienne Monnot e ora ‘La morte di Cleopatra’ di Giovanni Lanfranco e il ‘Ritratto del cardinale Antonio Barberini’ di Simone Cantarini”.

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