“Le politiche energetiche della Russia in Medio Oriente sono state molto semplici. Vogliono massimizzare il profitto e vogliono usare l’energia come leva su altri paesi. E’ molto diverso dall’interesse americano del Medio Oriente. Allo stesso modo, mentre gli Stati Uniti vogliono stabilità in Medio Oriente e Nord Africa, la Russia approfitta dell’instabilità. E infatti solo in un contesto di instabilità può espandere la sua influenza e proiettare il suo potere. Gli interessi della Russia in Medio Oriente sono del tutto opposti agli interessi statunitensi e occidentali in Medio Oriente. Gli Usa sono da tempo impegnati affinché l’energia della regione venga estratta e consegnata, dove i mercati la prendono liberamente. Gli Usa sono anche interessati alla stabilità generale e alla prosperità del Medio Oriente. Direi che la Russia in realtà non desidera nessuna di queste cose. La prosperità in Medio Oriente non è mai stata una priorità per la Russia perché la Russia è principalmente interessata a vendere armi e beni di prima necessità come il grano, non il tipo di prodotti che devono essere venduti a una classe media in crescita. Gli Stati Uniti sono interessati a una classe media in crescita, la Russia no”. Lo ha dichiarato William Wechsler, Senior Director per i Middle East Programs dell’Atlantic Council, a margine dell’evento “Il Medio Oriente nel nuovo disordine geopolitico” promosso e organizzato da Med-Or e Atlantic Council.
“Quello a cui stiamo assistendo è che Putin è stato il più grande sostenitore del rafforzamento della Nato che si possa immaginare – ha proseguito Wechsler – e la Nato crescerà di conseguenza a breve termine. La guerra in Ucraina ha decisamente rafforzato la Nato. Erano molti quelli che cominciavano a dubitare del futuro della Nato. Si chiedevano se un’organizzazione progettata in un ambiente molto diverso avesse ancora un ruolo da svolgere. Oggi quei dubbi credo siano andati tutti nel dimenticatoio. Penso che tutti riconoscano la minaccia che la Russia, almeno sotto Putin, rappresenta per il resto d’Europa e ora si stanno comportando di conseguenza”.
Infine, in merito al ruolo della Turchia, Wechsler ha aggiunto: “E’ importante per tutti noi che la Turchia sia ancorata in Occidente. A volte può essere una sfida, ma è una sfida che deve essere vinta e gestita in modo efficace. La Turchia è un paese importante per la Nato. È un paese importante per l’Europa, per il Medio Oriente e per l’Eurasia. Anche se ci sono sempre state differenze, dobbiamo cercare di gestire queste differenze. E stiamo assistendo a questo processo proprio ora, nel contesto dell’espansione della Nato”.
—