“Non è nei piani e non c’è alcuna ragione per un’invasione russa del Kazakistan”. Lo afferma in un’intervista all’Adnkronos Yerkin Tukumov, direttore dell’Istituto kazako per gli studi strategici, tra i più importanti think tank dell’Asia centrale, commentando le rivendicazioni di alcuni politici russi sui territori del Kazakistan settentrionale, abitati prevalentemente da russi. “Certamente ci sono molte persone di etnia russa nella nostra regione settentrionale, ma sono cittadini del Kazakistan”, sottolinea l’esperto, secondo cui non ci sono le basi per “paragonare la situazione” nel Donbass a quella nel nord del Kazakistan.
“Si è vero abbiamo un confine in comune, molte persone di etnia russa vivono in Kazakistan, molte persone di etnia kazaka e vivono in Russia” e la Russia ha un’ “influenza” nel nostro Paese, ma “non abbiamo un’agenda Nato e nemmeno accordi di associazione con l’Ue”. Per questo “non penso che l’invasione sia uno scenario plausibile per il nostro Paese”.
Evidenziando che la “soluzione diplomatica è l’unico modo per risolvere la crisi ucraina”, Tukumov ha chiarito l’approccio neutrale del governo di Nur Sultan riguardo il conflitto. “Non parlerei di neutralità quanto di interesse nazionale. Siamo membri dell’Unione economica eurasiatica, dell’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, abbiamo 20 miliardi di interscambio (con la Russia, ndr), cittadini Kazakistan vivono in Russia e russi vivono in Kazakistan – spiega – D’altra parte abbiamo relazioni eccellenti con l’Ue e con gli Stati Uniti, stiamo andando verso la democrazia e la diversificazione economica. Quindi agiamo in funzione del nostro interesse nazionale”.
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