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Parlamento, la “mappa” del gruppo Misto, dove convivono ex M5S, centristi, comunisti e anti Ue che sperano nel bis

(Adnkronos) - E' ormai fra i più consistenti, con 39 componenti al Senato e 67 alla Camera

Parlamento terra incognita? Complici gli abbandoni, i nuovi arrivi e la ‘rigenerazione’ istituzionale di movimenti presenti a livello sociale ma che non hanno passato la prova elettorale, Camera e Senato, sono diventati un mondo diverso rispetto a quattro anni fa. Con ‘cespugli’ più o meno rigogliosi posizionati strategicamente nella speranza di conquistarsi un posto al sole nelle elezioni per la prossima legislatura che di qui ad un anno sarà realtà. Fatto sta che invece la diciottesima, che esordiva nel marzo 2018 all’insegna del boom M5S, vedeva protagonisti i partiti tradizionali (Lega, Fi, Fdi, Pd), ma oggi, specialmente nel gruppo Misto, la geografia parlamentare di quell’area dell’emiciclo è irriconoscibile rispetto ad allora.

A farla in qualche modo da padrone è il gruppo Misto, davvero variegato, sia a palazzo Madama che a Montecitorio. Al Senato ha lo stesso numero di componenti del Pd, ossia 39, ma con componenti interne in numero ben maggiore delle ‘correnti’ dem: oltre a Liberi e uguali-Equosolidali (che esprime la presidente con Loredana De Petris), si registrano i ‘calendian-boniniani’ di Più Europa-Azione, Italia al centro con Idea-Cambiamo di Gaetano Quagliariello, Europeisti, Noi di centro – Noi campani) e ancora Italexit-Partito Valore Umano di Gianluigi Paragone con, fra gli altri, l’ex M5S Michele Mario Giarrusso, Potere al popolo, il Maie dell’eletto all’estero Ricardo Antonio Merlo. Storia a se’, il gruppo Cal nato il 27 aprile scorso con diversi esponenti ex pentastellati e che comprende oltre all’entità che esprime la sigla -Costituzione Ambiente Lavoro- anche il Partito comunista con Emanuele Dessì e Italia dei valori con Elio Lannutti.

Alla Camera dei deputati, poi, il misto è ‘super’, con 67 membri. Ci sono componenti presenti anche al Senato, come Azione-Più Europa (in più i Radicali italiani), Maie (più Psi e FacciamoEco), ma il grosso è rappresentato da Alternativa (che raccoglie da solo 15 deputati ex M5S), Centro democratico di Bruno Tabacci, Europa verde-Verdi europei, Noi con l’Italia-Usei-Rinascimento Adc (‘mattatori’ Maurizio Lupi e Vittorio Sgarbi). Per chiudere, oltre alle Minoranze linguistiche, con la componente Manifesta, Potere al popolo, Rifondazione comunista-Sinistra europea. E il gruppo potrebbe crescere ancora, specie se Coraggio Italia non trova un rimpiazzo per restare entro il limite prescritto di 20 deputati, dopo la fuoriuscita di Simona Vietina. Passata, lo scorso 16 giugno, ad altro gruppo. Il Misto, appunto.

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