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“Ridere del cancro si può”, parola di Velia Lalli

(Adnkronos) - L’attrice e autrice comica porta in ‘Outsider’ la malattia: “Qualsiasi situazione ha un risvolto comico”

“Qualsiasi situazione ha un risvolto comico. Il cancro? Era l’esperienza che mi mancava per poter dire che si può ridere di tutto”. Così Velia Lalli, attrice e autrice comica, pioniera della ‘Stand up comedy’ in Italia (“anche se adesso le donne per fortuna sono tante”), parla ad ‘Adnkronos Live’ del suo ultimo spettacolo ‘Outsider’ nel quale porta sul palco anche la malattia per picconare a colpi di risata gli stereotipi come “la retorica del guerriero”.

“Qualcuno da poco mi ha detto che l’arte è un leone che ruggisce dentro, ed è vero – sottolinea l’artista – . Il desiderio, il bisogno di esprimersi è qualcosa che difficilmente si può reprimere” e “la comicità è un’attitudine che si sa di avere da quando si è piccoli, è una modalità di comunicazione che ci protegge anche dalla difficoltà delle relazioni, perché le relazioni sono quello che ci mette di più alla prova nella vita”.

“Io ho avuto conversazioni buffissime – racconta l’autrice – con persone che mi dicevano ‘ah sai anche mia zia ha avuto il tumore al seno: è morta’. Una frase che ha un tempo comico perfetto e infatti io ho riso. Poi quando ti rendi conto che hai riso davanti a una persona che mi stava raccontando che ha perso la zia ti domandi ‘ma chi è il più str… dei due?'”. Perché, sottolinea Lalli “c’è una difficoltà nella comunicazione quando si è malati e questo è molto divertente, si crea immediatamente un imbarazzo e sciogliere l’imbarazzo è la base della comicità. Io stessa rileggendo quello che ho scritto mi sorprendo di quanta comicità ci sia in questo spettacolo”.

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