Purtroppo non rappresenta piĆ¹ una novitĆ il forte impatto economico causato prima dalla pandemia, e da qualche mese a questa parte anche dal conflitto tra Russia e Ucraina, sulla quotidianitĆ delle famiglie. Lāaumento del costo dellāenergia traina lāinflazione con forti conseguenze in numerosi comparti merceologici. Per quanto riguarda i prezzi dei prodotti alimentari, il dato ĆØ confermato dall’Istat: il comparto composto da beni alimentari, prodotti per la cura della persona e della casa registra un aumento del 6,7%. E sono proprio i beni alimentari a spingere sull’acceleratore: secondo l’Istat sono saliti del 7,1% su base annua. Per questo motivo, durante il mese di maggio, Altroconsumo ha realizzato unāindagine, analizzando i prezzi a scaffale di 10 tipologie di prodotti alimentari. Attraverso la rilevazione prezzi fornita da Iri, lāOrganizzazione ha monitorato i prezzi – praticati da Ipermercati, Supermercati e Discount – di 8 categorie di prodotti alimentari (olio di semi di girasole, farina 00, pasta, olio extravergine, zucchero, caffĆØ, latte e passata di pomodoro) e di 2 prodotti del settore ortofrutticolo (zucchine e banane), confrontandoli con quelli del mese e dellāanno precedente. I dati rilevati evidenziano come nellāultimo mese ci sia stata una battuta di arresto nellāaumento del prezzo dei prodotti analizzati, ma che comunque in alcuni casi essi vengano pagati il doppio rispetto a un anno fa.
Visti gli aumenti rilevati in questi ultimi mesi, Altroconsumo ha giĆ chiesto allāAntitrust di fare luce su eventuali speculazioni sui prezzi dei prodotti alimentari. Si chiede nel frattempo al Governo di vigilare sullāaumento dei prezzi, e soprattutto di estendere e rendere accessibili a piĆ¹ persone i cosiddetti “buoni spesa”, una misura giĆ esistente, ma al momento limitata solo a nuclei familiari con Isee fino a 12.000 euro.
Anche per il mese di maggio, emerge che uno dei prodotti a subire maggiormente le conseguenze dellāinflazione sia lāolio di semi di girasole, il cui prezzo al dettaglio – in Iper, Super e Discount – era aumentato giĆ nei mesi scorsi. Si tratta di incrementi iniziati ben prima del conflitto, e che si sono protratti mese dopo mese per tutto il 2021. Dallāinizio del conflitto, i prezzi hanno continuato ad aumentare a ritmi sostenuti: in un solo mese tra marzo 2022 e aprile 2022 lāaumento ĆØ stato del 36%. Nellāultimo periodo monitorato, a maggio 2022, lāaumento ĆØ stato meno consistente ma pur sempre rilevante, pari a +6%. Ć stato inoltre preso come riferimento il mese di gennaio 2022 per mettere in evidenza gli aumenti successivi al conflitto (e quelli precedenti): tra gennaio 2022 e maggio 2022 lāaumento nel prezzo medio di questo prodotto ĆØ stato del 70%. (in quattro mesi). Tra maggio 2021 e gennaio 2022 (in otto mesi) lāaumento era comunque stato rilevante, sebbene decisamente piĆ¹ contenuto: +14%. Tra gennaio 2021 e gennaio 2022, e quindi nei 12 mesi precedenti al conflitto, infine, lāaumento ĆØ stato del 30%.
Nellāultimo mese non ĆØ stato registrato un aumento del prezzo della farina 00 (-1%), che resta comunque uno dei prodotti che ĆØ cresciuto di piĆ¹ su base annua: +33% tra maggio 2021 e maggio 2022. E infatti il prezzo della farina resta ben al di sopra del livello raggiunto durante il primo lockdown a marzo 2020, quando gli scaffali della farina erano vuoti e il lievito introvabile. Il prezzo della farina ĆØ iniziato a crescere giĆ prima del conflitto tra Russia e Ucraina, e giĆ dallāestate scorsa i prezzi erano in crescita: tra maggio 2021 e gennaio 2022 (prima del conflitto) i prezzi erano giĆ aumentati del 18% (in otto mesi). Tra gennaio 2022 e maggio 2022 i prezzi sono cresciuti ulteriormente del + 13% (in 4 mesi).
A causa dellāinnalzamento dei costi della materia prima, il prezzo della pasta di semola ha subito una corsa al rincaro a partire dalla scorsa estate. Anche se con qualche rallentamento, questa corsa ĆØ continuata fino ad oggi. A maggio 2021 un chilo di pasta veniva pagato 1,26 euro, oggi in media 1,57 euro: il 25% in piĆ¹. Nellāultimo mese il prezzo medio non ĆØ cresciuto, ma ĆØ troppo presto per dire se il prezzo di questo prodotto abbia invertito la tendenza allāaumento oppure no; ĆØ infatti giĆ capitato nei mesi scorsi di riscontrare qualche rallentamento prima di nuovi aumenti. Prendendo come riferimento il mese di gennaio 2022 (prima dellāinizio del conflitto tra Russia e Ucraina), oggi si registra un aumento del 7% in piĆ¹, anche se tra gennaio 2022 e maggio 2021 lāaumento era giĆ stato considerevole (+ 16% in 8 mesi).
In questi ultimi mesi ĆØ stato rilevato un rialzo nei prezzi a scaffale anche per lāolio extravergine di oliva, e questo aumento continua anche oggi. Un litro dāolio veniva pagato 4,67 euro ad aprile 2022, mentre oggi lo si paga 4,74 euro: +1% in un mese. Rispetto al mese di gennaio 2022, lāaumento ĆØ stato dellā8% (in 4 mesi). Tra maggio 2021 e gennaio 2022 lāaumento era giĆ iniziato: +5% (in 8 mesi).
Le quotazioni internazionali dello zucchero sono salite rapidamente a cavallo della scorsa estate e hanno colpito anche gli scontrini dei consumatori. Tra maggio 2021 e maggio 2022 il prezzo medio di questo prodotto ĆØ aumentato del 12%. Gli aumenti sono cominciati a partire dalla scorsa estate e si sono intensificati durante lāautunno e lāinverno. Prendendo il mese di gennaio 2022 come riferimento, lāaumento negli ultimi 4 mesi ĆØ stato rilevante (+4%), cosƬ come lāaumento registrato tra maggio 2021 e gennaio 2022: +8% in 8 mesi.
Durante il mese scorso si era verificato un brusco incremento nei prezzi del caffĆØ in polvere che i consumatori acquistano in Iper, Super e Discount. Nellāultimo mese, invece, il prezzo non ĆØ cresciuto: confrontando il prezzo medio di aprile 2022 con quello di maggio 2022, si puĆ² infatti notare una diminuzione del 3%. Questa riduzione, perĆ², non ĆØ stata sufficiente per compensare lāaumento dei mesi precedenti, e rispetto a maggio 2021 si spende comunque lā11% in piĆ¹. Nonostante le quotazioni internazionali della materia prima mostrassero giĆ aumenti non trascurabili per il caffĆØ grezzo, questi aumenti non si ripercuotevano sul consumatore che acquistava il caffĆØ sugli scaffali. Tra gennaio 2022 e maggio 2022, invece, lāaumento si ĆØ verificato ed ĆØ stato rilevante (+10%).
Tra maggio 2021 e gennaio 2022, invece, lāaumento ĆØ stato decisamente trascurabile (+1% in 8 mesi). GiĆ da alcuni mesi si sono riscontrate tensioni sui prezzi allāorigine del latte (quotazione alla stalla), sia in Italia sia allāestero, e anche i costi dei mangimi sono in forte aumento. Fino al mese di marzo, perĆ², non si sono verificati grossi cambiamenti nei prezzi al dettaglio per il latte a lunga conservazione. Negli ultimi mesi, invece, ĆØ stato registrato un aumento del + 2% tra aprile e maggio 2022 e + 8% tra maggio 2021 e maggio 2022. La gran parte dellāaumento ĆØ perĆ² recente: tra gennaio 2022 e maggio 2022 lāaumento ĆØ stato del 6%. Tra maggio 2021 e gennaio 2022 lāaumento ĆØ stato del 2% (in otto mesi).
Tra i prodotti monitorati, la passata di pomodoro ĆØ tra quelli che ha subito meno la tendenza al rincaro. Si tratta comunque di un prodotto che le famiglie pagano oggi il 6% in piĆ¹ rispetto a un anno fa. Rispetto a gennaio 2022 lāaumento ĆØ stato contenuto: +2%, e sostanzialmente analogo tra maggio 2021 e gennaio 2022 (+4% in otto mesi).
Anche per il prezzo delle zucchine si registrano aumenti rispetto al 2021. GiĆ il mese scorso Altroconsumo aveva segnalato un aumento del 32% (tra aprile 2021 e aprile 2022). A maggio questo aumento si ĆØ ridimensionato, ma resta comunque marcato: +19% tra maggio 2022 e maggio 2021. Lāanalisi dei prezzi di questo prodotto non ĆØ semplice. Si tratta di un prodotto fresco con una filiera che puĆ² risentire di diverse problematiche, quali eventi climatici avversi ma anche difficoltĆ nel reperimento della manodopera (come avvenuto nel periodo Covid) e maggiori costi per il trasporto. Per prodotti come questo non tutti gli anni sono uguali, e giĆ in passato sono stati riscontrati aumenti momentanei dei prezzi.
Riguardo le banane, fino a inizio anno i prezzi non avevano subito un aumento significativo. Nonostante si tratti di un frutto che viene da lontano, e su cui le tensioni sul fronte dei trasporti e gli aumenti dei carburanti avrebbero potuto incidere, fino a gennaio 2022 le banane non hanno fatto registrare aumenti nei prezzi al dettaglio. GiĆ a partire dal mese scorso perĆ² si ĆØ notato un incremento. Il dato di maggio conferma questa tendenza: +6% tra maggio 2021 e maggio 2022.
Per i prodotti selezionati da Altroconsumo, un anno fa (maggio 2021) si spendeva in media 16,60 euro. Per gli stessi prodotti oggi (maggio 2022) le famiglie devono spendere quasi 20 euro (19,98 euro per l’esattezza): ĆØ il 20% in piĆ¹ (pari a 3,38 euro di differenza). Questo incremento nella spesa riguarda solo le categorie di prodotti oggetto del monitoraggio, dalle quali sono state rimosse zucchine e banane perchĆ© troppo legate alla stagionalitĆ del prodotto. Si tratta comunque di prodotti che frequentemente i consumatori italiani mettono nel loro carrello, e il peso di questi aumenti si fa sentire anche sugli scontrini. Nella tabella che segue, si mette a confronto quanto gli otto prodotti sono aumentati in percentuale rispetto all’anno scorso, rispetto al mese scorso e rispetto a inizio anno (ovvero prima dell’inizio del conflitto).
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