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Acqua, Arera: “E’ di 322 euro la spesa media per famiglia nel 2021”

(Adnkronos) - Con riferimento ad un campione di 93 gestioni (che erogano il servizio a circa 39 milioni di abitanti), si rileva che, per l’annualità 2021, la spesa media annua sostenuta da un’utenza domestica residente tipo (famiglia di 3 persone, con consumo annuo pari a 150 m3), ammonta a 322 euro/anno a livello nazionale, con un valore più contenuto nel Nord-Ovest (239 euro/anno) e più elevato nel Centro (397 euro/anno), area quest’ultima in cui i soggetti competenti hanno programmato, per il periodo 2020-2023, una maggiore spesa pro capite per investimenti da finanziare attraverso tariffa. E' quanto emerge dalla relazione annuale 2022 di Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia e l’ambiente.

Con riferimento ad un campione di 93 gestioni (che erogano il servizio a circa 39 milioni di abitanti), si rileva che, per l’annualità 2021, la spesa media annua sostenuta da un’utenza domestica residente tipo (famiglia di 3 persone, con consumo annuo pari a 150 m3), ammonta a 322 euro/anno a livello nazionale, con un valore più contenuto nel Nord-Ovest (239 euro/anno) e più elevato nel Centro (397 euro/anno), area quest’ultima in cui i soggetti competenti hanno programmato, per il periodo 2020-2023, una maggiore spesa pro capite per investimenti da finanziare attraverso tariffa. E’ quanto emerge dalla relazione annuale 2022 di Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia e l’ambiente.

Considerando le diverse voci che compongono la bolletta degli utenti domestici, per consumi annui di 150 mc, il 39,5% circa della spesa è imputabile al servizio di acquedotto, per il quale si spendono a livello nazionale 127,3 euro/anno. La spesa media nazionale per i servizi di fognatura e depurazione ammonta, rispettivamente, a 41,7 euro/anno (12,9% del totale) e a 95 euro/anno (29,5%). Inoltre la quota fissa pesa il 9% e altrettanto pesano le imposte (9%).

In linea generale, dall’analisi dei dati emerge un avanzamento nel processo di miglioramento complessivo per gli indicatori di qualità tecnica individuati dall’Autorità e una lieve ma stabile crescita del numero di gestori per i quali viene svolta periodicamente dagli Enti di governo dell’ambito la ricognizione dei dati infrastrutturali e di qualità, anche con riferimento alle gestioni localizzate nell’area geografica del Sud e delle Isole.

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