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Easyjet, troppi ritardi e cancellazioni: salta il direttore operativo

(Adnkronos) - La mancanza di personale, dopo i tagli dovuti alla pandemia Covid, sta mettendo in ginocchio il settore

Troppi ritardi e troppe cancellazioni. Prosegue l’estate nera del trasporto aereo low cost e, in particolare, quello di Easyjet. Peter Bellew ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Chief operating officer, ufficialmente “per perseguire altre opportunità di business” ma soprattutto a causa dell’ondata di disservizi che la compagnia sta subendo a causa della mancanza di personale.

David Morgan è stato nominato Direttore operativo ad interim e riporterà direttamente al Ceo, Johan Lundgren. Morgan è in EasyJet dal 2016 e ha già trascorso quasi un anno in qualità di Chief Operating Officer ad interim nel 2019.

Nonostante le rassicurazioni, Easyjet si dice “assolutamente impegnata a garantire operazioni sicure e affidabili per quest’estate e a continuare a operare fino a 1700 voli ogni giorno, e a trasportare 250.000 passeggeri”, le dimissioni del direttore operativo non possono che essere lette come una resa di fronte agli errori compiuti. Non solo da lui, evidentemente.

Easyjet è stata una delle compagnie più colpite dalle cancellazioni di voli degli ultimi mesi. Migliaia di voli sono stati annullati, anche il giorno stesso del previsto decollo. Il mese scorso la compagnia aveva annunciato che avrebbe eliminato migliaia di voli estivi, proprio nel tentativo di evitare cancellazioni dell’ultimo minuto. Ciò anche in risposta ai limiti introdotti dagli aeroporti di Gatwick e Amsterdam Schiphol. Ma i disservizi proseguono e il paradosso di avere troppi voli da fare rispetto alla forza lavoro a disposizione non si riesce a risolvere.

Cosa è successo? La forte ripresa della domanda di voli ha messo in ginocchio le compagnie che durante la pandemia hanno tagliato il personale di volo e a terra, riducendo gli organici al minimo indispensabile. L’impossibilità di reperire i dipendenti necessari sta compromettendo una ripresa che, stano ai numeri di inizio estate, promette un ritorno agli stessi livelli del 2019. Il problema è che i conti sbagliati dei manager stanno pesando non solo sulle casse delle proprie compagnie ma anche sulle vacanze di migliaia di passeggeri, che stanno vivendo disagi inaccettabili.

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