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Ferrari (Bending Spoons): “Con Synapse per sviluppo IA equo e inclusivo”

(Adnkronos) - L'evento dedicato all'innovazione

“In Bending Spoons ci occupiamo di innovazione tecnologica. Lā€™intelligenza artificiale ĆØ una tecnologia giĆ  molto usata in diversi dei nostri prodotti di punta, e che sarĆ  sempre piĆ¹ presente. CosƬ come in Bending Spoons, lā€™intelligenza artificiale sta pervadendo con velocitĆ  crescente la maggior parte delle industrie e degli aspetti della vita umana. Pensiamo che lā€™intelligenza artificiale possa essere lā€™opportunitĆ  piĆ¹ importante di sempre per lā€™umanitĆ  per risolvere molti dei problemi piĆ¹ annosi che la riguardano. Ma anche che ci siano dei rischi importanti, che in parte possiamo mitigare garantendo uno sviluppo dellā€™intelligenza artificiale stessa che sia equo ed inclusivo. Con Synapse, puntiamo a fare la nostra parte per rendere questo dibattito piĆ¹ diffuso in tutte le aree del mondo”. CosƬ, con Adnkronos/Labitalia, Luca Ferrari, ceo di Bending Spoons, una delle aziende leader al mondo nella progettazione, sviluppo e commercializzazione di applicazioni mobili, racconta gli obiettivi di ‘Synapse: Symposium on Artificial Intelligence’, sponsorizzata da Bending Spoons, in corso oggi a Milano.

Appunto un simposio con speaker di fama mondiale nel campo dellā€™intelligenza artificiale, che ha lā€™obiettivo di promuovere la discussione in materia, e farlo da un luogo insolito come lā€™Italia. Presenti ricercatori tra i migliori in Europa e professori delle migliori universitĆ  europee come Imperial College of London, Kingā€™s College, Technical University of Munich, presentando alcuni fra i piĆ¹ recenti avanzamenti nellā€™ambito. E’ intervenuto anche Max Tegmark, professore del Mit vicino a Elon Musk, e uno dei principali opinion leader al mondo per quanto riguarda lā€™intelligenza artificiale e il futuro dellā€™umanitĆ 

E in Italia oggi secondo Ferrari “al momento la conoscenza e lo sviluppo delle possibili applicazioni dellā€™intelligenza artificiale rimangono qualcosa a cui solo pochi gruppi di persone hanno pieno accesso. La barriera di conoscenza per contribuire in modo informato allo sviluppo della stessa ĆØ molto alta, e in questo contesto, in Italia ed Europa abbiamo comunque dei gruppi di ricerca avanzatissimi. Non direi che siamo di per sĆ© messi particolarmente meglio o peggio di altri paesi. Nessuno ĆØ fino in fondo preparato”.

Serve perĆ² fare passi avanti. “Penso che lā€™Italia, come altri, dovrebbe perĆ² investire molto di piĆ¹ nellā€™educazione tecnologica, e portare molti piĆ¹ giovani a comprendere lā€™importanza dello studio di discipline come ingegneria informatica. Ad oggi, abbiamo solo poche migliaia di laureati allā€™anno in ingegneria informatica, di cui una frazione, per esempio, sono donne. Occorre un cambio di direzione netto”, ha sottolineato Ferrari. E Bending Spoons va in questa direzione. “Utilizziamo lā€™intelligenza artificiale in diversi dei nostri prodotti, principalmente in app che permettono a creatori di contenuti (che vengono poi divulgati online) di migliorare la resa per esempio delle loro foto e i loro video, portandoli in pochi secondi a un livello di qualitĆ  altrimenti inarrivabile”, ha sottolineato.

“Purtroppo al momento le conoscenze sull’intelligenza artificiale e il controllo della materia -ha rimarcato Ferrari nel suo intervento all’evento- sono concentrati in poche mani e, a meno che non facciamo qualcosa in proposito, questa concentrazione aumenterĆ  in futuro. Se le persone che posseggono gli strumenti piĆ¹ potenti per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale decideranno di utilizzare la loro posizione di potere per benefici personali contrari al benessere dell’umanitĆ , andremo verso un futuro di estreme diseguaglianze e assolutamente non inclusivo”.

“Questo ĆØ il motivo per cui ĆØ importante che Synapse si stia svolgendo in Italia piuttosto che in uno dei pochi paesi dove si concentrano al momento la conoscenza e il controllo dell’intelligenza artificiale. Questo evento puĆ² aiutare a accendere un movimento che miri ad introdurre un sistema globale tale da massimizzare le probabilitĆ  che l’intelligenza artificiale renda il nostro mondo piĆ¹ equo e inclusivo di quanto lo sia mai stato prima”, ha concluso.

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