Sale la tensione politica in Gran Bretagna, dove il ministro delle Finanze Rishi Sunak e quello della salute Sajid Javid si sono dimessi in aperta critica alla gestione del primo ministro conservatore Boris Johnson.
“Il pubblico si aspetta giustamente che il governo sia condotto in maniera propria, competente e seria. Penso che valga la pena battersi per questi standard ed è per questo che mi dimetto”, ha detto Sunak. Ancora più duro il suo collega della Salute. I britannici “si aspettano integrità dal loro governo”, ma ora gli elettori ritengono che l’amministrazione Johnson non sia competente, “né agisca nell’interesse della nazione”, ha affermato.
Le clamorose dimissioni di due importanti ministri, arrivano dopo che il premier è stato costretto ad umilianti scuse sulla gestione del caso di Chris Pincher, il vice capogruppo conservatore rimosso dopo che era stato denunciato per aver palpeggiato due uomini in uno storico club di Londra. Johnson ha detto di aver nominato Pincher nel suo incarico dopo essersi “dimenticato” di aver già ricevuto nel 2019 lamentele sul suo comportamento non appropriato. Una dimenticanza curiosa, tanto più che in inglese Pincher vuol dire proprio ‘pizzicatore’. “Penso sia stato un errore e mi scuso”, ha detto il premier, che già si era dovuto scusare pubblicamente per il partygate, lo scandalo delle feste a Downing street durante il lockdown per il covid.
Ai primi di giugno Johnson è sopravvissuto ad un voto di sfiducia fra i deputati del suo partito conservatore, ma il 41% ha votato contro di lui, minando la sua autorità. La perdita di due seggi alle suppletive in giugno ha poi portato alle dimissioni del presidente del partito, Oliver Dowden. Le dimissioni di Javid, che in passato si era candidato alla leadership dei conservatori, e di Sunak, considerato un possibile successore di Johnson, mettono ora ulteriormente in pericolo la posizione del premier, che finora ha escluso sue dimissioni.
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