āLa Russia tirerĆ un sospiro di sollievo se il governo Draghi dovesse cadereā. Lo dice allāAdnkronos il senior advisor dellāIstituto per gli Studi di politica internazionale (Ispi) Stefano Stefanini, secondo cui āvedere un Paese europeo, che finora ha adottato una coerente linea europea e atlantica, in una situazione di debolezza e di incertezza politica, fa il gioco di Mosca, che vuole una Ue divisa. La fine dellāesecutivo guidato da Draghi ĆØ un brutto segnale per lāEuropa e un regalo a Putinā.
āNon sono un dietrologo e non so se cāĆØ la mano di Mosca nelle ragioni che hanno portato alla crisi di Governo ā spiega Stefanini – Ma una cosa ĆØ certa ed ĆØ che stiamo portando acqua al mulino della Russia. Putin sta cercando di indebolire lāEuropa, rendendo instabili e incerti i singoli Paesi dell’Unione. E questa ĆØ senza dubbio una sua vittoria, che fa capo a una mentalitĆ che non concepisce ma nega ogni multilateralismo. Sono 20 anni che il presidente russo porta avanti il proprio concetto di ādemocrazia sovranaā, di fronte al quale lāEuropa viene considerata come unāāentitĆ inconsistenteā, proprio perchĆ© fondata sullāidea, per lui inconcepibile, della rinuncia individuale per il bene collettivoā.
La crisi di governo, dunque, secondo Stefanini, non farebbe che confermare le convinzioni di Putin, che ānon contemplano lāidea di base europea e delle Nazioni Unite del ‘win-win’ – che ci distingue nettamente dalla concezione russa, dove sempre c’ĆØ qualcuno che vince e un altro che perde – secondo cui una vittoria collettiva prevede necessariamente sacrifici individualiā.
Atteggiamento, quello incarnato dal presidente russo, riscontrabile in casa nostra, nellāāirresponsabilitĆ dei partiti che hanno aperto una crisi, che, a prescindere dalle conseguenze che avrĆ sul fronte russo-ucraino, avrĆ ripercussioni in un Paese che si stava riprendendo dalla pandemia, che sta affrontando la siccitĆ e che il prossimo inverno dovrĆ vedersela con i problemi legati allāapprovvigionamento energeticoā.
(di Cristiano Camera)
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