Nicolò Sordo e Marina Romondia in un racconto intimo e intenso, come l’anno appena scorso: riconoscimenti, progetti, nuovi appuntamenti, letteratura, e nuove connessioni.
PRATO – Lunedì 18 luglio, nel cortile di Manifatture Digitali Cinema, all’interno del cartellone “Prato Estate”, progetto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato, andrà in scena I D O N T W A N N A F O R G E T di Francesco Bressan e Marina Romondia il fortunato e apprezzato spettacolo ispirato all’opera The ballad of the Sexual Dependency della fotografa statunitense Nan Goldin. Reduci dal successo in Kosovo “portare I D O N T W A N N A F O R G E T e il mondo di Nan Goldin al Prishtina International Theatre Festival – dichiara Marina – è stata una grande emozione e un’esperienza unica. Non sapevamo cosa aspettarci ed eravamo anche un po’ preoccupati. E invece, lo spettacolo si è concluso con una standing ovation, tanti emozionanti feedback del pubblico in sala (quattro parlavano italiano!) e una bellissima recensione di Halil Matoshi, giornalista e critico della giuria. Siamo tornati a casa senza premi ufficiali ma con un sacco di regali. Nicolò ed io ci stiamo sempre più convincendo che questo lavoro che unisce fotografia, biografia e prosa poetica si presti a contesti e interlocutori diversi semplicemente perché ha in sé un gesto universale che è quello di ritrarre le nostre esistenze quotidiane.”
Il cast si è impreziosito dall’inizio dell’anno della presenza di Nicolò Sordo, l’autore e attore veneto: “sono felice di essere stato coinvolto dall’attrice e autrice Marina Romondia, questo lavoro, grazie all’opera della fotografa Nan Goldin, vuole percorrere il senso del ricordare. È il tentativo di raccontare una storia, la sua, e di attraversare la storia di tutti, quando i ricordi salgono a galla senza un perché e ci ritroviamo a fare i conti con un’immagine del passato, una sensazione, un odore, e veniamo trasportati in un luogo che non ha contorni fisici definiti, parla di noi, ma mancano tasselli, bisogna ricostruire, ritrovare a fatica la storia che ci appartiene. Nonostante le distanze a cui siamo obbligati, questo spettacolo vuole essere un momento intimo tra attori e spettatori, una dolce chiacchierata in un salotto immaginario, una serata insieme a guardare foto del passato come era solita fare Nan Goldin con gli amici che rendeva immortali nei suoi scatti”.
Prato Estate Comune di Prato: https://tempolibero.comune.prato.it/event/851961f0-d67e-11ec-b68f-87d56eafe5ab/appointment/df964500-d67e-11ec-861e-03f8b1e12cd5
Eventbrite: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-idontwannaforget-348840500327
Bressan/Romondia su FB: www.facebook.com/BressanRomondia/
Sinossi di I D O N T W A N N A F O R G E T:
I D O N T W A N N A F O R G E T di Bressan|Romondia è uno spettacolo ispirato all’opera “The ballad of the Sexual Dependency” della fotografa statunitense Nan Goldin.
Su una scena spoglia, pile di scatoloni evocano un trasferimento in corso. I due attori in piedi, con naturalezza e candore, iniziano la loro narrazione. Sullo sfondo si sussegue la proiezione di alcuni dei più espressivi scatti della Goldin.
Il racconto è opaco, procede all’insegna della frammentarietà. Cronache sfocate come foto sbiadite, cui fanno a tratti da contraltare rievocazioni nitide.
Si compone progressivamente il ritratto dell’artista, la sua storia, senza però alcuna volontà o necessità di restituirne la cronologicità. Gli attori abitano la scena, ne modificano i contorni e lo spazio scambiandosi ricordi, affiancando alle fotografie della Goldin riflessioni personali sul senso del ricordare.
Nonostante le distanze a cui siamo obbligati I D O N T W A N N A F O R G E T vuole essere un momento intimo tra attori e spettatori, una dolce chiacchierata in un salotto immaginario, una serata insieme a guardare foto del passato come era solita fare Nan Goldin con gli amici che rendeva immortali nei suoi scatti.
FONTE: Ufficio Stampa Synpress (Francesca Grispello).