“Finalmente unāapertura concreta nei confronti delle parti sociali e delle organizzazioni sindacali e unāintervento a sostegno di famiglie e lavoratori. Ma lāauspicio ĆØ che poi non si faccia marcia indietro. Ć un film giĆ visto: prima si approva la norma, con il plauso generale, e poi si applicano dei correttivi che- di fatto- spesso vanno a smontare le promesse iniziali”. CosƬ il presidente di Aepi, Mino Dinoi, commentando, con Adnkronos/Labitalia, lāiniziativa del presidente del consiglio Draghi su un nuovo patto sociale.
“Dobbiamo ammettere che, forse per la prima volta, si stia andando nella giusta direzione di una concertazione, speriamo soltanto di non avere sorprese successivamente. PerchĆ© in questo momento di grandissima difficoltĆ , il Paese non puĆ² permetterselo”, sottolinea.
“Quindi bene questi annunci -continua- che speriamo non siano soltanto legati alla volontĆ di calmare i dissidi politici. Parola dāordine deve essere la continuitĆ , tra le promesse e le azioni concrete. Inoltre, ci si sta muovendo su ambiti molto importanti, sui quali lāattenzione deve essere massima”, sottolinea Dinoi. “A cominciare dal rinnovo della contrattazione collettiva, considerando che circa lā80% dei contratti nazionali del Cnel va rinnovato”, aggiunge.
E per Dinoi “occorre garantire un salario minimo, a maggior ragione per le attivitĆ di prossimitĆ e per i lavori a contenuto livello professionale, che rappresentano le fasce piĆ¹ deboli. Non da ultimo, consideriamo il minor potere dāacquisto delle famiglie e il contestuale aumento dei consumi: il rischio ĆØ che possa allargarsi la platea della povertĆ sociale”.
“Occorrono misure decise per ridurre il cuneo fiscale. Infine, opportuna unāazione decisa per il contenimento del lavoro precario e sommerso, verso forme di lavoro flessibili ma tutelate”, conclude.
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