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Meritocrazia Italia, l’Italia merita un Piano Nazionale per l’Energia

(Adnkronos) - "Si acuisce la crisi energetica e giungono le minacce di chiusura delle forniture di gas". Lo segnala in una nota il Presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello, ricordando i timori sulla "tenuta del Governo" con la preoccupazione "che il nostro Paese non sappia prendere decisioni, anche drastiche, e continui a non avere visione".

“Si acuisce la crisi energetica e giungono le minacce di chiusura delle forniture di gas”. Lo segnala in una nota il Presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello, ricordando i timori sulla “tenuta del Governo” con la preoccupazione “che il nostro Paese non sappia prendere decisioni, anche drastiche, e continui a non avere visione”.

“Quello della crisi energetica non è l’unico problema, ma certamente – sottolinea – da una grande difficoltà può derivare una ottima opportunità. L’epoca della opulenza sta tramontando e bisogna che qualcuno si assuma la responsabilità di fare un patto con i cittadini, un accordo di verità”.

Invocando una “soluzione a lungo termine” Mauriello osserva come “lo stantio strumento della semplice austerity, con razionamento dei consumi residenziali, revisione degli orari di apertura degli uffici pubblici, chiusura anticipata dei negozi, appare certamente inadeguato”. Per questo “serve coraggio, a livello interno ed internazionale. Il Paese è pieno di risorse inutilizzate o sprecate ed è gravissima la mancanza di visione che rende incapaci di valorizzare, riportando a sistema, tutte le opportunità offerte dal green (eolico, geotermica, blue energy, cura del ciclo dei rifiuti). L’Adriatico è disseminato di piattaforme di estrazione in disuso, vulcani attivi non sfruttati a livello energetico. Siamo il Paese del mare, del sole e del vento; eppure, la soluzione migliore che viene in mente è di spegnere il riscaldamento di notte”.

“Ora basta. Bisogna pensare a un Piano Nazionale di energia che conduca l’Italia, se non alla autonomia energetica, quantomeno ad una estesa copertura del proprio fabbisogno, ponendo oggi, con i fondi del PNRR, le basi per un percorso che ci consenta, domani, di non soggiacere ai ricatti altrui. Tra risorse idriche disperse, tra inquinamento imperante, asfissia fiscale, giustizialismo, scissioni e rese dei conti il cittadino soccombe nella propria indifferenza, pensando che non votare sia un atto di disprezzo verso la classe politica quando in realtà è la base della impreparazione alla partecipazione democratica” aggiunge.

Meritocrazia Italia “invoca un cambio di rotta sostanziale, chiedendo al Governo intervenire in maniera ben più coraggiosa e incisiva di quanto fatto finora, con soluzioni non solo emergenziali ma di prospettiva”. Tuttavia nell’immediato, a fronte del pesantissimo rincaro in bolletta, Meritocrazia Italia, “considerando non sufficiente la misura della riduzione degli incrementi per il terzo trimestre 2022, torna a chiedere l’azzeramento delle accise e degli oneri di sistema nei settori del gas e dell’energia; l’abbattimento dell’Iva alla quota del 4% come per i beni essenziali; e la defiscalizzazione al 100% delle commodity di gas ed energia, con possibilità di compensare i mancati introiti mediante tagli lineari di efficientamento sugli sprechi di gestione della p.a”.

“Non si comprendono, poi, le ragioni per le quali non si insista sulla promozione dell’autoconsumo, a beneficio di famiglie e imprese, anche e soprattutto di quelle energivore. Utilissimo sarebbe adottare una misura speciale dedicata (al 110%, ma anche al 90%) alla sola installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti, che consentirebbe una rivendita dedicata a favore delle imprese energivore; favorirebbe il miglioramento della tenuta degli edifici, quantomeno per quanto riguarda lo stato manutentivo delle coperture (tetti e tettoie); rivitalizzerebbe il mercato delle seconde case, con conseguenti benefici sull’indotto; contrasterebbe efficacemente i fenomeni depauperativi dei quali il mercato delle seconde case ha sofferto e soffre a causa della minore appetibilità per le imposte assieme a numerosi altri fattori manutentivi. Con i precedenti comunicati, poi, Meritocrazia ha già chiesto la previsione di un ‘price cap’, ma con indicazione di criteri oggettivi e con la previsione di adeguate sanzioni, e sempre se condivisa incondizionatamente da parte di tutti i Paesi dell’Unione”. “È giunto il momento della programmazione, a rischio della insofferenza, cercando, attraverso campagne informative dettagliate, di preparare il popolo alla difficoltà. Non mancherà al nostro Presidente del Consiglio la sensibilità e la preparazione per distanziare tutte le componenti politiche, per un istante, dalle prossime elezioni, curando finalmente il nostro presente, con una lucida visione” conclude Mauriello.

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