“Al Jova Beach Party va in scena un’insopportabile ipocrisia che andrebbe fermata. Dai concerti in spiaggia alla Marmolada, nelle questioni ambientali tutto si tiene. E purtroppo l’approccio di molti ĆØ improntato alla stessa dissociazione cognitiva, che abbiamo il dovere di colmare. Noi da 6 anni con ‘Indovina chi viene a cena’ cerchiamo di collegare i punti per dare agli spettatori gli strumenti per fare scelte che portino un cambiamento concreto”. A parlare cosƬ con l’Adnkronos delle polemiche sui concerti di Jovanotti sulle spiagge ĆØ l’autrice e conduttrice tv Sabrina Giannini, dal 2016 al timone del programma di Rai 3 āIndovina chi viene a cenaā, che si occupa, in particolare, dei sistemi alimentari attuali e del loro impatto sullāambiente e sulla salute di uomini e animali.
“Jovanotti che si dichiara ambientalista, dice di non mangiare carne e poi ha come main sponsor dei suoi concerti sulla spiaggia Fileni, che ĆØ tra i maggiori allevatori intensivi di polli, risulta incongruente. Come ĆØ strano che gli sia concesso di fare concerti accanto a parchi naturali ed aree protette, visto che ad oggi l’art. 9 della Costituzione non tutela piĆ¹ solo il paesaggio, ma anche l’ambiente, la biodiversitĆ e gli ecosistemi, mettendo per altro verso, un limite all’iniziativa economica privata che non puĆ² svolgersi in contrasto con la salute e l’ambiente. Io sinceramente mi chiedo perchĆ© ancora nessun magistrato abbia disposto il blocco di questi concerti sulle spiagge, che notoriamente sono habitat delicati e tutelati”, sottolinea Giannini che con il suo programma (e prima anche per ‘Report’) ha condotto inchieste che hanno prodotto autentiche rivoluzioni culturali, da quella sul mercurio nell’amalgama usata per le impronte dentali a quella sull’olio di palma, solo per citarne due.
“Il numero dei fan – prosegue la giornalista – non fa passare necessariamente dalla parte della ragione. Io credo che di fronte alla veritĆ scientifica non ci sia molto spazio per il pluralismo. Ormai ĆØ assodato, ad esempio, che l’impatto sui gas serra dell’allevamento intensivo degli animali e di tutto quello che ĆØ collegato all’allevamento intensivo (produzione di mangimi, deforestazione per creare pascoli, ecc.) sia enorme. E allora come si fa a far sponsorizzare un tour di un artista che si dichiara green ad uno dei piĆ¹ grossi allevatori intensivi avicoli italiani? Io da giornalista sento di dover dire la veritĆ , quella supportata ormai da una grandissimi quantitĆ di studi scientifici. E mi chiedo come faccia il Wwf ad associare il suo nome a questa operazione”.
“Ai gas serra e al conseguente riscaldamento dell’atmosfera sono collegati anche fenomeni come il disastro della Marmolada. Ma non si puĆ² continuare a predicare bene e razzolare male. Quindi Draghi, se davvero ĆØ convinto che la tragedia della Marmolada e la siccitĆ , siano causati dal ādeterioramento ambientaleā, come ha detto a Canazei, allora cerchi di usare il piĆ¹ importante strumento di comunicazione di massa a sua disposizione perchĆ© gli italiani capiscano che incidono molto piĆ¹ sulla riduzione dei gas serra mangiando meno carne che riducendo le docceā.
“PerchĆ© il presidente del consiglio non chiede alla Rai una scelta editoriale piĆ¹ decisa, come d’altronde ĆØ stato fatto sul Covid? Si ĆØ sposata la tesi scientifica predominante, con tutti i pro e contro dovuti a studi scientifici molto recenti o in corso, e si ĆØ andati avanti. Beh, ĆØ possibile che su veritĆ scientifiche giĆ assodate con studi piĆ¹ che trentennali non si riesca a fare lo stesso? La situazione attuale, invece, prevede programmi come il mio ma anche programmi che sposano tesi opposte. Ma la veritĆ su alcuni temi ĆØ una, non ĆØ plurale. Non si puĆ² dire tutto e i contrario di tutto… PerchĆ© poi contiamo i morti della Marmolada”, conclude amara.
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