A corto di soldati per combattere in Ucraina, la Russia cerca di arruolare uomini nelle carceri, ma anche in miniere e cantieri navali. E’ quanto scrive Moscow Times a più di quattro mesi dall’invasione russa dell’Ucraina. In Russia, dove ufficialmente non si parla di guerra ma solo di “operazione speciale” in Ucraina, non è stata proclamata la mobilitazione generale, ma continuano a servire uomini per sostituire le perdite sul campo.
Secondo il sito indipendente iStories, la compagnia privata di mercenari Wagner, vicina al Cremlino, ha offerto ingaggi di sei mesi a detenuti di carceri di San Pietroburgo e Nizhny Novgorod in cambio di una amnistia e alti salari. Inoltre viene fatta una promessa verbale di versare 5 milioni di rubli (90.500 dollari) alle famiglie in caso di morte in guerra. In una prigione di San Pietroburgo, 200 detenuti hanno espresso interesse, ma solo 40 si sono arruolati.
A raccontarlo a IStories sono stati parenti dei detenuti. In linea con la narrativa russa della necessità di ‘de-nazificare’ l’Ucraina, durante l’incontro per il reclutamento, ai detenuti veniva detto che sarebbero stati “all’avanguardia per aiutare a individuare i nazisti”. Ma le potenziali reclute venivano anche avvertite che i nazisti ucraini “sono ben addestrati” e che non tutti gli arruolati sarebbero “tornati a casa”.
Analoghi sforzi di reclutamento sono stati fatti nei cantieri navali della compagnia statale United Shipbuilding Corporation a San Pietroburgo e in una miniera della Metalloinvest a Belgorod, presso il confine ucraino. Entrambe le società, la seconda è dell’oligarca Alisher Usmanov, sono sottoposte a sanzioni occidentali.
Agli operai dei cantieri navali sono stati offerti contratti con il ministero della Difesa con salari di 300.000 rubli (5.300 dollari) mensili per andare a combattere. Ma nessuno ha accettato l’offerta, ha raccontato a Moscow Times un’operaio convocato a giugno. Nelle miniere di Belgorod altre fonti raccontano che l’offensiva per il reclutamento va avanti da mesi. Contattati da Moscow Times, Metalloinvest ha negato tutto e i cantieri non hanno risposto. Al carcere di San Pietroburgo, quando un parente ha chiesto informazioni in proposito ad una guardia carceraria, questa ha risposto che era “la prima volta” che ne sentiva parlare.
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