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La mostra ‘Una bizzarra bellezza’ a cura di Edoardo Fontana

La mostra si svolgerĆ  dal 22 ottobre all'11 dicembre al Museo Civico di Crema e del Cremasco.

testatinastampamantelli(0)-inCREMA (CR) – La mostra Una bizzarra bellezza. Emilio Mantelli e la grafica europea, prodotta dal Museo Civico di Crema e del Cremasco, ospitata nelle Sale Agello dal 22 ottobre all’11 dicembre 2022, a cura di Edoardo Fontana, intende portare alla conoscenza di un ampio pubblico lo xilografo Emilio Mantelli (1884-1918) inserendolo nel contesto del ricco panorama artistico dellā€™incisione italiana ed europea dei primi anni del Novecento, del quale fu figura di spicco e certamente artista tra i piĆ¹ significativi.

Dopo le ricerche iniziate dalla storica dellā€™arte Paola Paccagnini, inconcluse a causa della sua scomparsa, e a seguito delle nuove indagini e di numerose verifiche effettuate sui documenti originali, si vuole finalmente elaborare una organica catalogazione delle incisioni dellā€™artista e una analisi della sua personalitĆ , in grado di superare alcuni luoghi comuni in merito alla piuttosto oscura biografia e carriera artistica che tenga anche conto del contributo teorico allo sviluppo della disciplina in Italia e in Europa.

La mostra vanta numerosi prestiti provenienti da collezioni pubbliche, come il Gabinetto di Disegni e Stampe di Palazzo Rosso di Genova, la cui collaborazione ha permesso lā€™esposizione di alcune xilografie mai o raramente presentate al grande pubblico. Spiccano tra queste il Cartellone della Prima mostra internazionale di xilografia di Levanto, realizzato nel 1912 e restaurato per lā€™occasione con il contributo del Museo Civico di Crema, e gli straordinari ritratti a colori, Le civette ā€“ immagine guida della mostra āˆ’, Profilo di donna con limoni, Noemi, Ritratto di donna con collana di perle, tutti insieme per la prima volta qui riuniti, capaci, da soli, di scompaginare qualunque giudizio superficiale sullā€™artista.

Introducono la mostra un gruppo di dipinti e pastelli provenienti dalle collezioni civiche della Galleria dā€™Arte Moderna di Genova Nervi, della Palazzina delle Arti ā€œL. R. Rosaiaā€ della Spezia e della Galleria dā€™Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni di Novara.

Oltre alle maggiori xilografie di Mantelli, tra cui La rissa, I mercanti, Le filatrici, Balia bretone, Autoritratto, Vittoria Alata, e la serie di opere dedicate al fronte della Prima Guerra Mondiale, saranno esposti i volumi da lui illustrati (fondamentale il contributo delle biblioteche di Cremona, ForlƬ e Livorno) e le riviste: si impone per quantitĆ  e ricchezza di contributi Ā«Lā€™EroicaĀ», dove le sue incisioni sono state pubblicate, stampate dalle matrici originali. Ā«Lā€™EroicaĀ», nel periodo precedente la Prima Guerra Mondiale, fu un vero laboratorio di xilografia, raccogliendo tra le sue pagine i maggiori artisti italiani e stranieri che a essa si dedicarono. Mantelli, nel corso di pochi anni, intervenne nella redazione del periodico, condizionandone ampiamente le scelte, fino a portare il primitivo impianto liberty e neo-michelangiolesco, inizialmente imposto da Adolfo De Carolis con la sua scuola, verso un moderato modernismo.

Attingendo a importanti collezioni private āˆ’ cruciale il prestito proveniente dalla raccolta di Carla Conforto e Agostino Pagano di Milano che annovera nel suo catalogo alcuni dei pochi disegni conosciuti di Mantelli āˆ’ ĆØ stato possibile ottenere inedite prove di stampa annotate dallo stesso artista e di incisori suoi contemporanei: per inquadrare la figura di Mantelli una parte della mostra ĆØ, infatti, dedicata a una panoramica sulla xilografia italiana del Novecento che, dalle fonti secessioniste, si volgeva allā€™espressionismo e a nuove tendenze. Particolare attenzione ĆØ stata data a quegli artisti che lo hanno in qualche modo influenzato e nel cui contesto culturale la figura di Mantelli si ĆØ inserita. Una sezione della mostra mette a confronto alcuni lavori di incisori italiani come Adolfo De Carolis, Francesco Nonni, Gino Barbieri, Lorenzo Viani, Gino Carlo Sensani, Arturo Martini, Moses Levy e lo inserisce nel piĆ¹ ampio panorama europeo con opere degli espressionisti tedeschi, tra cui spiccano Karl Smith Rottluff, Max Beckmann, Max Pechstein, Ernst Ludwig Kirchner ā€“ la cui presenza ĆØ arricchita da un importante prestito proveniente dalla Collezione Luciana Tabarroni della Pinacoteca Nazionale di Bologna āˆ’, incisori legati alla Secessione di Vienna oppure di ambito fiammingo come Frans Masereel e Edgard Tytgat. SarĆ  possibile cosƬ confrontare la Bimba che salta la corda di Mantelli con lā€™iconica FrƤnzi (Nudo di fanciulla in piedi) di Eric Heckel (Collezione Luciana Tabarroni) o invece i suoi ritratti con i lavori di Egon Schiele (in mostra la cartella per le riproduzioni dei disegni dellā€™artista austriaco, Zeichnungen, pubblicata a Vienna nel 1917) e il numero di Ā«Ver SacrumĀ» contenente Ein Decorativer Fleek in ā€œRoth und Grunā€ di Koloman Moser.

Un clima di forte dinamismo e contaminazione caratterizza lā€™arte occidentale tra la fine dellā€™Ottocento e lā€™inizio del Novecento. In questo contesto a pieno titolo si inserisce la figura di Mantelli. Il suo ĆØ essenzialmente un espressionismo mediterraneo che sostituisce la forzata deformazione dei corpi della BrĆ¼cke, con una rilettura della pittura toscana delle origini, dellā€™ingenuo primitivismo medioevale e della scuola macchiaiola, in mostra anche il Ritratto di giovane donna realizzato da Giovanni Fattori (Collezione Stramezzi del Museo Civico di Crema), alla cui Scuola del Nudo Mantelli prese parte. La sua grafica rimane difficile da categorizzare, influenzata da numerose tensioni e mai decifrabile semplicemente con il codice di un manifesto. CosƬ, nellā€™espressionismo di Mantelli, non privo di raffinatezze, risoluto e primigenio e insieme libero e personale, da subito in qualche modo presente nelle sue xilografie si innesta, perturbante, un decadentismo dĆ©co, dai toni ora superbi e ora malati di tinte acide o sgargianti, di modernitĆ  e novitĆ  assoluta, che lasciava presagire, in prospettiva, una evoluzione del tutto personale spinta a un decorativismo aspro ed essenziale.

La mostra ĆØ accompagnata da un catalogo delle opere esposte āˆ’ realizzato dalle Edizioni Museo Civico Crema e nel quale sarĆ  proposta anche la schedatura dellā€™intera opera grafica dellā€™artista āˆ’ con testi di Edoardo Fontana, Giorgio Marini, Marzia Ratti e Giuseppe Virelli.

Biografia
Emilio Mantelli nacque nel 1884 a Genova. Interrotti gli studi per essere inserito nel negozio della famiglia, svelĆ² una adolescenziale ma ferma insofferenza a seguire le orme dei genitori; assecondato dal padre nel desiderio di divenire artista, a diciassette anni si recĆ² a Firenze con l’intento di frequentare lā€™Accademia di Belle Arti, abbandonandola presto.

Visse qualche tempo a Parigi e, ritornato in Italia, solo nel 1911 iniziĆ² a incidere il legno spinto a farlo da Ettore Cozzani, direttore della rivista Ā«L’EroicaĀ». Malgrado i pochi anni di attivitĆ , la sua vicenda umana ĆØ indissolubilmente connessa alla storia della xilografia italiana.

Il percorso artistico di Mantelli fu breve e intenso, tutto rinchiuso in poco piĆ¹ di un lustro: apparso dal nulla quando ormai di lui si erano quasi perse le tracce, sprofondava presto, nuovamente, in un lungo oblio. Negli ultimi giorni della Prima Guerra Mondiale Mantelli si ammalĆ² e morƬ per una infezione polmonare, lasciando l’impressione di una individualitĆ  oscura e complessa e di una carriera interrotta al suo apice.

INFO
Una bizzarra bellezza. Emilio Mantelli e la grafica europea
a cura di Edoardo Fontana

Museo Civico di Crema e del Cremasco
Sale Agello
22 ottobre-11 dicembre 2022

Inaugurazione
sabato 22 ottobre ore 17.30

Mostra prodotta e promossa da
Comune di Crema, Assessorato alla Cultura

Comitato scientifico
Emanuele Bardazzi, Edoardo Fontana, Giorgio Marini, Francesco Parisi, Margherita Priarone, Marzia Ratti, Giuseppe Virelli

Prestatori
Biblioteca Comunale Aurelio Saffi, (ForlƬ), Biblioteca Statale (Cremona), Collezione Simone Bandirali (Crema), Collezione Emanuele Bardazzi (Firenze), Collezione Gianignazio Cerasoli (ForlƬ), Collezione Mauro Chiabrando (Milano), Collezione Conforto Pagano (Milano), Collezione Guicciardo Sassoli deā€™ Bianchi Strozzi (Bologna), Gabinetto di Disegni e Stampe di Palazzo Rosso (Genova), Galleria dā€™Arte Moderna di Genova Nervi (Genova),Ā  Galleria dā€™Arte Moderna Giannoni (Novara), Galleria Nazionale dā€™Arte Moderna e Contemporanea (Roma), Istituto Lombardo di Cultura. Accademia di Scienze e lettere (Milano), Palazzina delle Arti ā€œL. R. Rosaiaā€, Civiche collezioni dā€™arte (La Spezia), Pinacoteca Nazionale di Bologna, Collezione Luciana Tabarroni (Bologna).

Sede
Museo Civico di Crema e del Cremasco ā€“ Sale Agello
Piazzetta Winifred Terni deā€™ Gregorj, 2 26103 Crema

Periodo e orari di apertura
22 ottobre-11 dicembre 2022
lunedƬ chiuso
martedƬ 14.30-17.30
da mercoledƬ a venerdƬ 10.00-12.00 e 14.30-17.30
sabato, domenica e festivi 10.00-12.00 e 15.30-18.30

Ingresso
Gratuito, senza prenotazione

Sicurezza
Lā€™accesso sarĆ  consentito nel rispetto delle capienze previste e delle norme anti Covid-19 vigenti nel periodo della mostra.

Catalogo
Edizioni Museo Civico Crema

Informazioni generali
Museo Civico di Crema e del Cremasco
Piazzetta Winifred Terni deā€™ Gregorj, 5 26103 Crema
tel. 0373 257161 – 894481

museo@comune.crema.cr.it
www.culturacrema.it
Facebook: @museocrema
Instagram: @cultura_crema
YouTube: Museo Civico di Crema e del Cremasco

FONTE: Ufficio Stampa e comunicazione Sara Zolla.

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