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‘Nave Palinuro’ per l’inaugurazione del Premio “Penisola Sorrentina”

Appuntamento il 16 settembre a Marina Piccola e il 17 a Meta. Una experience televisiva, un contest del Master della Federico II e una installazion...

inSORRENTO – Nave Palinuro della Marina Militare sarà protagonista del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, promosso con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’evento inaugura la ventisettesima edizione con il progetto speciale “Le Città e il Mare”, organizzato con la collaborazione della Città Metropolitana di Napoli, della Regione Campania e della Fondazione Banco di Napoli. L’evento si svolgerà il 16 e 17 settembre prossimi e coinvolgerà, oltre Sorrento e Meta, la città di Napoli, dietro il filo conduttore: “da Syrentum a Parhenope”.

Due giorni di incontri istituzionali, riprese televisive, talk con la stampa, eventi. L’obiettivo generale di promozione del luogo, del territorio, della tradizione culturale mediterranea, del dibattito socio-culturale si traduce nell’obiettivo specifico di raccontare il rapporto che intercorre tra le città, la architettura, i beni culturali e il mare, attraverso opere multimediali ed audiovisive, che possano raffigurare questa relazione mediante le immagini e la narrazione.

Sarà il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, ad accogliere, nel pomeriggio di venerdì 16 settembre, l’arrivo nel Golfo di Sorrento di Nave Palinuro, dell’equipaggio e del suo comandante, il capitano di fregata Francesco Rima, che al mattino successivo sarà anche il protagonista di una press breakfast nella sala consiliare del Comune di Meta.

In occasione dell’arrivo a Sorrento, il comandante Rima ha dichiarato: “Condurre la nave scuola Palinuro nelle acque del Golfo di Sorrento per me è un grande onore, soprattutto in occasione del prestigioso Premio “Penisola Sorrentina” fondato da Arturo Esposito che, tra l’altro, ho conosciuto personalmente quando ero bambino. L’essere qui, al comando di una delle navi a vela più prestigiose della Marina Militare, nuovamente impegnato in attività culturali, dopo quella svoltasi a Procida – Capitale della cultura 2022, oltre a inorgoglirmi personalmente, impreziosisce l’evento stesso e si sposa perfettamente con quanto la Marina Militare svolge attraverso l’addestramento e la formazione nei confronti del proprio personale. In particolare, nave Palinuro rappresenta proprio la fucina dei futuri sottufficiali nocchieri, spina dorsale della Forza Armata che durante la campagna d’istruzione sono lo specchio in Patria e all’estero del Made in Italy.”

Nella mattinata del 17 settembre, il consigliere metropolitano di Napoli e sindaco di Meta Giuseppe Tito, insieme con l’assessore ai grandi eventi, Biancamaria Balzano, saluteranno il comandante di Nave Palinuro e il suo equipaggio, che lasceranno la penisola sorrentina dirigendo il veliero della Marina Militare da Alimuri alla volta del Molo Angioino di Napoli, dove alle ore 18 è prevista, a bordo, la inaugurazione ufficiale della ventisettesima edizione del Premio, diretto da Mario Esposito.

Sarà proclamato ufficialmente il vincitore del contest “Racconti di Mare”, promosso dal Master di drammaturgia e cinematografia della Università di Napoli Federico II. La Giuria, presieduta da Pasquale Sabbatino e composta da Giuseppina Scognamiglio, Vincenzo Caputo, Anna Masecchia e Matteo Palumbo, ha esaminato 400 lavori prevenuti da ogni parte d’Europa e dai Paesi del Mediterraneo, dal Medioriente, fino alla zona Araba e alla Repubblica Islamica. Per arrivare alla Cina, al Giappone e alla Australia.

Momento di grandissimo rilievo culturale la esposizione a bordo della “Palinuro” della installazione artistica realizzata da Giuseppe Leone e dedicata, nel centenario della nascita, al rapporto tra Pier Paolo Pasolini e il mare.

A concludere la cerimonia inaugurale e la due giorni del progetto speciale sarà la consegna del Premio “Penisola Sorrentina” per la saggistica al giornalista e scrittore Francesco De Core, direttore del quotidiano “Il Mattino”, esperto di studi su Ignazio Silone ed autore di interessanti opere tra le quali si ricordano: “Un pallido sole che scotta”, “Silone, l’avventura di un uomo libero”, “Silone, un alfabeto”, “Con gli occhi di Caravaggio”.

Un appuntamento culturale dunque molto ricco ed intenso quello promosso dal Premio “Penisola Sorrentina”, a cui Nave Palinuro ha inteso offrire il proprio supporto e la propria prestigiosa collaborazione.

L’iniziativa rappresenta un primo tentativo di analisi e di approccio attualissimo ad un progetto di lunga durata che, nel tempo, vedrà la penisola sorrentina sempre più protagonista e al centro del dibattito mondiale sui temi della cooperazione e del mare. Quel mare che – come affermò il poeta inglese moderno Alexander Pope – “unisce i paesi che separa”.

La storia della Nave Palinuro
Il Palinuro è una “Nave Goletta”. Il termine indica che la nave è armata con tre alberi di cui quello prodiero, detto Trinchetto, è armato con vele quadre, mentre gli alberi di Maestra e di Mezzana sono armati con vele di taglio (rande, frecce e vele di strallo).

Nave Palinuro svolge due compiti principali: offrire il supporto necessario alla formazione degli Allievi Sottufficiali e contribuire alla proiezione d’immagine della Marina Militare. Il motto di Nave Palinuro è “Faventibus Ventis”, “Con il favore dei venti”. Secondo la tradizione mitologica evocata dal poeta Virgilio nell’Eneide, Palinuro era il timoniere della nave di Enea, amato e stimato per la sua dedizione, fedeltà e la grande perizia marinaresca.

Fu varato nel 1934 nei Cantieri Navali Dubigeon di Nantes in Francia, con il nome di “Commandant Louis Richard”. Fino all’inizio del secondo conflitto mondiale la nave, di proprietà di una società privata francese, fu destinata al ricco commercio della pesca e del trasporto del merluzzo nei Banchi di Terranova. Al termine del secondo conflitto mondiale la Marina Militare Italiana, a seguito della perdita della nave scuola Cristoforo Colombo (gemella dell’Amerigo Vespucci) consegnata alla ex Unione Sovietica quale risarcimento dei danni di guerra, si interrogò sulla necessità di continuare ad addestrare i propri equipaggi sulle grandi navi a vela. Lo Stato Maggiore decise di mantenere l’esperienza professionale che da decenni si tramandava sui velieri quale elemento fondante della formazione marinaresca dei propri equipaggi. Nel 1950, quindi, la nave fu acquistata dalla Marina Militare Italiana che la sottopose ad una serie di importanti lavori, avvenuti nei cantieri di Castellammare di Stabia e di La Spezia, trasformandola nella “Nave Scuola Palinuro”.

La nave entrò in servizio il 16 luglio 1955 e da allora è stata impiegata per l’addestramento e la formazione dei nocchieri e dei motoristi e, successivamente, degli Allievi Marescialli delle Scuole Sottufficiali della Marina. Dal 1955 ad oggi Nave Palinuro ha toccato la maggior parte dei porti del Mediterraneo e del Nord Europa percorrendo, complessivamente, oltre 300 mila miglia nautiche.

FONTE: Il Simposio delle Muse.

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