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XXVIII edizione dell’Atelier Musicale

L'evento musicale al via sabato 1 ottobre alla Camera del Lavoro di Milano.

La nuova stagione della rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio verrà inaugurata il 1 ottobre da Enrico Intra e Paolo Rossi con un omaggio a Enzo Jannacci nel segno del jazz e del cabaret. In agenda 16 appuntamenti fino al prossimo mese di marzo con protagonisti illustri della musica classica e improvvisata e con un’attenzione particolare ai giovani talenti del mondo eurocolto.

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Enrico Intra e Paolo Rossi – Foto di Pino Ninfa

MILANO – Con la nuova edizione dell’Atelier Musicale, la XXVIII, viene rafforzata una presenza ormai storica e di alto profilo culturale nella programmazione musicale della città di Milano. L’unicità della programmazione e della formula rivelano, anno dopo anno, la felice intuizione, nata nel 1993, di dare vita a qualcosa di diverso e di “necessario”, di animare un cenacolo culturale e musicale in cui fosse presente una forte progettualità, ancora oggi dimostrata dall’ampio spazio dedicato alle produzioni originali, spesso commissionate per prime esecuzioni assolute, oppure di portare in prima milanese progetti particolarmente interessanti.

La caratteristica dell’Atelier nasceva poi dall’indiscutibile varietà del programma che, senza pregiudizi stilistici e generazionali, nel corso del tempo ha offerto e offre tuttora un vasto panorama di idee musicali provenienti dal mondo della musica d’arte, sia essa jazzistica o classica. Un’altra scommessa, che è stata ampiamente vinta, era quella di offrire uno spazio fondamentale ai giovani musicisti e, al tempo stesso, integrare i concerti attraverso un determinante lavoro di formazione del pubblico, ottenuto grazie a esaustivi programmi di sala e ad agili guide all’ascolto realizzate prima dell’inizio della musica. Punti di forza e di originalità che sono presenti anche nella XXVIII edizione, con 16 appuntamenti in programma fino al prossimo mese di marzo, caratterizzata da un gioco di incontri trasversali assolutamente unico: lo dimostra, fin da subito, il concerto di apertura, che sabato 1 ottobre vedrà protagonisti, sul palco dell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano, Enrico Intra e Paolo Rossi in uno spettacolo, dedicato al comune amico Enzo Jannacci, in cui il jazz si mescolerà al cabaret.

Trasversale sarà anche l’esibizione del duo Di Ienno-Parrinello (sabato 15 ottobre), che si muoverà sui sentieri dell’elettronica e dell’uso globale della voce in un insieme di riferimenti molteplici. Di incrocio tra le arti sarà anche il rapporto tra improvvisazione e danza in “Crossing” (12 novembre), così come lo sguardo a Claudio Monteverdi e ai suoi madrigali da parte del jazzista Carlo Morena (4 febbraio) e l’incontro tra Dado Moroni e Alfonso Alberti, che farà dialogare il pianismo eurocolto del Novecento e quello jazzistico nell’ultimo appuntamento dell’Atelier (18 marzo).

Un percorso singolare sarà rappresentato anche dai repertori “internazionalisti”, che incroceranno culture provenienti da tutto il pianeta. Da “Namaste”, con il suo singolare viaggio intorno al mondo (11 febbraio), al quartetto Mud Pie, che guarderà a un’etnia immaginaria di radice afro (18 febbraio), fino ai jazzisti Oscar Del Barba e Guido Bombardieri che sposteranno l’attenzione su Brasile e Argentina, unendo i loro strumenti a un quartetto d’archi (4 marzo). La varietà del percorso, in cui i giovani e le nuove figure della scena musicale italiane occupano un posto rilevante, troverà poi sabato 5 novembre nell’omaggio a Charles Mingus della Monday Orchestra di Luca Missiti un momento centrale, con la riproposizione integrale (in prima assoluta) della musica dell’album capolavoro “Blues & Roots”, inciso da Mingus nel 1959. Lo storico e sempre creativo ensemble Nexus di Daniele Cavallanti e Tiziano Tononi festeggerà il 26 novembre i suoi quattro decenni di vita, mentre un altro maestro assoluto del jazz europeo, Claudio Fasoli, presenterà il prossimo gennaio un progetto in cui il suo quartetto si scomporrà anche in soli, duetti e trii. Importante il lavoro di ricerca che presenterà, sabato 22 ottobre, il Voxonus quartet, centrato su nuove e moderne concezioni interpretative della letteratura quartettistica italiana.

Sabato 19 novembre, l’articolato Cartoline del Novecento costituirà, invece, un interessante itinerario nel mondo della viola e del pianoforte, così come da non perdere sarà il concerto del Trio Classico Italiano, che dal Settecento giungerà sino ai nostri giorni. Importante, infine, la presenza di giovani e formidabili interpreti del mondo eurocolto, da apprezzare appunto per le doti interpretative, cioè il duo Gabrieli-Rigamonti, impegnato in un complesso e bellissimo programma novecentesco (8 ottobre), e il duo Coppola-De Bernardo (in scena sabato 11 marzo), giovanissimi musicisti che diventeranno, ne siamo sicuri, grandi personalità del prossimo futuro.

Nel suo insieme, ci troviamo di fronte a un programma di eccezionale spessore e varietà, proposto come di consueto nel pomeriggio di sabato (alle ore 17.30), favorendo così la partecipazione anche a un pubblico poco avvezzo a uscire la sera.

Enrico Intra e Paolo Rossi doppio trio
“Ciao Enzo” (dedicato a Enzo Jannacci)

Prima esecuzione assoluta – nuove composizioni e libere improvvisazioni

Enrico Intra (pianoforte);
Paolo Rossi (voce);
Caterina Crucitti (basso elettrico);
Tony Arco (batteria);
Emanuele Dell’Aquila (chitarra);
Alex Orciari (contrabbasso).

Introduce  Maurizio Franco.

Ingresso: 10 euro con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro).
Per informazioni: 348-3591215; 02-5455428; email: secondomaggio@alice.it eury@iol.it;
On line: www.secondomaggio.org

MILANO – La ripresa dell’Atelier Musicale, rassegna giunta alla sua XXVIII edizione, è contraddistinta da un concerto a suo modo eccezionale che riporta in scena una memoria di quello che fu l’Intra’s Derby Club, fondato nel 1962 dal pianista e compositore milanese Enrico Intra (che lo lasciò tre anni dopo, nel 1965) e poi diventato per tutti “il Derby”, il luogo di nascita del cabaret milanese e, in un certo senso, italiano. In quello spazio andava in scena ogni giorno un nuovo modo di fare spettacolo, con racconti, satira, canzoni e tanto jazz. Esattamente quello che succederà sabato 1 ottobre (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera ordinaria a 5 euro o di sostegno a 10 euro) sul palco dell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano, con primattori Enrico Intra e Paolo Rossi: il primo presenterà nuove composizioni di stampo tematico, minimale e contemporaneo con il suo trio (composto da Caterina Crucitti al basso elettrico e Tony Arco alla batteria), dimostrando un’inesauribile inventiva e la voglia di mettersi costantemente in gioco, senza riposare sugli allori costruiti nel corso di una lunghissima carriera; il secondo narrerà a ruota libera, grazie alla ben nota capacità di trasformare semplici canovacci in articolati e brillantissimi racconti pieni di colpi di scena, e canterà anche alcuni brani con i suo affiatati musicisti (Emanuele Dell’Aquila alla chitarra e Alex Orciari al contrabbasso), formando anch’egli un trio, sebbene diverso da quello jazzistico di Intra.

Non si tratterà comunque di un semplice alternarsi in scena, perché i due protagonisti troveranno diversi momenti di incontro e di comune creatività, come del resto è già successo nel marzo scorso al Teatro Lirico, dove, con un altro programma e un’altra impostazione, Oreglio, Concato e Rossi rievocarono la Milano del jazz e del cabaret insieme alla Milano C-Jazz Band diretta proprio da Intra. Lo spettacolo proposto dall’Atelier Musicale è vicino a quelli del Derby e, non a caso, è dedicato a Enzo Jannacci, grande personalità di cantante ma anche narratore e autore di testi di assoluta poesia e profondità. Un personaggio rimasto nel cuore di tutti, che non solo frequentava lo storico locale milanese, ma che è stato amico di entrambi i protagonisti di questo concerto, collaborando più volte con Intra e lavorando per lungo tempo con Rossi, due artisti i cui percorsi sono assolutamente noti a tutti.

Nel segno della trasversalità e dell’incontro, il concerto che apre la nuova stagione dell’Atelier Musicale è anche un’occasione per riflettere sulla ricchezza artistica e sul dialogo tra musicisti, attori, ma anche pittori, letterati e intellettuali che, in tempi non troppo remoti, animavano la vita culturale milanese.

FONTE: Ufficio stampa Atelier Musicale.

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