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La mostra di Slaven Tolj Craquelure. Pavo and me

La mostra si svolgerĆ  dal 26 gennaio al 5 marzo durante Art City Bologna.

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Slaven Tolj, Craquelure. Pavo and me
Veduta di allestimento, Collezioni Comunali d’Arte, Bologna, 2022

BOLOGNA – In occasione di Art City Bologna 2023 le Collezioni Comunali d’Arte sono liete di accogliere la personale di Slaven Tolj Craquelure. Pavo and me. La mostra, curata da Daniele Capra, ĆØ costituita da una quindicina di opere oggettuali e documentative e dalla performance Bologna, February 2023, realizzata appositamente per il museo bolognese che si svolgerĆ  sabato 4 febbraio alle ore 19 e domenica 5 febbraio alle ore 11. Il progetto ĆØ la prima mostra personale di Tolj presso un museo pubblico italiano.

Craquelure. Pavo and me – i cui lavori spaziano dalla scultura alla fotografia, dalla performance all’intervento site specific realizzato per la Sala Urbana – ripercorre a volo d’uccello il percorso dell’artista croato evidenziando la sua capacitĆ  di porsi come elemento interstiziale rispetto alle dinamiche interiori, interpersonali e politiche. A partire dai suoi esordi alla fine degli anni Ottanta fino a lavori recenti che testimoniano le vicissitudini dovute a un ictus che ha minato le sue capacitĆ  linguistiche, la pratica della body art e dell’arte concettuale sono centrali per Tolj, la cui opera ĆØ alimentata da un continuo scambio con gli eventi umani e professionali vissuti in prima persona. La mostra, che ha la forma di una sintetica retrospettiva, ĆØ un racconto intimo condotto attraverso le vicende personali e storiche che hanno segnato la vita di Tolj, a partire dalla tragica dissoluzione della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia avvenuta negli anni Novanta. Ai quei tragici fatti vissuti allude nel titolo la dedica all’amico fotografo Pavo Urban, rimasto vittima della guerra a Dubrovnik il 6 dicembre 1991, del quale sono esposte due fotografie che documentano la performance di Tolj Rosarium nel 1988.

Nell’azione A tattoo of the logo of Rijeka’s Museum of Modern and Contemporary Art Rijeka (2013), realizzata nelle settimane successive alla sua nomina a direttore del museo MMSU, l’artista si fa tatuare il logo del museo sulle spalle. ƈ un’opera insieme intima e politica, nella quale l’artista testimonia la sua dedizione personale al nuovo ruolo istituzionale; ma, essendo egli anche artista, evidenzia il fatto di come i musei siano percepiti come un marchio e un metro di valore del proprio lavoro.
In Community Spirit in Action (1998) Tolj performa in un peep show di Zagabria insieme a una spogliarellista, presentando il proprio corpo disteso del tutto inerme, coperto da un panno. L’opera evidenzia la condizione paradossale di essere un body artist la cui presenza passa socialmente quasi nascosta, mentre il corpo di donna – pur sfruttato ed eroticamente oggettivato ā€“ ĆØ, al contrario, ricercato e desiderato dallo sguardo.

La fotografia Untitled (1997) testimonia la rimozione dei maestosi lampadari della Chiesa di Sant’Ignazio, a Dubrovnik, affinchĆ© non potessero cadere sulle persone, avvenuta durante i combattimenti nelle guerre nell’Ex Jugoslavia. Gli oggetti sono stati cosƬ sostituiti con delle semplici lampadine industriali senza identitĆ .
Nella performance Dubrovnik-Valencia-Dubrovnik (2003) Tolj rimane a torso nudo dopo essersi tolto una dozzina di indumenti, ciascuno dei quali provvisto di un bottone nero che simboleggia un amico perso in guerra. A quel punto strappa uno dei bottoni e decide di cucirlo sulla propria pelle, usando ago e filo, come se fosse una medaglia da appuntarsi al petto. Ma, al contrario, questo gesto diventa il segno di un lutto, di un dolore che denuda e dal quale non ci si puĆ² piĆ¹ liberare.

L’opera ĆØ, nella poetica di Tolj, un elemento di mediazione e relazione tra l’artista, il suo corpo e il contesto in cui si ĆØ generata. Attraverso la propria presenza, ad azioni minimali condotte con il proprio corpo, a spostamenti di piccoli oggetti, Tolj mette in luce le fessure e le scorticature che la vita e la storia causano sul tessuto della nostra esistenza, come la craquelure che si produce sulla superficie dei dipinti a olio col passare degli anni. Senza retorica, con un linguaggio scarno e necessario, l’artista interroga l’osservatore e lo investe di un’intensa carica emotiva, rivelando con i suoi lavori l’immane crudezza della realtĆ .

La mostra ĆØ un progetto di Galerie Michaela Stock, Vienna, realizzato grazie al supporto di Kontakt Collection, Vienna, in collaborazione con Art Radionica Lazareti, Dubrovnik e Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica.
Kontakt Collection ĆØ unā€™associazione non profit indipendente con sede a Vienna il cui scopo ĆØ il supporto e la promozione dellā€™arte dellā€™Europa centrale, orientale e sudorientale.
www.kontakt-collection.org

La pratica artistica di Slaven Tolj (Dubrovnik, HR, 1964) ĆØ il frutto di un profondo scavo interiore, in cui sono fusi elementi della vita personale dellā€™autore e lucida analisi del contesto politico-sociale. Le sue opere, caratterizzate da interventi essenziali, spaziano dalla performance alla fotografia, dall’installazione alla scultura realizzata con elementi trovati. Tolj ha affiancato lā€™attivitĆ  artistica a quella militante di direttore di museo e istituzioni. Ha esposto e realizzato performance in musei e festival quali MSU Museum of Contemporary Art, Zagabria (HR), MUMOK, Vienna (A), Ludwig Museum of Contemporary Art, Budapest (H), Museum of Modern Art Ljubljana, Ljubljana (SLO), 15. Biennale di Architettura, Venezia, Museum of Modern Art Dubrovnik, Dubrovnik (HR), Museum of Contemporary Art Metelkova, Ljubljana (SLO), Documenta X, Kassel (D), Moderna Museet, Stoccolma (S), ZAZ Festival of Performance Art in Motion, Tel Aviv (IL), MMSU, Rijeka (HR), Ernst Muzeum, Budapest (H), Performa, New York (USA). Tolj vive e lavora a Dubrovnik e Rijeka.

Info
Slaven Tolj
Craquelure. Pavo and me
A cura di
Daniele Capra

Sede
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna

Mostra
26 gennaio – 5 Ā marzo 2023

Performance
sabato 4 febbraio 2023 ore 19 (ingresso gratuito ore 18.30-22)
domenica 5 febbraio 2023 ore 11 (ingresso gratuito con biglietto Arte Fiera)

Progetto promosso da
Galerie Michaela Stock, Vienna

Con il supporto di
Kontakt Collection, Vienna

In collaborazione con
Art radionica Lazareti, Dubrovnik
Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica

Nell’ambito di
ART CITY Bologna 2023

Orari di apertura
martedƬ e giovedƬ 14-19
mercoledƬ e venerdƬ 10-19
sabato, domenica e festivi infrasettimanali 10-18.30
lunedƬ chiuso
(la cassa chiude 30 minuti prima dell’orario di chiusura)

Orario di apertura straordinario durante ART CITY Bologna e Arte Fiera
sabato 4 febbraio 10-22

Ingresso
biglietto museo intero ā‚¬ 6 | ridotto ā‚¬ 3 | ridotto speciale giovani tra 19 e 25 anni ā‚¬ 2 | gratuito possessori Card Cultura

Ingresso durante ART CITY Bologna e Arte Fiera
dal 2 al 5 febbraio 2023 gratuito possessori biglietto Arte Fiera

Informazioni
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio | Piazza Maggiore 6 | 40121 Bologna
Tel. + 39 051 2193998
museiarteantica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/arteantica
Facebook Musei Civici d’Arte Antica
Instagram @museiarteanticabologna
TikTok @museiarteanticabologna
Twitter @MuseiCiviciBolo

Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei

FONTE: Ufficio Stampa Bologna Musei.

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