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I fuochi di San Giuseppe

19 marzo, festività di San Giuseppe e festa di tutti i papà.

focarone-inDiventato il simbolo della paternità, Giuseppe, cresce Gesù in saggezza e umiltà divenendo una figura esemplare di accoglienza e generosità. Falegname e carpentieri, Giuseppe oltre a costruire nuove cose, nel suo villaggio, riparava oggetti facendoli tornare a nuova vita. Uomo dalla profonda e riconosciuta saggezza era punto di riferimento per gli abitanti del paese, al quale chiedevano consiglio e affidavano lavori. Era un abile artigiano. La Chiesa lo celebra il 19 Marzo quale patrono dei falegnami e dei papà e nel giorno della vigilia la tradizione rinnova l’accensione di fuochi, i fuochi di san Giuseppe, i falò o focaroni a seconda del dialetto. Una tradizione ancora viva in quasi tutte le parti d’Italia, accumunate tutte dalla stessa ritualità, dallo stesso significato che prende vita il 18 di marzo: una tradizione che arriva dall’antichità con la fine dei mesi più freddi e improduttivi, quando i falegnami facevano pulizia nelle loro botteghe accatastando all’esterno i residui delle lavorazioni alle quali veniva poi dato fuoco, accogliendo la primavera stagione di vita e rinascita. Il fuoco simboleggia la purificazione che da sempre accompagna questo elemento con l’intento di allontanare la negatività, caratteristica della stagione fredda. Perfino nel calendario romano pagano quello del fuoco era un rito propiziatorio per un raccolto abbondante, secondo il quale l’anno iniziava nel mese di marzo, dedicato a Marte, dio dell’agricoltura, oltre che della guerra. Tra le varie regioni italiano dove avviene l’accensione dei fuochi, l’Umbria è tra le più ricche e Gubbio dona alla festività di san Giuseppe un tributo molto impressionante e sentito, curato dall’Università dei Falegnami insieme ai quartieri della città, la vigilia di san Giuseppe dà spazio ad un percorso itinerante di accensione dei focaroni con partenza dal quartiere di sant’Andrea, proseguendo per san Pietro, san Giuliano e infine san Martino, dove si dà vita a 4 magnifici fuochi allestiti con passione giorni prima e in collaborazione, un momento che dà spazio al consumo di cibi insieme proprio ne segno della condivisione e della generosità. L’evento è patrocinato dal Comune di Gubbio e dell’Associazione Maggio Eugubino.

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