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Vinitaly: 100mila metri quadrati di vini

La fiera più importante nel panorama vinicolo italiano mette in mostra le eccellenze del bel paese, la nostra Italia.

vinitaly-2-inLa fiera più importante nel panorama vinicolo italiano mette in mostra le eccellenze del bel paese, la nostra Italia. E, bicchiere in mano, non fai mai in tempo ad assaggiare tutto quello che vorresti.

Padiglioni, stand, tutto parla il linguaggio internazionale del buon bere, sano e consapevole; il vino è cultura e diventa il racconto di terre e genti, luoghi e paesaggi.

Vinitaly è pronta a diventare il più grande centro b2b internazionale del vino italiano e non solo, con più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni; rinsalda così il proprio posizionamento business e di servizio a sostegno di uno dei settori tra i più strategici dell’export tricolore e, per la 55ª edizione, rafforza ulteriormente il piano di sviluppo dell’unica manifestazione che ha contribuito a segnare crescita e successo del vino italiano sui mercati internazionali. Fondamentale è l’ascolto delle imprese.

Non si può non essere presenti a Vinitaly, sia da amatore appassionato del vino, che da addetto ai lavori. È sempre un’emozione unica, una scoperta continua.

Business, quindi, ma anche comunicazione. Vinitaly diviene un mega spot al vino italiano con quasi 4miliardi di audience generata sui media in Italia e all’estero nella settimana clou della manifestazione. Un ritorno intangibile di promozione indiretta che coinvolge anche gli altri due saloni che si svolgono in contemporanea a Verona – Enolitech con Vinitaly Design e Sol&Agrifood con B/Open e Xcellent Beers – che portano il totale espositivo in quartiere a più di 4.400 aziende.

Preceduto da Vinitaly OperaWine, la degustazione prologo con 130 produttori portabandiera selezionati da Wine Spectator. Mentre il palinsesto fieristico vede la conferma delle principali aree tematiche: Vinitaly Bio, International wine hall, Vinitaly Mixology e Micro Mega Wines a cura del wine writer Ian D’agata; del matching del Taste and Buy, con operatori selezionati dalla rete fieristica in collaborazione con i Consorzi di tutela e del Tasting Express con le più importanti riviste internazionali di settore. Oltre 70 le degustazioni svolte dal calendario ufficiale della manifestazione, tra queste, il walk around tasting dei Tre Bicchieri 2023 del Gambero Rosso e dell’Orange Wine Festival che vede la presenza di aziende top da 10 paesi, oltre al Vinitaly Tasting – The DoctorWine Selection a cura di Daniele Cernilli. Le giovani cantine si raccontano ai giovani comunicatori, tre sessioni di degustazione con dieci giovani produttori firmate da Paolo Massobrio e Marco Gatti.

Il vino italiano rivede e aggiorna i suoi numeri e si scopre sempre più decisivo in chiave made in Italy. L’industry vinicola del Belpaese vale 31,3 miliardi di euro, impegna 530 mila aziende con circa 870 mila addetti, ed è in cima alla speciale classifica relativa alla bilancia commerciale del made in Italy tradizionale, quello delle 4°: Abbigliamento, Alimentare, Arredamento, Automazione, che vale ogni anno circa 200 miliardi di euro. Ma il tratto caratteristico dell’industria enologica è senza ombra di dubbio l’alto livello di internazionalizzazione raggiunto e le future sfide del cambiamento climatico e transizione verde che dovrà fronteggiare.

Nuove sfide, si, ma si conosce la tenacia dei vignaioli!

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