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Festa del libro tra Calvino, Riva e Riboldi

Successo per la iniziativa legata al libro che coniuga cultura e sociale.

Tra i testimoni anche l’attore Vincenzo Bocciarelli. Il direttore del Premio Penisola Sorrentina Mario Esposito: “felici di aver portato la nostra testimonianza”.

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L’intervento del patron del Premio Penisola Sorrentina Mario Esposito alla 32esima Festa del libro e della lettura di Ostia

OSTIA (RM) – Non solo mare, ma anche libri, cultura e socialità. Ostia risponde con entusiasmo alla 32esima edizione della Festa del Libro e della Lettura, diretta dal giornalista Rai Gianni Maritati.

Buona la attenzione di critica e di pubblico.
Tra i principali protagonisti della giornata domenicale della manifestazione, che ha aperto i battenti ieri sabato 27 maggio nello spazio della piccola Oasi di Stella Polare, l’attore Vincenzo Bocciarelli, autore del libro “Sulle ali dell’arte”, e il promotore culturale Mario Esposito, direttore del Premio Penisola Sorrentina, curatore di due volumi fotografici legati alla regione Campania: “Viaggio in Campania” del celebre fotografo siciliano Giuseppe Leone e “Noi- Backstage dall’America a Napoli” con le fotografie di Jessica Guidi (anche lei presente alla mattinata culturale di Ostia).

I due libri, legati al racconto per immagini della regione Campania, sono frutto di progetti di residenze artistiche e questi viaggi tra città segretemente espresse rientrano all’interno di un progetto speciale che il Premio Penisola Sorrentina ha messo in campo per celebrare il centenario della nascita di Italo Calvino, attraverso il piacere della lettura e la scoperta-racconto delle città, comprese quelle “invisibili” parafrasando il titolo di una celebre opera dello scrittore italocubano.

“Ad ispirare la nostra adesione alla festa del libro di Ostia -spiega il patron Mario Esposito- è stata non solo la piena coerenza con le linee ispirative del nostro progetto speciale, ma anche una certa vicinanza di luoghi d’anima. L’iniziativa è infatti organizzata da 32 anni dalla Associazione dedicata a Clemente Riva, testimone rosminiano legato da una profonda amicizia e da un sentimento religioso di confraternità con il nostro Antonio Riboldi, che fu vescovo di Acerra. Al centro di questa iniziativa ci sono il libro e la lettura, ma ancora una volta troviamo soprattutto la speranza e la fiducia nell’uomo”.

FONTE: Il Simposio delle Muse.

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