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Sicilia Queer International New Visions FilmFest

Annunciate le giurie della tredicesima edizione del Sicilia Queer filmfest.

inÈ composta dalla critica francese dei Cahiers du Cinéma Claire Allouche, dall’attrice italiana Simona Malato, dal direttore della sezione Panorama della Berlinale Michael Stütz, dalla regista e produttrice greca Maria Hatzakou e dalla musicista e attrice austriaca Anja Plaschg, la Giuria Internazionale della tredicesima edizione del Sicilia Queer filmfest  – in programma a Palermo ai Cantieri Culturali alla Zisa dal 25 al 31 maggio 2023.

La giuria valuterà i 7 lungometraggi in concorso per la sezione Nuove Visioni, a cui sarà assegnato un premio 1000€, e i 10 cortometraggi in gara per la sezione Queer Short, a cui andrà un premio di 500€.

La Giuria Internazionale, come sempre sarà affiancata da altre due giurie: quella storica costituita dal Coordinamento Palermo Pride, mentre prosegue per il secondo anno consecutivo la giuria composta da tre critici italiani che decreterà il Premio della Critica SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani per i festival affiliati ad AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema). I tre giurati che si occuperanno di dare questo premio sono Ilaria Feole, Francesco Fabio Parrino e Irene Gianeselli.

Il Concorso Internazionale di lungometraggi dedicato alle Nuove Visioni incarna lo spirito del Sicilia Queer, accostando nomi di autori più riconosciuti, anche se poco noti al grande pubblico, a scoperte più nascoste, in un gioco tra alto e basso, piccolo e grande che corrisponde all’essenza della settima arte. Titoli che rappresentano nuove visioni perché di autori giovani, ai primi lavori, o perché radicalmente diversi rispetto a ciò che si è soliti vedere sul grande schermo, rispetto alle narrazioni tradizionali, ai codici e ai canoni: film che dialogano con il cinema queer dal punto di vista tematico o formale, sempre in modo non didascalico e con uno sguardo ampio che ha il cinema al centro dei nostri interessi. La selezione del Concorso di cortometraggi Queer Short è composta da opere variegate nello stile e nello sguardo che trovano quest’anno un fil rouge nella questione della memoria. Indagata attraverso racconti intimi o storie familiari, tramite un dialogo con un recente passato a cui si aggiungono questioni identitarie che solo oggi riescono a consolidare il proprio spazio. Riflessioni quasi nostalgiche sullo scorrere del tempo e sulla memoria permetteranno al pubblico del festival di entrare in connessione con un passato collettivo o personale in grado di emozionare.

FONTE: Ufficio stampa SQFF (Ada Tullo).

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