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Museo Civico Archeologico di Bologna

Le attivitĆ  in programma per le Giornate Europee dell'Archeologia.

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La ricercatrice dottoressaĀ Giulia Riccomi esamina i reperti osteologici da una tomba del sepolcreto etrusco della Certosa al Museo Civico Archeologico di Bologna
Courtesy Settore Musei Civici Bologna, Museo Civico Archeologico

BOLOGNA – Il Museo Civico Archeologico del Settore Musei Civici Bologna partecipa alle Giornate Europee dell’Archeologia che si svolgono dal 16 al 18 giugno 2023.

L’iniziativa, coordinata e promossa dall’Istituto nazionale francese di ricerca archeologica preventiva (INRAP – Institut national de recherches archeologiques prĆ©ventives), dal 2019 ha aperto le porte alla comunitĆ  internazionale invitando i luoghi della cultura ad organizzare attivitĆ  volte a promuovere il patrimonio archeologico e far conoscere il lavoro dell’archeologo.

In linea con lo spirito della manifestazione, animata dalla volontĆ  di mantenere vivo il dialogo con il pubblico attraverso eventi culturali e iniziative a carattere divulgativo e didattico che diano risalto a progetti e attivitĆ  archeologiche in corso, la cui specificitĆ  rimane il piĆ¹ delle volte preclusa ai non addetti ai lavori, il Museo Civico Archeologico di Bologna presenta due appuntamenti nella giornata di venerdƬ 16 giugno: Bononia racconta, la pubblicazione online di un nuovo scenario dedicato al Lapidario romano del museo sul portale “Storia e Memoria di Bologna” e dalle ore 10.30 Cantiere aperto: quando le scienze incontrano la storia, incontro con la ricercatrice bioarcheologa Giulia Riccomi nell’ambito di un cantiere aperto di analisi su scheletri etruschi provenienti dal sepolcreto della Certosa.

Dichiara Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna: “Ricerca, Scienza e Memoria saranno al centro delle attivitĆ  del nostro Museo Civico Archeologico per le Giornate Europee dell’Archeologia. Si scopriranno anche i segreti delle pratiche alimentari etrusco-italiche, grazie allo studio degli scheletri etruschi dal sepolcreto della Certosa conservati al Museo”.

Bononia racconta: storie di antichi bolognesi dal Lapidario del Museo Civico Archeologico.
Dal 16 giugno 2023 il portale web ā€œStoria e Memoria di Bolognaā€, curato dal Museo civico del Risorgimento, arricchisce lo scenario dedicato alle Lapidi cittadine con un approfondimento dedicato al Lapidario romano del Museo Civico Archeologico:
https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico.

Realizzato a partire da un’idea di Sergio Cazzola e sviluppato grazie alla collaborazione scientifica tra gli staff del Museo Civico Archeologico e del Museo civico del Risorgimento, questo nuovo capitolo consente, attraverso mappe concettuali di navigazione, di interrogare per la prima volta, anche semplicemente grazie all’utilizzo del proprio smartphone, 137 monumenti esposti nell’atrio e nel cortile del museo in una passeggiata virtuale che dĆ  nuova voce agli antichi cittadini di Bononia, colonia latina fondata nel 189 a.C.
In particolare, saranno soprattutto le stele funerarie del cosiddetto ā€œMuro del Renoā€ a far conoscere un’umanitĆ  variegata e operosa fatta di donne e uomini, artigiani e magistrati, liberi e liberti, indigeni e stranieri che a Bologna trovarono una casa accogliente. A seguito di una grande inondazione del Reno a partire dall’ottobre del 1894, la zona dell’attuale Pontelungo fu al centro di uno dei piĆ¹ importanti rinvenimenti archeologici di fine secolo: gli operai, incaricati di risistemare l’argine, portarono alla luce oltre 200 lapidi reimpiegate per opere di consolidamento dell’alveo del fiume in etĆ  tardo antica (IV secolo d.C.) e provenienti da un vicino sepolcreto di etĆ  romana (I sec. a.C. ā€“ I sec. d.C.).

Attraverso la mappa e i prospetti delle pareti espositive si potrĆ  accedere alle singole schede delle opere, trovandovi oltre alla trascrizione e alla traduzione un commento articolato e degli approfondimenti su vari aspetti della vita e della cultura romana.

La pubblicazione online si rivolge principalmente al pubblico non specialistico, che nei messaggi di vita e di storia incisi in queste pietre potrĆ  trovare numerosi spunti sulla cultura e societĆ  del mondo romano. Era dal 1960 che non si affrontava in cittĆ  lo studio dell’epigrafia latina in un’ottica di leggibilitĆ  ed interpretazione cosƬ aperta al grande pubblico. Allora fu Giancarlo Susini, professore ordinario di Storia Romana all’UniversitĆ  di Bologna e indiscusso maestro dell’epigrafia e della comunicazione storica, che diede alle stampe con Rosanna Pincelli il volume Il Lapidario: una schedatura quasi esaustiva, divulgativa ma anche di altissimo profilo scientifico, dei monumenti lapidei presenti al Museo Civico, non ancora separato nelle raccolte archeologica e medievale.

“Proprio nel solco di questa opera fondamentale si sono inserite le curatrici del progetto, le funzionarie archeologhe Federica Guidi e Marinella Marchesi, con il fondamentale supporto di Valentina Uglietti, che ha svolto parte del suo dottorato in epigrafia romana nel nostro museo.” – sottolinea Paola Giovetti, direttrice del Museo Civico Archeologico – “Senza nessuna pretesa di emulare il Maestro Susini, abbiamo cercato di creare uno strumento attuale e facilmente consultabile, per dare nuova vita ad un ricco patrimonio civico, a partire dalla traduzione in italiano delle epigrafi latine, che cosƬ diventano davvero alla portata di tutti”.

I monumenti inseriti nel nuovo scenario sono parte del vasto patrimonio di lapidi del Museo Civico Archeologico, composto da oltre 400 reperti: in questa prima fase di schedatura si ĆØ data la precedenza ai monumenti provenienti da Bologna e dal suo territorio, senza rinunciare ad una piccola rappresentanza delle cosiddette lapidi ā€œalieneā€, giunte da collezioni private e per lo piĆ¹ rinvenute a Roma.

Il pubblico, via web o anche in presenza negli spazi del Lapidario attraverso l’utilizzo del proprio smartphone, potrĆ  apprezzare i segni tracciati dai lapicidi (non privi di sorprendenti errori di ortografia!) e le parole cui fu affidato il ricordo delle tante persone che animarono le strade e le piazze di Bononia: l’imperatore Nerone, il centurione Manilio Cordo, la piccola Sosia Isiade, la numerosa famiglia degli Alennii e tanti altri ancora.

Osserva Otello Sangiorgi, direttore del Museo civico del Risorgimento: “Per il portale www.storiaememoriadibologna.it questo lavoro costituisce un’importante tappa nel progetto complessivo di valorizzazione del patrimonio dei Musei Civici, in modo da renderne sempre piĆ¹ agevole e “attraente” la fruizione. Inoltre, dopo la pubblicazione di tutte le lapidi cittadine e del Lapidario del Museo Civico Medievale, si conferma l’interesse verso questo tipo di testimonianza del passato: tutti i monumenti ci parlano, ma le lapidi lo fanno con una particolare intensitĆ : esse infatti ā€œci vogliono parlareā€. Col loro linguaggio essenziale e idealizzato, non soltanto raccontano le tante vicende della nostra cittĆ , ma inducono il lettore di ieri e di oggi a riconoscersi in una storia comune”.

Alcuni esempi di schede consultabili:
https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico/lapide-di-q.-manilius-cordus-2182-opera
https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico/lapide-dei-mestieri-2248-opera
https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico/targa-dei-bagni-pubblici-di-c.-legiannus-verus-2267-opera
https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico/targa-di-c.-trebius-maximus-2261-opera
https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico/altare-con-limmagine-del-dio-silvano-2307-opera
https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico/lapide-dei-cornelii-2219-opera

Il portale “Storia e Memoria di Bologna” ĆØ un progetto digitale che si propone di raccontare il passato della cittĆ  di Bologna e del suo territorio metropolitano attraverso il linguaggio dei monumenti e la voce dei protagonisti maggiori e minori della storia, che convergono in percorsi tematici definiti “scenari”. L’archivio digitale di ogni scenario ĆØ in continuo aggiornamento: vi si possono trovare profili biografici, linee del tempo, mappe, documenti, schede di opere d’arte, fonti e un’ampia emeroteca scaricabile. Ad oggi sono consultabili oltre 40.000 biografie, arricchite dal racconto di oltre 2.300 eventi, 2.600 opere, 600 organizzazioni sociali, oltre 700 luoghi descritti e quasi 70.000 elementi multimediali inseriti nelle varie schede descrittive.
Il portale web ĆØ quindi una sorta di grande libro della memoria bolognese, che mette in relazione il piano della storia di un singolo evento o individuo con quello della storia nazionale e internazionale.

Cantiere aperto. Quando le scienze incontrano la storia, incontro con Giulia Riccomi
Un cantiere aperto, alcuni scheletri sotto indagine, una scienziata a disposizione della curiositĆ  del pubblico.
Nell’ambito di un progetto di ricerca di eccellenza sostenuto da un finanziamento MUR “Young Researchers-Linea SoE”, Giulia Riccomi, bioarcheologa e ricercatrice presso la Divisione di Paleopatologia del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dellā€™UniversitĆ  di Pisa, sta svolgendo un’analisi paleopatologica e biochimica su alcune serie osteologiche inumate di etĆ  pre-romana finalizzata a ricostruire le pratiche alimentari etrusco-italiche tra VII e IV secolo a.C., tra cui gli scheletri etruschi dal sepolcreto della Certosa conservati al Museo Civico Archeologico di Bologna.
VenerdƬ 16 giugno dalle ore 10.30 alle 11.30 la dottoressa Riccomi sarƠ a disposizione del pubblico nella Sala X del museo per spiegare il progetto, i metodi utilizzati e i risultati che lo studio si propone di ottenere. Ingresso con biglietto museo.

Informazioni
Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2 | 40124 Bologna
Tel. 051 2757211
www.museibologna.it/archeologico
mca@comune.bologna.it
Facebook: Museo Civico Archeologico di Bologna
YouTube: Museo Civico Archeologico di Bologna

Orari di apertura
LunedƬ, mercoledƬ, giovedƬ, venerdƬ, sabato, domenica, festivi ore 10-19
Chiuso martedƬ non festivi

Ingresso
Intero ā‚¬ 6 | ridotto ā‚¬ 4 | gratuito possessori Card Cultura

Settore Musei Civici Bologna
www.bolognamusei.it
Instagram: @bolognamusei

FONTE: Ufficio Stampa Bologna Musei.

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