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Atelier Musicale 2023: un omaggio a Riccardo Terzi e alla musica senza confini

La XXIX edizione della rassegna milanese propone un ricco cartellone di concerti tra jazz, musica eurocolta e trasversalità contemporanea.

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La Cascina Cuccagna a Milano

MILANO – La XXIX edizione dell’Atelier Musicale, presenza storica e di alto profilo culturale nella programmazione musicale della città di Milano, è dedicata alla figura del politico, sindacalista e intellettuale Riccardo Terzi, che della rassegna fu uno dei fondatori, oltre che il primo presidente dell’associazione culturale Secondo Maggio che la organizza. Proprio al ricordo della sua grande personalità, figura di notevole rilievo per l’Italia e per Milano (che lo ha onorato con la presenza nel Famedio), l’Atelier aprirà sabato 30 settembre i battenti della nuova stagione alla Camera del Lavoro (ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5-10 euro) con un concerto straordinario della Milano C-Jazz Band di Enrico Intra, con ospiti alcuni tra i musicisti più prestigiosi della scena jazzistica continentale quali Gianluigi Trovesi, Claudio Fasoli e Franco D’Andrea, tutti impegnati con l’orchestra per suonare blues originali dedicati all’amico Riccardo, scomparso nel 2015 a settantaquattro anni.

L’Atelier apre così la XXIX edizione con un evento che rappresenta anche la sua storia: la lirica ed europea progettualità di Claudio Fasoli, la complessità ritmica e tematica di Franco D’Andrea, le peculiarità melodiche e formali di Gianluigi Trovesi e l’originalità  del mondo europeo, ma fortemente legato alla cellula blues, di Enrico Intra saranno, infatti, i motori della musica che risuonerà nell’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro. Senza dimenticare gli straordinari solisti della band, altrettante figure di rilievo assoluto, che contribuiranno a fare di questo concerto un grande inizio per l’Atelier.

Un altro ricordo della nuova stagione andrà a Giorgio Gaslini, con la prima assoluta di una sua opera inedita, il Camilo Torres, che grazie al lavoro di Alfonso Alberti chiuderà il cartellone il prossimo 16 marzo. Due momenti di assoluta originalità, in prima esecuzione, secondo l’abitudine consolidata dell’Atelier di proporre quello che manca nella programmazione cittadina: commissionare nuovi lavori o presentare pagine quasi mai eseguite, spesso con protagonisti i giovani musicisti, a cui si offre visibilità per i loro progetti. Tra queste due grandi serate che apriranno e chiuderanno la stagione ci sarà il consueto intreccio tra proposte contemporanee fortemente trasversali, musica eurocolta e jazz, con pagine rare, riletture, sguardi alla storia e alla trasversalità che incontra il pop, la musica classica e il folklore, tutte spiegate con agili, ma approfonditi programmi di sala e sintetiche introduzioni all’ascolto prima di ogni concerto.

Il cartellone, compilato senza alcun pregiudizio stilistico, offre per la parte eurocolta una notevole ripresa de Le mammelle di Tiresia di Poulenc-Apollinaire (il 7 ottobre), pagina raramente messa in scena, e un concerto dedicato a composizioni del Novecento e contemporanee per quartetto d’archi, proposte dall’eccellente, e poco ascoltato dalle nostre parti, Quartetto Pezzé (il 28 ottobre). Analoga scelta è stata fatta per i duetti violino/pianoforte (sabato 18 novembre con Roberto Arnoldi e Fabio Locatelli) e violoncello/pianoforte (il 27 gennaio prossimo con Claudio Merlo e Nicola Garibaldi), entrambi nel segno di repertori vasti e inconsueti, con diversi autori di oggi.

Tra le pagine più legate alla trasversalità contemporanea di impronta jazzistica c’è, invece, il trio  Blue Baroque (14 ottobre), che prende spunti dal Medioevo al Barocco per muoversi sul terreno di un’ampia improvvisazione nel solco del jazz europeo, così come quello del pianista Umberto Petrin farà un’operazione analoga partendo dalla musica dance degli Chic, gruppo di culto degli anni Settanta (25 novembre). Sabato 11 novembre Francesco Diodati, forse  la più luminosa tra le nuove voci della chitarra del jazz italiano di oggi, proporrà il singolare quartetto per due chitarre elettriche con live electronics, viola e violoncello, riuniti nel gruppo TellKujira, mentre la pianista e cantante Giulia Malaspina opererà un aggancio con l’universo della canzone pop e l’espressione jazzistica (il prossimo 9 marzo).  Multimediale, nato per Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura, è il progetto “Invenzioni a più voci” del pianista e compositore Claudio Angeleri, che unisce musica, letteratura e immagini ispirate da figure fondamentali per la storia delle due città lombarde (21 ottobre). Il sestetto di Marco Mariani riprenderà in forma aggiornata, il 3 febbraio prossimo, il progetto di un jazz che guarda alle colonne sonore, cinematografiche e televisive, mentre Rosario Giuliani, Roberto Tarenzi e Dario Napoli attingeranno alla storia del jazz e ad alcuni dei suoi protagonisti più illustri. Il primo, sassofonista di fama mondiale, metterà in relazione i mondi sonori di Parker, Coleman e Coltrane (il prossimo 20 gennaio); il secondo, pianista tra i più influenti della generazione dei quarantenni, esplorerà le composizioni di Herbie Hancock e McCoy Tyner (il 10 febbraio); il terzo, infine, presenterà il 2 marzo un repertorio che intende valorizzare le meravigliose e spesso poco conosciute composizioni di Django Reinhardt, delle quali è un interprete apprezzato in tutta Europa.

Il cenacolo culturale dell’Atelier torna, dunque, con la consueta varietà delle sue proposte, allontanandosi da routine e luoghi comuni per realizzare una stagione che guarda, prima di tutto, al fatto culturale, lontana da mode effimere e programmazioni superficiali.

L’ingresso è riservato agli aderenti all’associazione culturale Secondo Maggio.
Abbonamento stagionale: 80 euro. Biglietti per i singoli concerti: 10 euro.
Costo della tessera associativa: ordinaria 5 euro, di sostegno 10 euro.
On line: www.secondomaggio.org
Tel: 02/55025291-293; 02/5455428; 335/6616363. Email: eury@iol.it, secondomaggio@alice.it

FONTE: Ufficio Stampa Atelier Musicale (Andrea Conta).

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