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Le città invisibili di Calvino ispirano un progetto artistico-culturale in Campania

Il Premio Penisola Sorrentina celebra il centenario della nascita dello scrittore con una speciale iniziativa diretta dall’artista Giuseppe Leone.

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Un uomo e uno scrittore libero. Italo Calvino avrebbe compiuto cento anni.

BENEVENTO – Nel centenario della nascita di Italo Calvino, uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento, il Premio Penisola Sorrentina, con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Campania, lancia una speciale iniziativa artistico-culturale, che sarà diretta dal sannita Giuseppe Leone.
Ad ispirare il progetto sarà il romanzo “Le città invisibili”, pubblicato nel 1972, in cui il racconto si basa sul dialogo fra Marco Polo e l’imperatore Kublai Khan.

Il viaggio letterario verrà convertito in una incursione dell’ immaginario artistico e nell’occasione per disegnare una nuova immaginazione civica, un nuovo rapporto tra spazio e tempo, offrendo visibilità a quelle bellezze nascoste, a quei borghi dell’entroterra campano, in cui il passato sembra ritornare presente.
Il fluire lento dona l’opportunità di riscoprire l’essenza dell’essere umano che – come profetizzato da Calvino – è l’elemento precipuo a diventare sempre più invisibile.
In questo gioco di frammenti e di rimandi, nella dialettica tra il visibile e l’invisibile, si inserisce la programmazione del progetto culturale, prodotto dal Simposio delle Muse Ets, che verrà ufficializzato e presentato nel corso dei lavori della 25esima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico in programma a Paestum (SA).
“La ricerca sul viaggio mi ha sempre appassionato. Tra gli sviluppi della mia arte, che spesso ha toccato diversi ambiti disciplinari e tematici, la costruzione di un sistema di promozione turistica di piccole realtà del Sannio, come ad esempio San Giorgio La Molara e Guardia Sanframondi, costituisce una occasione preziosa per far conoscere e consolidare la memoria e il futuro delle risorse del territorio”, spiega l’artista Giuseppe Leone.

FONTE: Il Simposio delle Muse.

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