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Un team europeo cerca di risolvere il mistero del clima del passato in Antartide

Il progetto Beyond EPICA - Oldest Ice ha iniziato la terza campagna di perforazione profonda per estrarre una carota di ghiaccio che potrebbe rivelare la storia climatica della Terra di 1,5 milioni di anni fa.

copertinaROMA – Nel campoĀ remotoĀ di Little Dome C, in Antartide, a pochi chilometri dalla stazione Concordia, un team internazionale composto da 16Ā persone, traĀ ricercatori e personale logistico,Ā ha iniziato la terza campagna di perforazione profonda per il progetto europeo Beyond EPICA (EuropeanĀ Project for IceĀ CoringĀ in Antarctica)Ā – OldestĀ Ice. Il gruppo lavorerĆ Ā per oltre due mesi sulĀ plateau antartico a 3.200 metri di altitudine, dove la temperatura media estiva ĆØ di -35 Ā°C. Nei prossimi anni lā€™analisi dellaĀ carota di ghiaccio,Ā estratta dalla superficie fino a una profonditĆ  di 2,7 km,Ā consentirĆ  di ricostruire la storia climatica della Terra andando indietro nel tempo di 1,5 milioni di anni, per rivelare informazioni sulla temperatura e sulla concentrazione di gas serra nellā€™atmosfera.
ā€œQuesta carota di ghiaccio ci darĆ  informazioni sul clima del passato e sui gas serra presenti nellā€™atmosfera durante la Transizione del Medio-Pleistocene (MPT), avvenuta tra 900.000 e 1,2 milioni di anni faā€,Ā spiega Carlo Barbante, coordinatore del progetto, direttore dellā€™Istituto di scienze polariĀ del Consiglio nazionaleĀ delle ricercheĀ (Cnr-Isp) e professore allā€™UniversitĆ  Caā€™Ā Foscari Venezia. ā€œDurante questa transizione, la periodicitĆ  climatica tra le ere glaciali ĆØ passata da 41.000 a 100.000 anni: il motivo per cui ciĆ² ĆØ accaduto ĆØ il mistero che speriamo di risolvereā€.
Il progetto ĆØ stato finanziato dalla Commissione Europea con 11 milioni di euro, ĆØ coordinato dallā€™Istituto di scienze polariĀ del CnrĀ e coinvolge dodici istituti di ricerca europei. Oltre al CnrĀ e allā€™UniversitĆ  Caā€™Ā Foscari Venezia, partecipa anche lā€™AgenziaĀ Nazionale per le Nuove Tecnologie, lā€™EnergiaĀ e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA),Ā incaricata, insieme allā€™IstitutoĀ Polare Francese (IPEV), della gestione della logistica.
Le attivitĆ  del progetto Beyond EPICA – OldestĀ IceĀ beneficiano di una sinergia con le ricerche condotte nellā€™ambito del Programma italianoĀ di ricercheĀ in Antartide (PNRA), finanziato dal MUR e coordinato dal CnrĀ per le attivitĆ  scientifiche e dallā€™ENEA per lā€™organizzazione logistica delle attivitĆ  presso le basi antartiche.
ā€œNella campagna precedente, nonostante le condizioni meteorologiche proibitive e alcuni problemi con la strumentazione di perforazione, il team ha lavorato molto duramente raggiungendo la profonditĆ  di 808 metriā€,Ā conclude Barbante. ā€œQuestā€™annoĀ sarĆ  impiegato uno spettrometro laser, in funzioneĀ presso la stazione Concordia, per analizzare quasi in tempo reale la composizione isotopica dellā€™ossigeno e dellā€™idrogeno del ghiaccio appena estratto da Little Dome C; questo permetterĆ  di rilevare istantaneamente i cicli climatici, fornendo una datazione preliminare del ghiaccioā€.
Little Dome C ĆØ unā€™area di 10 km2, situata a 35 km dalla Stazione italo-francese Concordia,Ā uno dei luoghi piĆ¹ estremi della Terra.Ā Il personale coinvolto nella stagione di perforazione vi sta lavorando da metĆ  novembreĀ e terminerĆ Ā a fine gennaio 2024.
Proprio come un libro antico, la calotta glaciale dellā€™Antartide ha registrato e conservato la storia ambientale del nostro pianeta. I ricercatori saranno in grado di determinare le concentrazioni deiĀ gas serra, come il metano e lā€™anidride carbonica, nellā€™atmosfera del passato, collegando questi risultati allā€™evoluzione della temperatura e rivelando informazioni sul clima degli ultimi 1,5 milioni di anni.
Il progetto Beyond EPICA ĆØ giunto alla terza stagione di perforazione e continuerĆ  fino al 2026: uno sforzo scientifico e logistico europeo basato sulla cooperazione e sullā€™innovazione.

I partecipanti della spedizione 2023/2024: Ā 
ā€‹ā€‹ā€‹Olivier Alemany e Philippe Possenti del Centre national de la recherche scientifique, RĆ©mi Dallmayr, Matthias HĆ¼ther, Gunther Lawer, Johannes Lemburg dellā€™Alfred Wegener Institute, Saverio Panichi and Andrea Ceinini di ENEA, Ines Gay from IPEV, James Veale del British Antarctic Survey, Federico Scoto dellā€™Istituto delle scienze dellā€™atmosfera e del clima del Cnr, Michaela MĆ¼hl and Fortunat Joos dellā€™UniversitĆ  di Berna, Julien Westhoff, Iben Koldtoft, Tamara Gerber dellā€™UniversitĆ  di Copenhagen.

FONTE: Ufficio Stampa CNR.

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