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Le mie poesie non cambieranno il mondo: il documentario su Patrizia Cavalli in onda su Rai 3

Un ritratto intimo e ironico di una delle più grandi poetesse italiane contemporanee, scomparsa nel giugno 2022. Venerdì 8 dicembre alle 23.15 su Rai 3 e su Rai Play.

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Ducrot Cavalli ca. 1990

Presentato alle Notti Veneziane, in occasione dell’80esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, e distribuito in sala da Fandango, venerdì 8 dicembre alle 23.15 arriva su Rai 3 il documentario Le mie poesie non cambieranno il mondo, prodotto da Fandango in collaborazione con Rai Documentari: dagli autori Annalena Benini e Francesco Piccolo, un ritratto intimo, ironico e libero di Patrizia Cavalli. La poetessa, o meglio poeta come preferiva essere chiamata, amata da Elsa Morante incarna la modernità anche pop della poesia italiana contemporanea, l’amore per le parole e per la performance. In una versione di 52 minuti, disponibile anche su Rai Play, la storia di una donna totalmente libera, bisognosa di pubblico e di amicizia, bisognosa di giocare seriamente con la vita.

Una ragazza che scappa dalla provincia e dalle sue regole ordinarie per diventare, avanti e indietro nel tempo, regina di se stessa. Con grande talento, innocenza e sense of humour. Il documentario restituisce allo spettatore la carnalità, la libertà e il calore delle poesie di Patrizia Cavalli, l’esperienza di un’autentica ispirazione poetica fondata sulla vita quotidiana, e il senso profondo di un’esistenza che rifiuta la banalità delle definizioni. Patrizia Cavalli è morta il 21 giugno 2022, durante la post-produzione di questo film, che custodisce la sua ultima testimonianza.

“Abbiamo voluto mostrare Patrizia Cavalli nella sua verità e intimità, e offrire al pubblico la possibilità di conoscerla davvero” spiegano i due scrittori e registi al loro esordio cinematografico – “Per incontrare Patrizia Cavalli bisogna passare del tempo nelle sue stanze, tra i suoi cappelli, i libri, le poltrone, il tavolo del soggiorno, la grande foto di Elsa Morante, nel posto in cui ha vissuto da quando ha iniziato a scrivere poesie, il posto che coincide con la sua scoperta del mondo e con la vita esteriore e anche interiore. È stato un incontro tra amici, soprattutto all’inizio, quindi era giusto

mostrarne anche il backstage, la costruzione del film, i cambi d’umore e di idea. Abbiamo seguito Patrizia Cavalli con fiducia e lei si è fidata di noi e ci ha offerto il suo sguardo sul mondo, sulla poesia, sull’amore, sul poker, sulla malattia. Le poesie, le canzoni, la gioia di discutere, il trionfo della gelosia. L’abbiamo seguita nella sua generosità di offrire la verità su ogni cosa: la verità di un pensiero non conforme e la verità del desiderio di performance, di divertimento, che vince su tutto ed è un atto poetico. Tra i più grandi poeti italiani contemporanei, Cavalli, scomparsa nel giugno 2022, ha raccontato la vita e il mondo con la sua voce, noi l’abbiamo soltanto accompagnata”.

Patrizia Cavalli, nata a Todi nel 1947, esordisce nel 1974 con Le mie poesie non cambieranno il mondo pubblicate da Einaudi e dedicate a Elsa Morante. Escono sempre per Einaudi, Il cielo (1981), Poesie (1992), Sempre aperto teatro (1999, Premio Letterario Viareggio-Repaci), Pigre divinità e pigra sorte (2006, Premio Dessì), Datura (2013). Per il teatro ha tradotto William Shakespeare, Oscar Wilde e Molière. Nel 2005 Nottetempo edizioni pubblica La guardiana e, nel 2011, La patria; nel 2017 per la casa editrice Quodlibet esce Flighty matters, cinque poesie e un racconto sulla moda in edizione bilingue. Insieme alla cantautrice Diana Tejera realizza nel 2012, per le edizioni Voland, Al cuore fa bene far le scale, un libro con cd di poesie e canzoni. Oltre a numerosi premi, tra cui Viareggio, Pasolini, Cardarelli, De Sanctis, Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei, ha ricevuto il titolo di Chevalier des Arts et des Lettres dal governo francese. Nel 2019 scrive il suo primo e unico libro di prose, Con passi giapponesi (Einaudi), finalista del Premio Campiello. Le sue poesie sono state tradotte in varie lingue, tra cui il francese, l’inglese, lo spagnolo e il tedesco. Patrizia Cavalli è scomparsa il 21 giugno 2022 a Roma, dove ha sempre vissuto fin dagli anni giovanili.

Annalena Benini
Giornalista e scrittrice. Lavora al Foglio dal 2001, dove ha fondato e cura l’inserto settimanale Il figlio, che è anche un podcast, e dirige la rivista culturale Review. Ha pubblicato La scrittura o la vita (Rizzoli, 2018) e ha curato la raccolta I racconti delle donne (Einaudi, 2019). Il suo ultimo libro è Annalena (Einaudi, 2023). Ha scritto e condotto per la Rai i programmi Romanzo italiano e Pietre d’inciampo. Nel 2021 ha ricevuto il premio Viareggio Repaci per il giornalismo. Nel 2023 è stata nominata direttrice editoriale del Salone internazionale del libro di Torino.

Francesco Piccolo
Scrittore e sceneggiatore. Ha firmato, tra le altre, sceneggiature per Nanni Moretti, Silvio Soldini, Paolo Virzì, Francesca Archibugi, Daniele Luchetti, Marco Bellocchio. Ha sceneggiato le serie tv L’amica geniale e La vita bugiarda degli adulti. I suoi ultimi libri sono: Il desiderio di essere come tutti (Premio Strega 2014), L’animale che mi porto dentro, la trilogia dei Momenti trascurabili, La bella confusione. Collabora con Repubblica.

Scheda tecnica
Una produzione: Fandango
In collaborazione con: Rai Documentari e Rai Teche
Autori: Annalena Benini e Francesco Piccolo
Regia di: Annalena Benini e Francesco Piccolo
Anno: 2023
Durata: 52’

Le mie poesie non cambieranno il mondo
Il documentario su Patrizia Cavalli

prodotto da Fandango
in collaborazione con Rai Documentari

Esordio alla regia di Annalena Benini e Francesco Piccolo

In onda venerdì 8 dicembre in seconda serata su Rai 3

Rai Documentari Creata nel gennaio 2020, Rai Documentari è la direzione di riferimento all’interno dell’azienda per l’industria del documentario. Direttore Fabrizio Zappi

FONTE: Ufficio Stampa Rai Documentari (Luca Lari).

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