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Körper, la danza che incanta l’Italia e il mondo

Il Centro Nazionale di Produzione della Danza presenta il Trittico di Adriano Bolognino e Stuporosa di Francesco Marilungo, due opere di grande intensità e poesia.

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“Come Neve” – Foto di Adriano Bolognino

Sarà un 2024 molto intenso per la circuitazione delle produzioni di Körper, Centro Nazionale di Produzione della Danza, attivo in Italia e all’estero con numerosi progetti artistici. Durante il mese di febbraio il coreografo napoletano Adriano Bolognino presenterà il suo Trittico nei teatri del Ce.D.A.C. (Centro Diffusione Attività Culturali), il circuito multidisciplinare dello spettacolo della regione Sardegna, portando in scena Come neve, Gli Amanti e Your Body is a Battleground, tre performance dalla partitura profonda ed estremamente poetica. L’intensità dei lavori di Bolognino incanterà il Bocheteatro di Nuoro (4 febbraio), il Teatro Centrale di Carbonia (5 febbraio), il Teatro Comunale di San Gavino (6 febbraio), e il Teatro Civico di Alghero (7 febbraio). La performance Come neve dello stesso Bolognino sarà inoltre ospitata dalla settima edizione del FOG Performing Arts Festival, organizzato da Triennale Milano (10 febbraio). Francesco Marilungo continua poi la sua tournée internazionale con Stuporosa, una performance evocativa sull’elaborazione del lutto che andrà in scena in India, in occasione dell’Itfok – International Theatre Festival of Kerala 2024 nello stato del Kerala (15 febbraio) e dell’Attakkalari India Biennal a Bangalore, capitale dello stato indiano meridionale di Karnataka (18 febbraio).

Da anni Körper propone lavori di qualità e spessore artistico alla scena nazionale e internazionale, ponendo molta cura e attenzione all’identità e all’unicità della performance.  Il Trittico di Adriano Bolognino presenta al pubblico una linea narrativa costituita da suggestioni e ideologie che ci riportano a un immaginario quasi sognante, ma estremamente concreto. Come neve parte dall’immagine della neve osservata dagli occhi di un bambino e prosegue verso il ricordo e il senso di benessere, protezione e comunità che ne scaturisce; prima di iniziare a lavorare con i corpi delle danzatrici (Rosaria Di Maro e Noemi Caricchia), crea un ambiente che rispecchi già l’idea della creazione, a cominciare dai loro abiti. Viene dunque coinvolto “Il club dell’uncinetto”, un gruppo di donne che, durante la pandemia, si è ritrovato per reinventarsi, riscoprendo un’arte e trasformandola in un nuovo lavoro. Intrecciando questi elementi, lo spettatore viene invaso da una nevicata improvvisa di corpi in movimento, fermo in una serena contemplazione. Bolognino compone una coreografia come fosse uncinetto: una trama intricata eppure elegante, un intreccio consapevole che genera nuove forme. Costruire, cucire, ricucire, reinventare.

Il secondo spettacolo prende spunto dal calco de Gli Amanti risalente al 79 d.C., portando alla luce un amore interrotto improvvisamente dalla forza prepotente della natura, ma custodito in eterno. L’abbraccio che li avvolge da circa 2.000 anni apre mondi e spazi di riflessione che vanno oltre la dimensione temporale, aprendo uno spiraglio di libertà attraverso il movimento dei corpi. Your body is a battleground si interroga poi sulla valenza dei ruoli sociali: il titolo rimanda all’immagine in di Barbara Kruger, creata e diffusa per la marcia delle donne di Washington nel 1989, grande manifestazione in favore della libertà femminile di autodeterminazione sul proprio corpo e sull’aborto negli USA.

In Stuporosa di Francesco Marilungo invece, seguendo in maniera tangente il principio del pathos ideato da Roland Barthes, si percepisce la costante tensione verso una perdita di controllo, verso un’espressione parossistica del dolore che si sviluppa attraverso un codice coreografico comune. Le quattro performer (Alice Raffaelli, Roberta Racis, Francesca Linnea Ugolini, Vera Di Lecce) cercano di recuperare un senso di collettività, una ritualità, di instaurare nuove forme di mutuo soccorso, sussurrando antiche formule magiche, rievocando danze tradizionali e cantando una ninna nanna salentina: la ninna nanna e il lamento diventano forme rituali strettamente connesse. Come la prima accompagna i bimbi dalla veglia al sonno, così la seconda permette di favorire il passaggio dal mondo dei vivi al mondo dei morti.

Körper – centro nazionale di produzione della danza
Körper continua la sua attività di produzione e valorizzazione dei nuovi linguaggi della danza contemporanea in Campania, in Italia e all’estero. Un progetto articolato non solo attraverso produzioni di spettacoli nei teatri, ma anche con residenze, incontri, in grado di mettere in relazione la scena contemporanea locale con quanto avviene a livello nazionale e internazionale.

Il riconoscimento del MIC a giugno 2022 come Centro Nazionale di Produzione della Danza arriva dopo 20 anni di attività e stimola il Centro a continuare a sostenere l’emersione dei giovani coreografi/e del territorio della Regione Campania, con uno sguardo aperto alle realtà artistiche internazionali.

Il Centro di Produzione Körper negli anni ha costruito  relazioni con realtà istituzionali e territoriali di produzione e diffusione della danza e delle arti, come il Teatro Pubblico Campano, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli – MANN, l’Accademia delle Belle Arti, il Centro di Produzione Teatrale Casa del Contemporaneo, il Teatro Nazionale di Napoli, il Liceo Coreutico Palizzi con le quali  è in costante dialogo, ampliando così la propria proposta di programmazione nei luoghi delle partnership.

Informazioni
081.245.74.15/335.70.46.743
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FONTE: Ufficio Stampa Theatron 2.0

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