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Innovazione e Umanità: Il Futuro dell’Impresa Italiana Illuminato a Norcia

Norcia 2024 Glocal Economic Forum: Un Ponte tra Tradizione e Visione Futuristica.

inSi è conclusa sabato 4 maggio la quinta edizione del Norcia 2024 Glocal Economic Forum di ESG89 che ha visto a confronto molti imprenditori nazionali con le istituzioni per discutere di sostenibilità, prospettive future e l’importanza di fare rete tra gli stakeholder per garantire, così, una lunga vita alle imprese italiane. Per due giorni Norcia ha respirato il clima dei ‘business forum milanesi’ grazie ai numerosi panel in programma, ma con un sentiment umanistico e riflessivo.

“Questo non è un semplice forum, ma l’occasione per mettere a fuoco i trend che anticipano gli aspetti rilevanti in Italia” – così Gianfranco Recchia, Partner Audit & Assurance di Deloitte e responsabile Umbria, ha inaugurato il panel di venerdì 3 maggio “Capital market: sostenibilità, meritocrazia e sviluppo”. Dall’incontro sono emersi i progetti dei fondi e degli imprenditori partecipanti, “Ci piace investire in aziende che abbiano un talento unico a livello internazionale. Tra i nostri obiettivi rientra anche l’Umbria e il centro Italia su cui investiremo attraverso operazioni di aggregazione” – così ha aperto le danze Davide Arrigoni, Principal di Wise Equity. Aggregazione, rete e sistema sono state le parole chiave del dialogo, “Per crescere bisogna togliere il freno a mano, Il rischio altrimenti è la perdita d’identità che lenisce la reputazione aziendale” – sottolinea Francesco Ortix, AD Art S.p.a. Un sostegno che spesso le imprese trovano insieme ai fondi, grazie ai quali si sviluppano e crescono, come nel caso di Manuel Faleschini Presidente Waycap.

“Occorre trovare un fondo che abbia la stessa visione dell’azienda. Nel 2019 la sostenibilità era utopistica, ma io la immaginavo come il fondamento del futuro e oggi sappiamo dove stiamo andando” – ha dichiarato Faleschini.

Con la voce rotta dall’emozione, la gratitudine ai fondi emerge anche dalle parole della figlia del fondatore dell’azienda Salpa, Maria Rita Cherubini: “I fondi fanno parte della famiglia, ci hanno aiutato a riorganizzarci e a dividere il peso delle responsabilità”. Un pensiero avvalorato anche dalle parole di Paolo Bazzica, Ceo Bazzica Group: “In un mondo così globalizzato, lo sviluppo va supportato” e Andrea Marcantonini, Ceo MCT Marcantonini Concrete Technology: “La crescita è obbligatoria, come ottenerla è il problema e da soli diventa difficile raggiungerla”.

Equilibrio tra innovazione e umanità, a sottolineare questo binomio sono stati Sauro Rossi, Ceo Park It “Per noi il valore del prodotto sono le persone, senza intelligenza artificiale riusciamo ancora ad offrire un servizio funzionale” e Raniero Pallottini, AD Prosciuttificio Salpi: “Il passo più importante è arrivato 10 anni fa costruendo uno stabilimento totalmente ipogeo citato anche alla Biennale di Venezia”.

La giornata è poi proseguita con il secondo panel “Ricerca e innovazione: driver di sostenibilità”. Innovare garantendo performance di sostenibilità a 360 gradi, è stato questo il cuore del dibattito che ha animato il confronto con la filosofa Myriam Ines Giangiacomo, Ceo Bottega Filosofica: “L’impresa sta in piedi grazie alle persone, deve generare un valore basato sul talento e il talento si guarda solo considerando le persone”.

“A volte mancano le linee guida che indirizzino la buona comunicazione nei settori di mercato. Le priorità? Internalizzare la questione sostenibilità nel proprio gruppo e solidificare la comunicazione aziendale” – aggiunge Marco Mazzetti, Sustainability Expert Mapei SpA a cui è seguito Luca Proietti, Direttore Arpa Umbria: “Oggi l’imprenditore strategico deve avere una visione chiara degli obiettivi. L’esigenza è il capitale umano, bisogna dare il valore pubblico alle imprese e ai cittadini”.

Si è proseguito poi con l’ultima giornata del Forum, iniziata con il panel “Turismo: opportunità sostenibili in Umbria”, un’occasione per analizzare il quadro attuale del turismo in Umbria e presentare i progetti in cantiere. Tra i promotori di queste ambizioni, Gabriele Bigini, Ceo Sistema Servizi: “Abbiamo pensato a un progetto che mira a riqualificare il turismo e a rafforzare la responsabilità degli investimenti guidati dai parametri ESG”.

Prospettive avvalorate dai dati riportati da Jessica Lanari, Partner Deloitte Audit & Assurance e Carmela Colaiacovo, Presidente Confindustria Alberghi:“Il 60% dei viaggiatori intervistati è influenzato nella scelta da fattori sostenibili. Il 75% di essi ritiene che turismo sostenibile sia la chiave per il Paese per concorrere alla transizione ecologica” – ha commentato Lanari.

“Sono 50 i miliardi di euro che i turisti spendono visitando il nostro territorio – ha aggiunto Colaiacovo – il turismo di lusso e sostenibile è il trend del futuro”. “Su 24.000 agriturismi in Italia, 1400 sono umbri e tutti attualmente operativi, indice che l’Umbria ha uno straordinario patrimonio di ricettività rurale. La vera sfida è fare rete tra imprenditori e pubblico”- ha concluso Albano Agabiti, Presidente Coldiretti Umbria.

A concludere il panel Alessia Orsolini, Cfo Amedeo Orsolini: “Il futuro parte dalla rigenerazione urbana e dalla ricostruzione degli edifici. Il nostro è un territorio che ha tutto, per questo l’obiettivo è attrare gli investimenti”.

A seguire le interviste moderate dal patron Giovanni Giorgetti a colloquio con il Senatore e Commissario alla ricostruzione Guido Castelli e l’Onorevole Raffaele Nevi sul futuro del Cratere. “Nella storia ogni terremoto ci costringe a rileggere la società, è una sorta di spinta obbligata a fare di più, puntiamo a finire i lavori della Basilica entro il 2025” – ha commentato il Commissario. “Lo scopo non è mantenere ciò che abbiamo avuto, ma migliorare ciò che abbiamo” – ha aggiunto l’Onorevole Nevi.

A concludere il Forum è stato il panel “Sviluppo umano integrale e sostenibile” con la riflessione emozionante di Suor Alessandra Smerilli, Segretario al Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale e consigliere dello stato della Città del Vaticano. “Da economista dico che bisognerebbe rivedere il nostro concetto di business che deve legarsi alla consapevolezza che siamo eredi ma anche antenati. Cosa lasciamo dopo di noi?

Per rispondere dobbiamo ripartire dalla contemplazione che ci ha insegnato San Benedetto. Abbiamo bisogno che ci siano norme sociali di stima o disistima che ci consentano di non abusare del lavoro. Questo ci permetterà di riconciliare l’idea di successo con gli aspetti importanti della vita umana”. Dopo Suor Smerilli, Dominga Cotarella,  Fondazione Cotarella, ha concluso il Forum focalizzandosi sull’importanza della formazione come mezzo per coltivare i sogni delle nuove generazioni. “Bisogna far innamorare i giovani. È importante che recepiscano un messaggio coerente perché il saper fare permette poi di insegnare”.

Dulcis in fundo, l’annuncio della sesta edizione del Norcia 2025 Glocal Economic Forum di ESG89, che pensa già al prossimo maggio raddoppiando il programma. Dalla tre giorni di quest’anno per il 2025 l’iniziativa si svolgerà in una settimana. Doppi gli ospiti, i temi, i dibattiti e le riflessioni. “L’obiettivo – dichiara Giovanni Giorgetti – è organizzare un’edizione straordinaria in occasione del Giubileo. Norcia, come capitale europea della Umana Sostenibilità, quindi, sarà al centro di temi economici contemporanei e, comunque, legati alla persona. In questa edizione abbiamo percepito ancora una volta che affrontare temi di questa portata a Norcia assume un significato unico. Quando si arriva nel Borgo di San Benedetto l’anima e il cuore si riempiono di sentimenti mistici e questo contribuisce inevitabilmente alla mente di rigenerarsi”.

FONTE: ESG89 – Claudia Boccucci.

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