Skip to content

Festival di Cannes

Tutto pronto per la 70° edizione del Festival di Cannes, non ci saranno film italiani nella selezione ufficiale, quella in cui si concorre per la Palma d’Oro, ma li troveremo nella sezione collaterale

Il 17 maggio si aprirà la 70° edizione del Festival di Cannes. Per il secondo anno consecutivo, non ci saranno film italiani nella selezione ufficiale, quella in cui si concorre per la Palma d’Oro e gli altri premi assegnati dalla giuria. Poi, esistono le sezioni collaterali, nella più importante della quale, verrà presentato il nuovo film da regista di Sergio Castellitto. Le sezioni collaterali della rassegna cinematografica di Cannes sono: ‘Un certain regard’, la ‘Settimana Internazionale della Critica’ (Semaine de la Critique) e, infine, la ‘Quinzaine des Réalisateurs’.

Quest’ultima si svolge dal 1969, e quest’anno vede due film italiani di cui oggi vi vogliamo parlare.

Il primo è “L’intrusa”, diretto da Leonardo Di Costanzo, regista de “L’intervallo”. Giovanna è la fondatrice del centro “la Masseria” a Napoli: le mamme del quartiere ci portano i bambini per sottrarli al degrado ed alle logiche mafiose ed immergerli nella creatività e nel gioco. In quest’oasi cerca rifugio ed ospitalità Maria, giovanissima moglie di un killer arrestato per l’omicidio di un innocente. Maria ha due figli. Per le altre mamme è il male fatto persona. Ma la scelta di Giovanna è più difficile. Chi ha bisogno di più aiuto?

Dichiara il regista Leonardo Di Costanzo: «L’Intrusa non è un film sulla camorra; è un film su chi ci convive, su chi giorno per giorno cerca di rubargli terreno, persone, consenso sociale, senza essere né giudice né poliziotto. Ma è anche una storia su quel difficile equilibrio da trovare tra paura e accoglienza tra tolleranza e fermezza. L’altro, l’estraneo al gruppo, percepito come un pericolo è, mi sembra, un tema dei tempi che viviamo».

Interpretato dalla coreografa e danzatrice Raffaella Giordano, dall’esordiente Valentina Vannino e dal musicista Marcello Fonte, il film è scritto da Leonardo Di Costanzo, Maurizio Braucci, Bruno Oliviero ed è stato riconosciuto di interesse culturale nazionale, con contributo economico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Direzione Generale Cinema. La fotografia è di Hélène Louvart (che ha lavorato, tra gli altri, con Agnès Varda e Wim Wenders). La scenografia è di Luca Servino, i costumi sono di Loredana Buscemi, il montaggio di Carlotta Cristiani, il suono di Maricetta Lombardo, le musiche di Marco Cappelli e di Adam Rudolph. I murales de “la Masseria” sono di Gabriella Giandelli. Il distributore Internazionale è Match Factory. Il film sarà distribuito in Italia da Cinema di Valerio De Paolis. Ancora non è nota la data di uscita nei cinema italiani.

Il secondo film italiano alla ‘Quinzaine des Réalisateurs’ è “Cuori Puri”, del giovane regista Roberto De Paolis, interpretato da Selene Caramazza, Simone Liberati, Barbora Bobulova, Stefano Fresi, Edoardo Pesce, Antonella Attili, Federico Pacifici, Isabella delle Monache. Anche questo film è co-prodotto da Rai Cinema e si è visto riconoscere per meriti culturali il contributo economico del Ministero dei Beni e le Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il Cinema.

Il film narra la storia dell’amore tra Stefano ed Agnese, anime diverse chiuse in mondi diametralmente opposti. Per non perdersi, i due ragazzi dovranno rinunciare a tutto quello che hanno, compiendo scelte coraggiose e difficili.

Il regista De Paolis dichiara: «Al centro del film c’è il tema della verginità: da una parte quella del corpo, illusione infantile di purezza e di perfezione e dall’altra quella del territorio, metafora di barriere e muri che si alzano a protezione dell’identità. I cuori puri del film, Stefano e Agnese, sono incapaci di tendere al mistero e al rischio della diversità».

Roberto De Paolis, classe 1980, con alle spalle studi al London International Film School, è al suo esordio nel lungometraggio, e per questo racconto profondamente calato nella realtà ha condotto una ricerca sul campo «attraversando la periferia dei centri accoglienza e dei campi rom per poi entrare nelle chiese e indagare la realtà contemporanea delle comunità cristiane», come dallo stesso De Paolis dichiarato alla stampa.

Resta da dire che la sceneggiatura del film è di Luca Infascelli, Carlo Salsa, Greta Scicchitano e Roberto De

Paolis, la fotografia di Claudio Cofrancesco, il montaggio di Paola Freddi, le musiche originali di Emanuele De Raymondi, la scenografia di Rachele Meliadò, i costumi di Loredana Buscemi ed il suono in presa diretta di Angelo Bonanni. La distribuzione internazionale è della società The Match Factory. “Cuori puri” uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 25 maggio distribuito, dalla società Cinema di De Paolis.

Non resta che tifare per queste due pellicole italiane, coraggiose, originali, firmate da un regista (Di Costanzo) che quasi sessantenne è al suo secondo film (con il primo, “L’intervallo”, nel 2012 si aggiudicò il David di Donatello per il ‘miglior regista esordiente’), e da un regista giovane (De Paolis) ed esordiente.

© 2006 - 2024 Pressitalia.net by StudioEMME