Nuove installazioni di Plastic Food, ideata da Pierluigi Monsignori, nell’ambito del progetto Erasmus+ UUD, rivolto alla riduzione dei rifiuti, e della diffusione di buone pratiche, attraverso l’arte.
Plastic Food, riesce a far visualizzare quelli che possono essere gli scenari del futuro: un mondo disseminato da quelle che sono eco-balle di materiali plastici, che prendono il posto alla natura. Grazie alla sua forza espressiva, riesce ogni volta a trasmettere valori sociali e morali, estrapolando quella che รจ la realtร oggettiva della societร moderna. Pierluigi Monsignori, da anni attivo in questo campo, parla con il linguaggio naturale e universale dell’arte, riuscendo quindi a raggiungere tutti. La nuova installazione รจ inserita in un progetto piรน amplio e complesso, che vede attraversare le tematiche ambientali e i valori fondamentali dell’Europa.
Un’Europa in cui oggi si esplicano sempre piรน leggi legate all’ambiente e alla riduzione dei rifiuti.
Insomma, Plastic Food, รจ riuscito a leggere la societร moderna: installato in Inghilterra, a Londra e a Berlino, ha portato i suoi valori attraverso il messaggio dell’arte, ampliando il progetto europeo Erasmus+ UUD.
Dall’Umbria, grazie al coinvolgimento con numerose scuole, e alla partecipazione delle autoritร locali di numerosi comuni, Plastic Food, ha intrapreso un viaggio universale.
A Londra, nel mese di ottobre, con la partecipazione di Artou-o, le presse di rifiuti hanno raggiunto gli spazi cittadini, nel quartiere di Chelsa, coinvolgendo le istituzioni di cultura italiana all’estero. Un motivo di orgoglio in piรน per Pierluigi Monsignori.
A Berlino, in novembre, una modella vestita con sacchi neri della spazzatura, ha voluto personificare l’Europa e i suoi valori, che oggi sembra proprio che stiano andando alla deriva. ร proprio il mantello nero, che la fa soffocare, ad evidenziare la perdita di valori; ma in senso strettamente materiale si rivolge al bisogno dei suoi cittadini di vedere applicato in modo piรน amplio la riduzione della produzione dei rifiuti giร dall’origine, in tutti gli stati membri dell’unione. Ecco allora l’Europa, vestita da modella, che vaga tra le strade di una cittร simbolo, alla ricerca dei valori storici perduti, delle sue radici piรน profonde, sacrificata a formule economiche e teorie sociali. Cosรฌ, quel telo nero, che simboleggia i rifiuti di ogni tipo che l’Europa produce nel suo territorio e di cui ne รจ responsabile, vuole evidenziare una cultura che non sia piรน quella dell’usa e getta indiscriminato; ma attraverso la consapevolezza e la presa di coscienza di se stessa, attui un’inversione di tendenza verso il recupero piรน stretto di valori morali, e di cura del proprio territorio e dei suoi cittadini, in tutti i sensi, partendo anche dalla cura ambientale, patrimonio che sarร delle nostre giร nuove e future generazioni.
Foto by Pierluigi Monsignori

Isabella Ceccarelli, classe ’75, giorno e mese fatale: 11 Novembre, data dedicata a San Martino, quando ogni mosto รจ vino. La contraddistingue una spiccata passione per il vino. Ma anche per l’arte e la poesia. Partecipa a mostre ed รจ instancabile nello scrivere poesie e pensieri (che vorrebbe mettere in un blog). Tutto legato dall’ormai sconosciuto filo conduttore dei sentimenti e dalla vena di una sottile cultura.
Cell. +39 346 0632204