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Roma Fiction Fest 2014-Cerimonia di aperturaLunedì 13 settembre ha preso il via l’ottava edizione del RomaFictionFest, la prima diretta da Carlo Freccero, all’insegna del tema “La Fiction racconta il mondo. E il RomaFictionFest racconta la Fiction”. Significativa la presentazione in anteprima assoluta della fiction dedicata a Giorgio Ambrosoli, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di sua moglie, la signora Clio, oltre al Presidente del Senato Pietro Grasso e ad altre autorità. La fiction verrà trasmessa dalla RAI tra non molte settimane, e servirà a ricordare una delle tante brutte pagine della storia degli anni Settanta in Italia, oltre a farla conoscere ai più giovani, che di ciò non possono avere conoscenza, se non per sentito dire, nella migliore delle possibilità. Il RomaFictionFest presenta in questa edizione ben 7256 minuti di proiezioni, con 43 anteprime internazionali (ben 21 sono i Paesi rappresentati) e 6 italiane. “C’è un fiorire di serialità attraverso cui abbiamo cercato di fotografare un immaginario, perché dove non arriva la politica arriva la fiction”, così Carlo Freccero, direttore artistico della rassegna, durante la presentazione, all’Auditorium Parco della Musica di Roma. “Si è lavorato con passione – ha spiegato Freccero – con lo sguardo rivolto all’audience e all’autorevolezza – e ha aggiunto – lo slogan è ‘fingiamo che sia fiction’ perché in un momento di crisi del talk politico, in cui il blablabla vede tutto indistinto e grigio, ecco che la fiction permette di capire il mondo che ci circonda, meglio dei programmi giornalistici”.  Dopo le prime due giornate del festival, dedicate a prodotti fiction per bambini e ragazzi, è arrivato uno dei momenti più salienti del RomaFictionFest, come poc’anzi detto; la presentazione in anteprima assoluta di Qualunque cosa succeda, dedicata a Giorgio Ambrosoli (interpretato da un eccellente Pierfrancesco Favino, alle prese con un personaggio diverso dal solito e non proprio in linea con le sue caratteristiche fisiche, come solitamente era avvenuto sinora nella sua sempre crescente carriera), “(…) Un personaggio che ha scardinato qualcosa di fondamentale”, ha precisato Freccero. La miniserie racconta la storia di Giorgio Ambrosoli, che su incarico della Banca d’Italia diventa commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di proprietà del banchiere Michele Sindona, con il quale dà vita ad un duello durissimo. Una battaglia durata cinque anni e vinta – al costo della vita – dall’esemplarmente onesto e coraggioso Ambrosoli, assassinato nel 1979 a Milano da un killer della mafia italoamericana, assoldato dallo stesso Sindona. La miniserie è la storia avvincente e molto commovente di un uomo con un altissimo senso dello Stato che, nonostante tutto e tutti, è riuscito a decifrare ed a gestire, fino a diventare così altamente scomodo, uno dei più grossi ‘affaire’ politici, finanziari e corruttivi del secolo appena trascorso, facendo luce sui più segreti e delicati meccanismi del potere nell’Italia della metà degli anni Settanta, tenendo sempre ben presente a quale prezzo si stesse esponendo, cosa della quale non faceva mistero in famiglia. Mentre sul fronte delle anteprime internazionali ci piace citare American Crime che andrà in onda nel 2015 sulla Abc, una tragedia americana firmata dallo sceneggiatore Premio Oscar John Ridley; la nuova serie dell’autrice di Scandal e Grey’s Anatomy Shonda Rhimes intitolata How to get away with murder; per il filone psycho- thriller Fargo, la miniserie prodotta dai fratelli Coen nel trentennale della loro carriera. Per il genere political drama House of Cards con i primi due episodi della seconda stagione ed una maratona di 4 ore dedicata alla serie originale inglese del 1990 e Orange is the new black per il filone Queer insieme a Transparent. Ancora, per il genere Sci-Fi The After, la serie firmata da Chris Carter, l’autore di X Files e per l’horror The Strain firmata Carlton Cuse di Lost. Mentre dall’Europa Trois Fois Manon, esempio della migliore televisione rivolta al sociale e, tornando all’Italia, l’anticipazione di 1992, la serie Sky dedicata alla cosiddetta ‘tangentopoli’, Ragion di Stato di Marco Pontecorvo e Il Candidato, una satira politica con Filippo Timi protagonista. Per Marco Follini, Presidente dell’Associazione Produttori Televisivi (Apt), l’ente organizzatore del RomaFictionFest, “(…) Orgoglio, sobrietà e rivisitazione critica sono le tre parole d’ordine di questa ottava edizione”. Follini ha anche sottolineato come l’edizione del 2014 stia riuscendo ad abbinare qualità e sobrietà, con un costo complessivo di 1,6 milioni di euro ben più contenuto rispetto ai quasi 7 milioni del 2010, quando l’organizzazione non era curata da Apt. Infine, è da ricordare il concorso, perché come in tutti i festival che si rispettano, c’è anche un palmarès finale, con premiazione che avverrà venerdì 19 e della quale vi terremo informati.

 

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