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Emma Fausti e il suo senso della comunicazione

particolareNelle opere di Emma Fausti, il senso della comunicazione ancestrale, diventa tangibile.
Le opere dell’artista Emma Fausti, si muovono tra il sacro e il profano, per una ricerca profonda verso un nuovo contatto con la terra e la creazione stessa; centrale, nelle sue opere, è il concetto di comunicazione.
La simbologia di Emma si spinge ad esplorare la comunicazione in tutta la sua essenza: dalla preistoria, ai microcips odierni. L’essenza della comunicazione per Emma, non sono infatti le parole o le frasi in se stesse, ma quello che i concetti rappresentano. Un vero viaggio attraverso il senso della comunicazione: i microcips sono, essi stessi, il senso proprio della comunicazione attuale, i concetti tangibili, ed allo stesso tempo nascosti, della societa’ odierna, del presente. Essi sono la base e lo snodo delle sue opere. Mai messi a caso, essi vanno a comporre la ricerca spirituale e il senso mistico, la ricerca di un maggiore contatto con la terra, e con Dio stesso. Emma è molto legata al Sacro, emblematico il Crocifisso a Santa Maria Dell’Ospitalità, a Roma, nel 2009.
Ma noi siamo tutti i concetti che ci hanno portato ad oggi, da quando bastava solo lo sguardo; i concetti comunicativi di Emma si aprono per portarci al cuore e all’essenza, come l’unione degli opposti, sculture molto forti che colpiscono visivamente il cuore e lo spirito.
Emma nasce come artista, già dai sui primi studi al Liceo artistico, a Roma, per proseguire con l’accademia delle Belle arti. Qui, allieva di Emilio Greco si diploma nel 1980 con il massimo dei voti . Sono numerose le sue collaborazioni per restauri: le porte e le dorature di Palazzo Barberini di Villa Madama; il Crocifisso del Panteon; le dorature e stucchi della Banca d’Italia. Numerose le sue scenografie per il teatro dell’Opera, per le maggiori Opere Liriche, sia in Italia che all’estero, come a Tokio, per citarne una; crea scenografie anche per la televisione.
È impossibile fare quì un elenco delle opere di Emma, come dei riconoscimenti e i premi che ha ottenuto, già a partire dal 2001. Una delle sue opere emblematiche è la Grande Croce, realizzata nel 2010, per la chiesa di S. Maria Madre di Ospitalità a Roma, diventata un punto di riferimento.

Isabella Ceccarelli

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