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Vino Nobile di Montepulciano: il grande rosso si vendemmia in rosa

In vigna si anima il lavoro che a Montepulciano si tinge sempre più di “rosa”, come mettono in evidenza i dati del Consorzio del Vino Nobile

Vino-Nobile-di-MontepulcianoMONTEPULCIANO (SI) – Con il taglio delle prime uve, di fatto è cominciata a Montepulciano la vendemmia 2015, in attesa di arrivare al Prugnolo Gentile, il clone di Sangiovese da cui nasce il pregiato Vino Nobile. La maturazione di questo vitigno è prevista per metà settembre. Anche se è presto per dire che annata sarà, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, intanto in vigna si anima il lavoro che a Montepulciano si tinge sempre più di “rosa”, come mettono in evidenza i dati del Consorzio del Vino Nobile. Insomma, a Montepulciano il Vino Nobile non è solo “giovane”, ma anche firmato da donne. Sono sempre di più le figure professionali in quota rosa impiegate nel mondo del vino. A partire dalla titolarità delle aziende: 16 su 75 associate al Consorzio, quelle condotte da donne e 11 quelle cointestate. Un totale quindi 27 imprese vitivinicole, pari al 36%, che hanno alla direzione una donna. Inoltre, tra le fondatrici dell’Associazione Donne del Vino, nel 1988, c’è anche una produttrice di Vino Nobile di Montepulciano. Rispetto al passato i numeri si sono fatti sempre più importanti. Rispetto a dieci anni fa la presenza della donna alla guida di un’azienda di Vino Nobile è cresciuta del 15%, di oltre il 50% se si fa riferimento al 1980, anno nel quale è uscita la prima fascetta Docg, conservata proprio a Montepulciano. Il Vino Nobile di Montepulciano nasce in un territorio nel quale il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori che nel 2014 hanno prodotto circa 70 mila ettolitri di Vino Nobile e circa 23 mila destinati a divenire Rosso di Montepulciano. Nel 2014 sono state immesse nel mercato circa 7,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile e oltre 3 milioni di Rosso di Montepulciano Doc, un dato questo che dà ragione al Consorzio dei produttori che negli ultimi anni ha investito molto anche nella produzione di questo vino del territorio. Per quanto riguarda il mercato, l’export ha toccando la storica quota dell’80 per cento di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania con il 43 per cento della quota esportazioni resta il primo paese per le vendite del Nobile, e anche la Svizzera con oltre il 10 per cento rappresenta un’importante sbocco. Gli Usa confermano l’ottimo andamento segnando nel 2014 il 10,8%, così come i mercati asiatici che anche nel 2014 hanno confermato la propria propensione all’apprezzamento del Nobile.

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